LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

Home/Il Forum della Schola/LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE
Stai visualizzando 15 post - dal 151 a 165 (di 771 totali)
  • Autore
    Post
  • mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Bella la tua riflessione sull’albero, mi ricorda il film Avatar…ma dall’albero, buteo, vedo anche le api che impollinano mantenendo in vita l’intero ecosistema. Anche l’alveare è un organismo perfettamente funzionante secondo un principio di autonomia, dove la singola ape lavora per il tutto, dando la propria vita se è necessario. E siccome mi piacciono tanto queste tue citazioni classiche, ti segnalo che Virgilio nel III delle Georgiche affronta il problema della peste del Norico che oltre alle numerose vittime (vitelli metafora dei cittadini romani) fa regredire la civiltà allo stadio precedente l’invenzione dell’aratro.
    Son passati 2000 anni, ma questa metafora fa riflettere…

    p.s. sei sicura che in internet non c’è una cabina di comando?

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Per anima critica: se fossimo nella condizione di esseri integrati nella natura, cosa che evidentemente non è come giustamente dici, forse l’uccellino della leggenda avrebbe detto tranquillamente “desidera quello che puoi avere”, perché lo avremmo saputo. Invece ha detto “non desiderare quello che non puoi avere”. Ma, due negazioni per dire cosa? Che probabilmente prima di sapere ciò che siamo è necessario sapere ciò che non siamo? Evidentemente è basilare riconoscere ciò che per noi è NON, cioè quello che non ci serve, che non ci fa bene, che non fa parte di noi ecc.. Tuttavia ce n’è di strada da fare per togliersi di dosso le sovrastrutture di vario tipo che non ci appartengono, ma che educazione e società ci hanno messo indosso e che purtroppo ci mettono anche in crisi, facendoci dubitare.
    Sono convinta che converrai con me, anima critica, che questa coscienza di sé in rapporto all’ordine naturale sia una conquista (per alcuni più faticosa che per altri), possibile nel cammino ermetico che abbiamo scelto di fare.
    Una sana e intelligente conquista!
    Buona serata.

    kridom
    Partecipante
    Post totali: 177

    Vedi, Alef, mi riscontri di aver ottenuto lo scopo che volevo con la mia vicina, cioè io non volevo influenzarla con le mie idee. Volevo solo evidenziarle che ciò che dice un Premio Nobel non deve essere preso come se fosse oro colato quando esprime delle opinioni e non delle verità scientificamente dimostrate. Trovo pericoloso che alcune persone basino le loro scelte sulle base di post di facebook o di un anonimo messaggio vocale di whatsapp mentre è importante informarsi e poi, sebbene in condizione di informazione parziale, possiamo tutti noi decidere con maggior consapevolezza. Concordo con te, Alef, che non dobbiamo e non possiamo fare la fine dell’asino di Buridano che, avendo due cumuli di fieno alla stessa distanza, non sapeva quale scegliere e quindi morì di fame.
    Men che meno ci dovremmo aspettare dai politici, eletti per prendere decisioni per nostro conto, che essi non decidano, solo che essi a mio parere decidono, ma spesso sulla base delle convenienze del momento e non per il bene comune. Ma quand’anche essi decidessero per il bene comune, noi lo capiremmo e lo accetteremmo? E su questo anima critica da implicitamente la risposta .

    Cara Mandragola, il tuo ultimo post mi fa venire una domanda, ovvero quanto del nostro percorso evolutivo e quindi della nostra integrazione ha a che fare con le cosiddette sovrastrutture che ci vengono da società e educazione? Se dipendesse solo da quello, vorrebbe dire che noi nasceremmo perfetti e ci guasteremmo nei primi anni di vita, un po’ come racconta il mito dell’età dell’oro. Ma questo contrasterebbe con le innumerevoli vite che viviamo per fare il nostro lento percorso di evoluzione e contrasterebbe, altresì, con l’evoluzione della materia di cui parla il Maestro Kremmerz. Per cui mi chiedo se noi miliardi di anni non fossimo altro che pietre e poi ci siamo evoluti e, quindi, continuiamo su questo percorso di evoluzione di materia sempre più intelligente.

    Alef2006
    Partecipante
    Post totali: 222

    è bellissimo confrontarmi con tutti Voi: riuscite sempre ad aprire nuovi angoli sotto cui guardare me stesso e l’Universo tutto… vi abbraccio tanto. Alef

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Mi inserisco in questo dialogo ricco di spunti per dire due cose in pieno accordo con voi. La prima è che credo anche io che siamo troppo bersagliati da una super informazione non sempre corretta e seria, ma frettolosa, e finalizzata a volte ad altri interessi che non si recepiscono immediatamente. Sento persone vicine che non hanno i nostri strumenti per fare la tara, il nostro metodo ermetico, che ripetono passivamente ciò che sentono dire anche in maniera contraddittoria e penso che andrebbero aiutate, laddove possibile, a ragionare. Quando non sappiamo una cosa per certa teniamola in sospeso finché non sia dimostrata vera o falsa.
    La seconda è che se non riusciamo a azzerare le cosiddette sovrastrutture, gli artifici, non possiamo sapere chi realmente siamo e di conseguenza non possiamo lavorare ad un reale miglioramento.La nostra Schola ci aiuta in ogni caso.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Buongiorno a tutti. Le sovrastrutture alle quali ci hanno abituato sin da piccoli, diventano le fondamenta della nostra vita (religiose, politiche, culturali). Ma arriva un momento nel quale ci chiediamo se tutto quello che ci hanno insegnato è vero. E’ confronto quotidiano con le nostre insicurezze, con la paura di abbandonare quello che, nel nostro profondo, sappiamo non corrispondere al vero ma che, una parte di noi, ha paura di negare perchè farebbe cadere il castello che ci circonda. Abbattere le mura di quel castello a volte spaventa, ci lascia dubbiosi sulla strada da percorrere. Ma è vero che, con la forza della nostra ragione e del nostro pensiero positivo, passo a passo, si guarda oltre quelle mura per scorgere un paesaggio che non avevamo mai visto. La paura è compagna del dubbio, ma chi intraprende la strada, alla ricerca di quel bene e di quell’Amore che ci unisce, accende il barlume di Luce che rischiara la via. Ringrazio tutti Voi per le parole e l’aiuto che trasmettete anche in questo forum, dove vi sente sempre vicini.
    Angelo.

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Caro Angelo, mi viene di dirti che soprattutto in questa ricerca di capire chi siamo veramente, noi non siamo soli, siamo una Fratellanza, viviamo quello che si può chiamare lo spirito di corpo, un sentimento profondo di solidarietà che ci lega e ci rende coesi nell’affrontare i dubbi e anche le paure. Siamo in cordata come ci diceva il Maestro mentre salivamo sui monti centro-italici, e la cordata era anche chiaramente la metafora del nostro legame alla Catena Iniziatica Ininterrota, che ci eleva verso l’Alto, gomito a gomito, aiutandoci, mentre uno inciampa e l’altro ti sostiene.

    Per kridom: certo, le tue obiezioni mi invitano a riflettere e ti ringrazio di questo!
    Alla prima tua domanda, per comprendere quanto le nostre sovrastrutture di questa vita e di quelle pregresse incidano nel nostro percorso evolutivo, rispondo con certezza che da soli non ce la possiamo fare a capirlo, ci vuole un percorso, un metodo,ci vuole la Schola, la Del+Gen+ che irradia il lievito spirituale che evolve e risana, e i Maestri che per fortuna ci aiutano a schiarirci le idee e le illusioni. Non so cosa siamo stati, ma so che siamo intrecciati con tutta l’umanità e dell’umanità ci portiamo dietro le scelte, le conquiste e gli errori. Ecco perché la terapeutica ermetica è una possibilità meravigliosa, non solo per gli iscritti, ma per tutti.
    Per le altre domande, non saprei…

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 271

    Avevo sentito anche io la notizia che riportava Wiwa sulla messa in musica del Covid 19. Chissà se le leggi armoniche musicali,che hanno molto a che fare con dati matematici, potranno contrapporre una melodia di contrasto o che integri quella del virus,magari riequilibrandola per renderla più…innoqua!Comunque…io non la trovo poi così male! Certo,lo stampo è orientale…ma due sono le cose: o sto imparando a conviverci mentalmente o mi sono beccata il virus e quindi avverto una certa familiarità….Scherzi a parte,interessante davvero come la scienza abbia più strumenti a sua disposizione per cercare una cura! Un abbraccio a tutti

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Alcune riflessioni sul post di anima critica di ieri sera. L’augurio che la Classe Dirigente sia in grado di comprendere il vocabolario della Dea, che un solo linguaggio conosce, il Vero, è l’auspicio di tutti o quasi, a tutti i livelli e a tutte le latitudini di questo meraviglioso Pianeta. Questo mi ha fatto tornare in mente alcune massime del Maestro Kremmerz agli albori del novecento, quindi datate ma quanto mai attuali. Nella Scienza dei Magi, Volume 1°, in calce a pagina 322 così sta scritto:”(1) Un giorno verrà e non è lontanissimo in cui sarà compreso cos’è la vita umana ed allora, checché ne dicano i socialisti e gli umanisti dell’epoca contemporanea, gli scopritori di questa grande verità che è il secreto dell’albero del bene e del male, capiranno che unica salvezza è di erigersi a teocrazia scientifica. Le due grandi scoperte di questa fine di secolo i <raggi X> e il telegrafo senza filo, per quanto meravigliose, non sono che poverissima cosa di fronte al problema della vita umana risoluto scientificamente. L’altissima iniziazione dà oggi il secreto agli adepti, ma quanti sono quelli che la raggiungono?”. E ancora in calce a pagina 308: “ I templari nascondevano il segreto obbiettivo di impadronirsi del pontificato e ridurlo alla Universalità, ma la lega degli interessi li distrusse sotto accuse orribili e oscene, gli ortodossi ancora ne esecrano la memoria: che si studino attentamente gli ordini templari”. Aggiungo ancora una cosa che sempre mi ha affascinato studiando purtroppo un pò a singhiozzo gli Egizi. Le Prime Dinastie storicamente note, esprimevano con pochi geroglifici tutte le idee che erano utili al contesto sociale per una Vita in equilibrio con natura, ambiente, evoluzione. Man mano che passano i secoli, subentra l’esigenza di un linguaggio più complesso, ma il dubbio è che le Idee Madri contenute nei Primo Ieros Glifici, pian piano si siano diradate lasciando spazio all’esigenza di complessità del linguaggio, forse perché i primi Faraoni erano veramente in grado di intendere il linguaggio della Dea Madre, dopodiché forse, allora come adesso, chi lo sa, la componente egoistica, la vera pietra di paragone ha preso il sopravvento, e quindi le Idee Madri, mediante una progressiva articolazione complessa del linguaggio, prima sono state confuse poi addirittura tradite. Le ultime Dinastie avevano di fatto bisogno per esprimersi di una molteplicità quasi impressionante di geroglifici. Questo il dato, altro non sono in grado di dire, ma solo di pormi domande.
    Ancora una buona serata a tutti i naviganti.

    tulipano
    Partecipante
    Post totali: 83

    Mi aggancio al post di Wiwa che riporta la notizia della sperimentazione della musica sul covid19 per una riflessione. La musica è vibrazione e le sue onde prodotte andrebbero a modificare la struttura del virus, così ho capito giusto? Ho ascoltato anch’io l’intervista fatta allo scienziato, premio nobel, Luc Montagnier. Secondo lui,ed è questo che mi ha colpito di tutta l’intervista, per combattere questo virus e modificare la sua sequenza potrebbero essere impiegate onde elettromagnetiche. Io non ne capisco, ma questa sua ipotesi mi riporta a noi Miriamici, a ciò che avviene dentro e fuori di noi con gli strumenti che la Schola ci ha fornito anche per far fronte a questa emergenza. D’altra parte gli esperimenti fatti sulla modificazione delle molecole dell’acqua ad opera di onde elettromagnetiche non vanno a conferma di queste ipotesi?

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    A oltre due mesi dal primo caso di Covid-19, appare quasi scontato che gravità e decessi siano a carico di anziani e grandi anziani o di chi abbia patologie ‘pregresse’. Ciò che a oggi sappiamo è che l’infezione da SARS CoV-2 nell’80% dei casi ha evoluzione benigna e che il rimanente 20% interessa soprattutto queste categorie, ma non solo.
    Peculiarità dei bambini sembra un’evoluzione mite, con scarso coinvolgimento polmonare. Tuttavia nel bergamasco, dal 21 marzo a oggi, si contano 20 casi di Sindrome di Kawasaki, tante quante usualmente se ne contano in 3 anni. Si registrano casi al Gaslini di Genova e negli ospedali milanesi, in Spagna, Portogallo e Gran Bretagna. La Cina invece non ne aveva segnalati. La S. di Kawasaki è rara e ubiquitaria, anche se più frequente fra i bambini di origine giapponese. Nell’80% colpisce bambini di età inferiore ai 5 anni, mentre è rara tra adolescenti, adulti e lattanti fino ai 4 mesi. Di eziologia sconosciuta, s’ipotizza un’infezione o una risposta immunologica anomala a un’infezione, o una malattia autoimmune. Era stata segnalata in passato la sospetta relazione con infezioni da altri coronavirus. I sintomi più comuni sono febbre elevata, congiuntivite, lesioni a labbra e mucosa orale, arrossamento palmare e plantare, eruzioni cutanee e artriti. Responsabile è un processo infiammatorio che coinvolge arterie di piccolo e medio calibro e la complicanza più temibile è l’interessamento delle coronarie, con possibile danno al miocardio. I casi segnalati nell’attuale epidemia si sono manifestati spesso con sintomatologia incompleta, con forma infiammatoria grave, ma con ottima risposta alla terapia e risoluzione in 4-5 giorni. Pur appartenendo a famiglie con malati di Covid-19, solo alcuni bambini sono positivi al coronavirus.
    In queste settimane vediamo come il virus si diffonda nelle comunità: residenze per anziani e ospedali. Se consideriamo che la prima iniziativa assunta da pressoché tutti gli Stati sia stata la chiusura delle scuole, possiamo anche ipotizzare che questa misura abbia salvaguardato la diffusione della malattia fra i bambini. Sapevamo che anch’essi sono suscettibili all’infezione e che si contagiano all’interno delle famiglie, proprio perché trattenuti nell’ambito domestico. Ora che si avvia la fase 2, se i bambini ritornassero a frequentarsi e a giocare liberamente fra loro, si può ipotizzare che diventino non solo i possibili vettori di infezione per genitori e nonni, ma che si ammalino anch’essi e in forma potenzialmente grave. E ancor di più se si attuasse il loro reinserimento nelle comunità quali asili, scuole, centri estivi. La convivenza in ambiente chiuso, ma anche i giochi all’aperto, che per bambini e ragazzi comportano inevitabili continui contatti ravvicinati, sono indubbie fonti di contagio.
    C’è richiesta generalizzata di riapertura e malcontento perché asili e scuole rimarranno ancora chiusi. Non siamo in grado di prevedere lo scenario in caso di riapertura. Ritengo che l’osservazione di forme gravi anche nell’infanzia debbano indurre alla prudenza e che i genitori siano informati della possibilità che i bambini non solo si ammalino di Covid-19, ma presentino forme gravi, similmente agli adulti.

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    forse mi e’ sfuggito ma mi pare che tra i nostri post manchi l’accenno alla sieroterapia, che per certi versi e’ un po’ una scoperta dell’acqua calda… abbracci a tutti

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    In questo tempo di pandemia circolano sui nostri cellulari, inviati da amici e familiari, comici WhatsApp che strappano un sorriso, sdrammatizzando le difficoltà dell’attuale situazione, e contribuendo in modo semplice a farci sentire vicini. Come in un gioco. Fra i tanti, in uno che è arrivato oggi, ho trovato delle curiose notizie, una pratica terapeutica popolare. Sembrerebbe che a Napoli San Gennaro si è fatto aiutare nell’ultimo millennio da alcuni co-protettori, circa 52, molti dei quali deputati ad una specifica malattia (!!). Fra questi Sant’Aspreno (I-II sec. d.C.) che guarisce il mal di testa. Fino all’introduzione dei farmaci contro l’emicrania i napoletani per sconfiggerla accoppiavano all’invocazione di questo santo (tutt’oggi in auge), la pratica di rasarsi a zero la testa e infilarla in un foro dove c’erano le sue reliquie, a via Sant’Aspreno, accanto alla Borsa nel Centro Antico di Napoli. Qui, inglobata nel Palazzo della Borsa, c’è ancora la cappella (VIII sec. d.C.) con l’altare sotto il quale v’è la cavità dove si infilava la testa. Ogniqualvolta poi i napoletani si lavavano i capelli, cantavano una canzoncina ispirata a questa pratica. Alcuni affermano che il nome Aspirina venga da Aspreno, perché sembra che la 1899 la Bayer si ispirò al santo per dare nome al nuovo farmaco.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Il post di Tanaquilla mi fa venire il dubbio, cioè se nell’elenco piuttosto corposo di coadiutori del Vescovo più amato e venerato d’Italia, San Gennaro, vi sia contemplato anche un certo Sant’Espedito. Per quanto ne so erano più o meno coetanei, almeno nella date certificate dei decessi, e di Sant’Espedito Martire in Italia vi sono luoghi di culto ben noti in Sicilia e hinterland di Napoli, ad esempio a Castellamare di Stabia vi è statua e relativo culto nel Monastero di Santa Maria della Pace, e così a Torre Annunziata ed in altri siti religiosi in tale area della Campania. Questo Santo era facitore di miracoli diciamo nell’immediatezza, oggi e non domani, e forse l’etimologia del nome supporta la caratteristiche del Santo, che, non ricordo dove ma ricordo, il Maestro Kremmerz cita proprio a proposito di pratiche terapeutiche popolari.
    Un caro saluto ed una buona festa a tutti.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Caro Garrulo, il M. Kremmerz lo cita nel 5° Dialogo a proposito della Terapeutica Ermetica, in “I Dialoghi sull’Ermetismo”, pubblicati integralmente sul sito. Basta andare a News.

Stai visualizzando 15 post - dal 151 a 165 (di 771 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.

Iscriviti alla Nostra Newsletter

Normativa Privacy