La foto del secolo: il buco nero

Home/Il Forum della Schola/La foto del secolo: il buco nero
Stai visualizzando 15 post - dal 61 a 75 (di 102 totali)
  • Autore
    Post
  • garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Leggo oggi il post di Mandragola degli esperimenti tedeschi sull’origine del magnetismo universale. Uno scienziato tedesco, sta procedendo nello sviscerare il meccanismo della dinamo per tentare di spiegare il fenomeno originario del magnetismo terrestre e solare. Verranno utilizzati più componenti, dal cilindro di acciaio contenente sodio liquido per provocare una rotazione fortissima lungo un preciso asse. Lungi da me addentrarmi in meccanismi “dieci volte al secondo più grandi di me”, sarà interessante seguirne gli sviluppi di tali esperimenti, ma in ambito ermetico due cose ci tengo a ricordare e ricordarmi. Ne “I Dialoghi sull’Ermetismo” seconda parte del Quarto Dialogo, il Maestro Kremmerz così scriveva: ”Ma allora, quando l’amore già sorvolava l’enorme, l’immenso, l’infinito oceano di vapori, di fuoco, di acqua, di melma, e diceva agli atomi: io sono la vita! Il magnetismo polarizzò l’atto della separazione e della sintesi, e diresse e comprese, accompagnando il fulmine irrequieto di luce e di suono, la nascita della forza indistruttibile che raccolse nelle sue spire (in micro, le stesse che presenta la dinamo), come serpente infinito, la causa della attrazione al centro di ogni vita al suo albore. Così, pronubo dei primi amori tra le molecole dei primi elementi, il magnetismo diresse, nel suo cammino, nell’eclittica intorno al Sole che è Luce, la massa globale ancora non popolata di dinosauri e mostri”. In un altri scritti, se non vado errato all’interno della Medicina Dei presente nella Rivista Iniziatica “Il Mondo Occulto” dei primi del Novecento, il Maestro parla del Magnetismo come “La faccia più vibrante e maravigliosa di Dio, del gran principio misterioso della vita universale….” E poi ancora “Diventa un formidabile agente terapeutico solamente che lo si voglia tale, solamente se ci decidiamo ad amare una persona che soffra moralmente o fisicamente”, ed anche “non credo si possa immaginare una cosa più sintetica del magnetismo in natura, che è magicamente sempre considerato come energia, forza, calore, suono, elettricità, tempo, spazio, movimento, vita: espressione di tutto ciò che si risolve in tante manifestazioni, a faccia diversa, della natura fisica e intelligente del mondo sensibile. Ciò che di occulto in noi scaturisce la varietà delle forze che si riassumono nella parola vita, dalla sensazione animale al pensiero, all’idea, all’immagine pensata, è magnetismo conservatore organico o trasformatore e creatore”. Nell’Opera “La via della Rosa” (anno 1999), curata dal Maestro M.A. Iah-Hel, nel Primo Capitolo, compare: “E’ la MATER-IA che il Maestro Kremmerz invita a investigare fin nelle proprie molecole attraverso il metodo sperimentale da Lui proposto e tramandato, è proprio l’Amore…..” e poche righe più sotto “….un messaggio d’amore dunque, di evoluzione e di salute (mai scindibili l’una dall’altra mi viene di aggiungere), quello di Giuliano Kremmerz e in tal senso deve intendersi…..”. Quanto sopra per dire, che mi pare proprio trabocchi, dalle frasi dei Maestri di ieri e di oggi, che la componente Amore ermeticamente intesa, sia alla radice del magnetismo universale e individuale cioè individuato in ogni essere vivente, con la massima potenzialità (cioè in potenza) proprio nell’essere umano.
    Con la speranza di non aver divagato troppo, auguro ancora a tutti una buona domenica.

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 270

    Grazie Mandragola per aver ricordato Ovidio e il mito di Marsia, non lo conoscevo…Interessante davvero,a proposito di pelle, anche il concetto/processo di muta che negli animali è molto evidente. Sapevo che nell’uomo il ciclo vitale delle cellule epidermiche è di circa un mese ed ho letto che la pelle è l’unico organo che si può considerare ” auto riflessivo” nel senso che ci si può sentire toccati ma possiamo anche sentire noi stessi mentre ci tocchiamo. Questo non avviene con la vista ( non ci vediamo che riflessi), con l’udito ( non capiamo come sia la nostra voce finché non l’ascoltiamo registrata); anche il gusto e l’olfatto in questo senso sono limitati ( è difficile riconoscere il nostro odore e… sapore!). Un caro saluto e buona serata

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Partendo dal post di ieri sul potenziale atto di amore estremo, che potrebbe aver spinto mamma volpe a “fidarsi” dell’essere umano al di là della radice istintuale che così non recita, o dall’esempio della pernice bianca quando si finge ferita per mandare fuori traiettoria dal nido la volpe, tengo a portare un esempio di un fatto accaduto in Africa all’interno di un Parco Naturale. Il fatto riguarda, se così si può definire, questa componente istintuale ma anche magnetica, dove il “bisogno” di Amore ha abbattuto le barriere della specie, addirittura estremizzando i comportamenti all’inverosimile. Si tratta di un filmato che vidi anni fa su Sky, credo sia ancora reperibile sul web sotto la voce “la salvata”, dedicato ad uno gnu femmina. Durante una battuta di caccia fatta da una leonessa in solitaria, questa bucando una mandria di gnu era riuscita ad isolare una piccola di pochi mesi. Anziché sbranarla come da copione, cominciò a socializzare non lasciandola scappare con i classici sgambetti quando la preda tenta di ripartire, fino al punto in cui lo gnu si sdraia a terra e la leonessa si adagia vicino alla piccola. Il filmato ritrae queste scene anche nei giorni a seguire, comincia a vedersi lo gnu che bruca e la belva che la protegge. Passano i giorni e questa strana coppia resta in zona, il branco ove c’è la mamma è a debita distanza, anche se mamma aveva compreso che la figliola era stranamente viva e in buona salute, poi, non so e non ricordo quanto tempo possa essere trascorso, in un momento di distrazione della leonessa e approfittando di una momentanea distanza, la piccola ben nutrita in quei giorni schizza via e raggiunge il branco e la leonessa non fa nulla. Il filmato la segue nella crescita, e quando diventata adulta e di dimensioni davvero notevoli tanto da non distinguerla da un maschio capobranco, forse perché ormai troppo sicura (ahimè è sempre così per tutti), in una circostanza particolare resta a pascolare piuttosto lontana dal branco e viene attaccata da tre fratelli di ghepardo maschi, ancora adolescenti ma dalle fattezze di tre maschi adulti, tenendo testa a tutti e tre grazie alle dimensioni, alla forza, alla determinazione. Da qui, se ben ricordo “la salvata”. L’ipotesi di chi commentava il filmato è che la leonessa avesse perso i cuccioli all’interno di un branco appena colonizzato da nuovi maschi dominanti, in quanto nel sistema sociale dei leoni, quando uno o più maschi nomadi sempre assolutamente imparentati tra loro, o fratelli o cugini al massimo, in quanto scacciati dal padre quando inizia a percepire atteggiamenti sessuali attivi da parte dei “pargoli” (comportamento istintuale che tra l’altro impedisce incesti vari e garantisce la dispersione genetica), spingendosi nel territorio di un qualunque altro branco, se il maschio o i maschi dominanti di quel branco fisicamente soccombono e sono costretti ad abbandonare femmine e cuccioli, tutti i piccoli in modalità dipendenza dalla mamma, vengono eliminati immediatamente, altrimenti le leonesse non sarebbero disponibili ad altri accoppiamenti, e i nuovi padroni hanno una terribile fretta di imprimere i loro geni, in quanto istintualmente sanno, che il regno avrà durata limitata correlata alla loro massima potenza fisica (3, massimo 4 anni), poi succederà a loro la stessa identica cosa. Tornando a bomba, qui il bisogno di amore materno ha infranto le leggi di Natura (si fa per dire), in quanto a differenza della cannaiola che alleva il piccolo cuculo senza però “sapere” che non le appartiene, la leonessa è stata forse “magneticamente travolta” da questa ondata caratterizzata da un vuoto di amore, e se così non lo si potesse definire, di bisogno di accudimento materno, che ben si comprende le mancava più di ogni altra cosa al mondo.
    Con l’augurio a tutti di un buon proseguimento di giornata.

    mara329
    Partecipante
    Post totali: 88

    Garrulo, è una bella storia sull’amore materno che travalica le razze e i regni.
    La magnetoricezione (il rilevare la direzione e l’intensità del campo magnetico terrestre) per l’orientamento è solo una delle esplicazioni magnetiche. Sarebbe interessante comprendere la relazione del magnetismo con gli organi di senso, e
    sarebbe da approfondire quanto scrive Bell: ” la funzione dei nostri organi di senso (è) ancora lontana dalla piena comprensione”.

    Alef2006
    Partecipante
    Post totali: 221

    Siamo partiti dallo Zero e siamo arrivati alla pelle: un bel percorso direi. Cercavo di trovare un nesso. Forse l’ho trovato: la pelle come involucro, pensavo, potrebbe essere raffigurata come uno Zero (mi riferisco al perimetro dello zero) che avviluppa il nostro Essere (nel nucleo dello Zero). In realtà, generalizzando il concetto, l’intero corpo fisico potrebbe essere visto come un’Entità avviluppante e quindi trovare una sua raffigurazione sintetica nello Zero che a sua volta esprime in forma sintetica il potere germinativo. Al contempo, il corpo umano è composto da MATER-IA e mettendo insieme i due concetti si esplica il potere germinativo della materia. Probabilmente ho seguito un percorso un attivino tortuoso… ogni commento è sempre benvenuto… nel mentre vi abbraccio Tutti

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    Una quindicina o più d’anni fa, una gattina grigia dalla pettorina bianca partorì 3 gattini neri nel retro del mio studio. Misi crocchette e acqua e decisi che, se avessero voluto, avrebbero potuto vivere lì in libertà, gironzolando fra cortili e tetti dei vicini. E poiché la zona era frequentata da gatti e gattoni, pensai che, se i parti si fossero ripetuti, si potessero creare discussioni coi vicini, o, forse, avrei faticato io a tenere il passo. Così a uno a uno li catturai per farli, anzi farle, sterilizzare, perché il veterinario vide che eran tutte gattine.
    Negli ultimi tempi di gatti in giro ne vedevo pochi, così fui felice quando vidi 2 batuffolotti dal pelo lungo sfuggir via dai miei due cani. Uno era bianco rosa e nero, quindi femmina, e verso la fine dello scorso inverno fu molto corteggiata e in primavera aveva un bel panciotto. Ma non sopravvisse al parto e quando vidi corteggiare quello che avevo immaginato fosse il fratello, recuperai una gabbia-trappola e la feci sterilizzare. Anche lei troppo bella, ma troppo esile per i gattoni che qui girano, non sopportavo che come la sorella morisse al parto. Eppure, quando la liberai, sentii che quel volerle salvaguardar la vita le aveva rubato il senso della stessa. Così, in febbraio gironzola qui una gattina bianca e grigia in compagnia di quello che aveva l’aspetto d’esser un maschio. È giovane, è carina, anche lei mostrerà poi un panciottino. Mettevo già da tempo crocchette e acqua dietro casa, dove i cani non arrivano. Ieri era lì, con due pelosetti che si rincorrevano, uno quasi tutto bianco e uno come lei grigio. Curava loro e guardava me. Non so perché, mi è venuta in mente la storia che ci hai raccontato, Garrulo1, della ‘salvata’. Dentro di me le dissi stai pure qui coi tuoi bambini, non toccherò né te né loro. Non interferisco nella tua e nella loro vita. Continuo a mettere acqua e crocchette, se vi va, venite. Ne mangeranno gli uccelli, i ricci penso non ci siano più, troppo aggressiva è stata la mia cagna. Forse ci sono altri animaletti che non vedo. E lì ci sono anche le cuccette, se volete.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Verissimo Buteo, il Tuo post ricorda il video di quella signorina gnu che salva la pelle in condizioni più che mai estreme. La cosa però assai diversa da tenere in conto, credo stia nel fatto che, nei gatti semi-domestici o inselvatichiti poco cambia, i comportamenti istintuali risultano inquinati in qualche modo dall’imprinting con gli esseri umani, mentre tutto cambia, e qui diventa più semplice da interpretarne il comportamento in quanto risponde a schemi esclusivamente istintuali, per i gatti selvatici a tutti gli effetti, fino alla cugina “nobile” della lince, presente anch’essa, anche se terribilmente rara, nei nostri boschi e preferibilmente in aree montane, tra l’altro così schiva da credere al miracolo per chi mai riuscisse a vederla di sfuggita.
    Un caro saluto ed una buona domenica a tutti.

    Alef2006
    Partecipante
    Post totali: 221

    Cari tutti,

    condivido una recente notizia che forse può essere di interesse per questo thread.

    E’ stato dimostrato sperimentalmente che è possibile estrarre energia da un buco nero. Da quello che ho capito se una particella viene collocata nell’ergosfera del buco nero essa si scinde in due parti. Una parte viene assorbita dal buco nero e l’altra espulsa portando con se un po’ di energia del buco nero.

    Questa era una previsione teorica di Penrose (del 1969) dimostrata solo in questi giorni sperimentalmente.

    Maggiori dettagli a questo link:

    Vi abbraccio
    Alef

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Grazie Alef per aver riportato la notizia della nuova scoperta sui buchi neri che erogano energia oltre che assorbirla, come tutto ciò che vive.
    Stiamo seguendo gli sviluppi della scienza su questo argomento per tentare di coglierne eventuali significati analogici.
    Nell’articolo si dice che vogliono anche sperimentare gli effetti delle onde sonore attorcigliate a bassa frequenza sulle onde elettromagnetiche.
    Cosa molto difficile da comprendere.
    Ne sai qualcosa al proposito?

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    Davvero interessanti i post di Bell, Mandragola e Seppiolina sulla pelle e il tatto in riferimento al magnetismo. Sapevo che in pedagogia e psicologia evolutiva il tatto è il primo organo di senso implicato nella crescita e nello sviluppo delle attività cognitive fin dalla nascita ed è la prima forma di comunicazione e relazione che avviene tra la madre ed il neonato da cui dipenderà la salute evolutiva psicofisica del futuro essere umano. Per quanto riguarda il discorso del magnetismo, tempo fa, ho sentito in un documentario che anche alcuni materiali e tessuti ,in particolare la seta ,possono essere utilizzati per risintonizzarsi col Nord e col magnetismo terrestre in mancanza della bussola, semplicemente strofinando il tessuto( questa modalità è stata usata ,infatti ,da esploratori che avevano perso l orientamento e rotto la bussola: è bastato strofinare l ago con un fazzoletto di pura seta per ritrovare la direzione Nord).

    Alef2006
    Partecipante
    Post totali: 221

    Cara Tanaquilla, non sono informato sugli esperimenti relativi ad onde sonore attorcigliate su onde elettromagnetiche tuttavia il significato analogico dei buchi neri è sempre molto affascinante da studiare. Per esempio il sangue negli esseri umani esplica un movimento circolare (assimilabile a quello del disco di schiuma fonoassorbente dell’esperimento e/o al buco nero) e quindi a mezzo dell’interazione tra questo movimento rotatorio (del sangue) e l’ambiente circostante gli uomini potrebbero cedere e/o assorbire energia. L’interazione con le onde sonore, in particolare, sembra molto interessante perché, ancora una volta, potrebbe ribadire l’importanza della parola nella nostra esistenza: le parole pronunciate da un soggetto A nei confronti di un soggetto B potrebbero innescare in B dei fenomeni di assorbimento e/o cessione di energia. Come al solito ribadisco che le mie sono solo ipotesi interpretative in chiave analogica di un fenomeno fisico e potrebbero essere del tutto sbagliate.

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Cara Wiwa70 interessante la connessione che riporti tra la seta, materiale rituale per eccellenza, e la sua capacità di orientare sull’asse magnetico N-S.

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    https://www.lastampa.it/scienza/2020/07/15/news/prima-assoluta-buco-nero-si-spegne-e-si-riaccende-1.39085396/amp/
    Caro Alef, riporto questa news che sembrerebbe un unicum nello studio dei buchi neri, condotto da un ricercatore italiano. Da quello che ho capito (!), qui si dice che i buchi neri normalmente sono invisibili e si riescono ad individuare solo grazie ad una sorta di ‘corona’ che si crea loro intorno, come una sorta di ‘ombra’ , che ne attesta l attività divoratrice di energia. Qui invece è accaduto che il passaggio di una stella ad esso prossimo, poi disintegrata dal raggio di azione del buco nero in questione, abbia messo in evidenza la presenza dello stesso, attraverso un comportamento anomalo e mai osservato prima, facendolo dapprima scomparire e poi apparire di nuovo…mi è venuto da pensare che forse anche i buchi neri, a modo loro, interagiscono e non solo in senso univoco,ma alla pari di un respiro cosmico e forse sono sensibili alle stelle proprio come noi sulla terra?! Un caro saluto

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    https://www.media.inaf.it/2020/07/17/1es-1927-agn-corona/amp/
    Se ne parla anche qui e ci sono anche delle belle immagini e l articolo si conclude con una interessante domanda:” Il buco nero sarà stato modificato nella sostanza dall’incontro con la stella o sarà rimasto uguale?”

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    Leggendo i post mi è venuto in mente il mito di Crono che ingoia i suoi figli: chissà se i nostri progenitori volevano con quello adombrare la narrazione del ciclo di vita di una stella e dei buchi neri?
    E un Big Bang potrebbe essere la restituzione di quanto ingoiato da Crono?
    Grandi interrogativi guardando il tramonto…

Stai visualizzando 15 post - dal 61 a 75 (di 102 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.

Iscriviti alla Nostra Newsletter

Normativa Privacy