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I Solstizi, come gli Equinozi, scandiscono le tappe della nostra relazione con la Natura ed il Cosmo. “Mettendo in relazione l’uomo e l’universo è evidente, anche se non sempre sensibile, che qualunque movimento di una parte del creato influisce sull’altra e ne modifica le condizioni”. (Kremmerz: SM,I,195).
“Solstizio” significa “Sole stazionario” dal latino “sol”, sole, e “sistere”, fermare, designando l’apparente fermarsi del sole rispetto all’equatore celeste, poiché l’astro sorge e tramonta sempre nello stesso punto sino al 24 giugno*. E’ il giorno più lungo dell’anno, ed era celebrato nell’antichità come solennità della Terra e dell’elemento divino femminile espresso anche come Luna. Nell’antico Egitto Sirio riappariva intorno al solstizio d’estate e coincideva con la piena del Nilo: questi eventi, segno dell’inizio di un nuovo anno nella costellazione del Cancro, erano posti sotto la sovranità di Iside. Il 21 Giugno è dunque Solstizio d’Estate ed entrata del Sole nella Costellazione del Cancro. La quale ultima “è il ponte faticoso dell’Asino d’Oro di Apuleio sulla luna, simbolo di mutabilità di ogni forma umana … e rappresenta il principio della magia pratica dei maghi operanti… Questo linguaggio figurato vorrebbe rappresentare nella sua semplicità tutta l’importanza che il segno di luna, il segno di cancro, ha nella pratica della magia … Questa porta d’argento della sapienza è la porta della esteriorità mondana con tutti i suoi bisogni artificiali, con l’immensa valanga dei suoi desideri apparenti… Dunque la Luna o porta d’argento che precede la grande porta solare dei Re Magi, il Leone mistico dell’astrologia, è il fondamento di ogni praticità, perché rappresenta il mondo dove ogni spirito del divinificante Mercurio si realizza … Se vuoi essere padrone delle forme delle cose immaginate, come l’artista è padrone delle forme modellate, devi essere signore dello spirito delle forme da crearsi. (Kremmerz: Corpus – La Sofia).
Chi vuol progredire dunque dovrà impegnarsi nella pratica e in una preparazione effettiva che conduce a guardare il mondo, astraendosi da esso, e a purificare la propria coscienza dalla nebbia della convenzione umana.
Buon lavoro e buon Solstizio a tutti.
*La notte fra il 23 e il 24 giugno chi volesse cimentarsi, può preparare l’acqua di San Giovanni (per la Salute, la bellezza e l’eterna giovinezza di corpo e mente) e fare pure l’esperimento dell’albume d’uovo nella bottiglia per avere un responso oracolare. (Per le modalità d’esecuzione delle due sperimentazioni, documentarsi sul web o rivolgersi alle nonne o a qualche vecchia e saggia conoscente, esperta di tradizioni popolari).
Per rallegrarvi TUTTI e festeggiare in LAETITIA, si consiglia di guardare e ascoltare la ballata popolare e naturalistica segnalata alla seguente link :
Grazie per l’augurio di buon solstizio, per i consigli e per il link segnalato, che giungono come raggi di Sole e veri semi di Luce.
Con la mia parte migliore ricambio l’augurio alla direzione, a tutti gli utenti del blog e a coloro che non lo sono.Cyrano
Original author: CyranoPorgo i miei ossequi alla Direzione e al blog. Festeggio con tutti Voi l’odierno Solstizio estivo e approfitterò di certo dei consigli per la notte di San Giovanni. Sia per la preparazione dell’acqua, sia per la sperimentazione oracolare dell’albume d’uovo, favoriti, come siamo, dal sole splendente, dalle notti serene e rugiadose e dalla terra gravida di piante profumate e fiori. Ma qui desidero anche presentare il mio rispetto per il contenuto del nuovo blog denso di profondi significati, accompagnato, nel contempo, da un invito alla letizia. Una visione altamente laica e scientifica, conforme all’unica vera accezione di classicismo. Oggi i tempi sono molto mutati, ma devo ammettere che la Vostra rispettabile Schola sventola alta la bandiera del sapere nell’equilibrio e nella giustizia. Gradiate i miei auguri e a presto, prestissimo, magari con la testimonianza dei risultati delle sperimentazioni.
Buon pomeriggio al Blog. Non manco all’appello del Solstizio ringrazio e vedrò di esplorare fonti e floralia campestri.
Ma un dubbio mi assale: meglio raccogliere nel luogo che si vive o in uno risaputo terapeutico?
Con tutto il rispetto per la Natura che nei suoi infiniti e caratteristici spazi in alcuni è più quintessenziale che in altri!
Purtroppo ahimè per quanto lo vorrei, visto che ci vivo in un luogo che ha le sue specifiche tradizioni terapeutiche, trovandomi forzatamente lontano mi tocca la logistica a disposizione.
Per l’oracolo con la chiara d’uovo vedrò come poter fare…
Grazie alla generosità immancabile della Direzione e a presto
Sol
Original author: sol78Per il 23 si può mettere anche l’aglio selvatico in fiore. Questo è il periodo dell’aglio, viene raccolto, intrecciato e venduto. Dalle mie parti si compra sulle bancarelle proprio per S.Giovanni. Nella tradizione popolare è la pianta scacciamali per eccellenza. Conosciuta dall’antichità per le sue virtù è spontanea in tutto il nostro territorio. Formata da dodici bulbilli, geofita, ha il suo habitat nelle viscere della terra. Gli Egizi lo tenevano in grande considerazione fra le altre per la sua virtù purificatrice per cui rendeva pura la donna mestruata; nel papiro di Ebers è segnalato per una ventina di rimedi fondamentali, dalla circolazione ai tumori, specialmente a scopo preventivo. I romani lo adoravano e lo si ritrova abbondantemente raffigurato nei florilegi dell’Ara Pacis.
Io l’aglio lo adoro e non mi curo degli effetti collaterali!
Con tutto l’inquinamento che siamo costretti a subire!Un carissimo saluto alla Direzione
Ciao
Original author: mandragola11Ringrazio di cuore CHI ha sempre un pensiero e un afflato d’amore per tutti noi. Ringrazio per gli auguri e li ricambio nella consapevolezza che anche se lontani festeggeremo questo Solstizio d’Estate e la notte di San Giovanni insieme. Che dire della canzone illustrata dalle immagini? “Le onde del mare, le onde del grano, il vento che soffia dalla Luna”…”penso alla vita e dimentico i santi”…mi è entrata nella testa e nel cuore, rallegrandomi perché è una canzoncina panica e unisce, salda, accomuna.
Anonimo
Inattivo22 Giugno 2014 alle 10:46Post totali: 307Ecco il simpatico testo della ballata del Soststizio d’estatate segnalata su Yout-ube… e si aprano le danze!
Il vento che soffia dalla Luna.
Stanotte su queste colline si accendono fuochi e lampi d’argento
Stanotte su queste colline si scaccia la noia a folate di vento
La musica arrampica al cielo e porta con se la malinconia
Si prende il respiro del giorno più lungo , del giorno più magico che ci sia
Da l’ombra del bosco scendono fate con coriandoli e petali d’oro
Vestite di luce rincorrono stelle vendute dal sole per qualche denaro
Oltre la siepe la casa del buio
Col dio della notte che canta canzoni
Invita a giocare coi dadi, le carte e i tarocchi di tre mascalzoniLE ONDE DEL GRANO, LE ONDE DEL MARE
IL VENTO CHE SOFFIA DALLA LUNA
LE ONDE DEL GRANO , LE ONDE DEL MARE
IL VENTO CHE VUOLE GIOCARE
GLI SPIRITI DELLA NOTTE SI NASCONDONO AI PRIMI RUMORI
SI RUBANO I NOSTRI SEGRETI SCACCIATI DAL VINO SI GETTANO FUORIC’è una donna dai bianchi capelli
Che tiene in mano dei ciuffi di pane
Ha tagliato la chioma di un bimbo
La getta nell’aria cantando canzoni
Poi si rifugia tra le rovine
Le rocce scalfite del vecchio castello
Trattiene il respiro pensando ai suoi giorni
Pensando al suo mondo quand’era più belloSuona il violino con la ghironda
Ed ora la festa sta per cominciare
Piccole sagome danzano in cerchio
Le vesti che sfioran la legna a bruciareSono i padroni della collina
I depositari dell’oro del tempo
Il loro incantesimo fino al mattino
Poi resterà solo la paglia sul campoE tu stanotte raccoglimi un fiore
che con questa luce lo si può trovare
E tu stanotte raccoglimi un fiore
Che solo allora ti vorrò baciare
Ma non farti delle illusioni
Che tutta un’estate abbiamo davanti
Scopro le gambe e i miei sentimenti
Io penso alla vita e dimentico i santi…Ma che bellaaa !!!
Laaaallllaaaaaaaaaaaa…la..lallallaaaaaaaaaa…….
E’ irrefrenabile la voglia che mette di ballare!….
Original author: linaUna news scientifica che fa riflettere sull’azione terapica delle piante.
Spiega il prof. Mancuso (Università di Firenze, uno dei fondatori della neurobiologia vegetale): “Le piante imparano. E ricordano. Niente punti interrogativi alla fine di queste frasi, perché non si tratta più di teorie, ma dei rivoluzionari risultati di un esperimento internazionale a guida italiana, condotto al Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (Linv) dell’Università di Firenze in collaborazione con l’University of Western Australia e pubblicati pochi giorni fa dalla rivista scientifica «Oecologia»…una delle teorie più interessanti è quella che ipotizza per l’uomo la presenza di una memoria distribuita. Quindi di una memoria non basata sul solo cervello, ma che risiede anche in altre parti del corpo. Se questa teoria fosse verificata, dimostrerebbe che da questo punto di vista siamo esattamente come le piante»… (tutto l’articolo, molto interessante, in http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2014-01-19/le-piante-imparano-e-ricordano-come-noi-081621.shtml?uuid=ABvsJjq )Un ulteriore tassello per comporre il grande puzzle analogico fra tutto ciò che esiste?
E se il Maestro Kremmerz ci indica che “Tra i minerali, tra le piante, tra i batteri e gli animali di tutte le specie, questo piccolo dio vecchio, che si chiama Amore Con l’A maiuscola, è la causa delle mutazioni delle forme e il generatore di tutto ciò che è nuovo o rinnovato…” (Dialoghi) vuol dire che la chiave di tutto che collega il tutto è questo amore che bisogna nutrire e coltivare dentro e coerentemente fuori di noi?
Se lo è sarà un amore fatto soprattutto di rispetto ed educazione per il diverso, ma apparentemente diverso, da noi. Come le piante, verdi come il colore dedicato a Venere.Ho ascoltato la “ballata” trascinato dal susseguirsi giosioso delle note intrecciate su un ritmo lieve, con le strofe musicali tutte inizianti in “levare”, quasi un invito discreto come contrappunto alla esuberante luminosità dell’evento astronomico. Forse, diversamente da quanto suggeriscono le apparenze del mondo, le Porte d’Argento vanno attraversate in punta di piedi, con devozione e rispetto verso la Matrice di ogni mistero.
Alla Direzione un grazie di cuore, anche per averci rammentato che non può esserci effettiva preparazione senza che vi sia contestuale purificazione della “propria coscienza dalla nebbia della convenzione umana”.Dimenticare i santi e pensare alla vita, come dice la canzone. Forse si può trovare più Amore in questo atteggiamento di ricerca che non il lasciarsi andare ad un modo d’essere devozionale verso una figura che stabilisce un vuoto dove non e’ dato addentrarsi ma che contiene, invece, tutto il fermento del divenire, che comprende ogni cosa e permea ogni cosa. La Natura e’ Vita e la vita e’ gioia e partecipazione, non rinuncia. E allora sia immersione in ogni manifestazione della Natura! Grazie alla Direzione per il Suo Augurio.
Original author: holvi49In questo ciclico momento di nuovo Assetto della natura tutta, tento di sintonizzarmi al cambiamento in corso, mantenendo eretta la postura, senza irrigidirmi per non perdere l’equilibrio. Obiettivo principale – quello di fluire in armonia con l’ambiente che mi circonda, seguendo la giusta corrente; morbido, e al contempo Forte, come l’acqua che scorre lungo il fiume, che bene si adatta alla sua traiettoria, unendosi ad essa in Corpo Unico, questo il mio augurio.
Ora il mio pensiero è indirizzato alla Volontà tesa ad ogni Bene possibile, in virtù dei precetti Miriamici, ed è anche rivolto a tutti coloro che non trovando fede e forza nell’essenziale della vita si smarriscono, talvolta senza fare più ritorno.
Non da ultimo, raccordandomi alla Direzione X gli Auspici manifestati al Popolo di Miriam, li accolgo e raccolgo propositivamente, ringraziandola per Tutto!
Original author: A.DetommasoEffetto prorompente questo Solstizio d’Estate ! Che bello vedere tanta partecipazione , anche a me quel video ha tramesso allegria e gioia per la Vita ! Stasera si raccolgono erbe e fiori per l’acqua di S.Giovanni che son sicuro manterrà fede alle Virtù che le si attribuiscono.
Original author: GELSOMINO“Le onde del grano, le onde del mare”…
Noto che l’onda è il dispositore dell’impeto e della forza travolgente che spesso, nel corso dell’esistenza, ci passa accanto (e ci stupisce) , o sopra (e ci travolge). Talvolta si riesce a stare sulla cresta (dell’onda) e allora si parla di successo.
Se ci si intende, si può essere sulla stessa lunghezza d’onda; se fatti o eventi hanno influenza remota o distante si parla di onda lunga; se si apre il pozzo della memoria fluisce l’onda dei ricordi e sull’onda della passione si può avere un’onda di lacrime o un’onda di felicità.
O perfino entrambe.
“La Miriam dei terapeuti – dice Kremmerz – è un’onda di amore che emana da un centro pulsante di natura ignota”. È come una trasmissione che va in onda e che in onda manda la salute…: nel senso più profondo del termine.
E quando si prega per propiziare il ritorno della Luce?
Allora l’onda delle parole impregna ogni molecola con un’onda di piacere, proprio come quando si trova una serie di semafori favorevoli e si parla di onda verde, portati avanti dalle circostanze.
L’onda si può imparare a cavalcarla.
Così, quando all’improvviso o piano piano percepiamo la grande massa dell’energia che rotola, in luogo di aver paura che ci caschi il mondo addosso, o tutto sia distrutto, ce ne possiamo servire per dare una svolta e/o abbreviare il cammino.
Da domani la quantità di Luce sulla nostra quotidianità tornerà a diminuire, ma se ci sintonizziamo col moto del nostro pianeta credo serberemo nell’animo il medesimo slancio che fa succedere l’estate alla primavera e che nel ricadere dopo il solstizio diffonde calore, frutti, e semi di una speranza nuova.
Original author: salÈ un’estate un po’ matta, piena di pioggia e gonfia di umidità.
È un’estate densa di eventi sociali e politici che fanno preoccupare.
Però, per i bambini che hanno ormai finito la scuola, è solo estate. Giocano nei campi e nei cortili, corrono a piedi e in bicicletta, fanno festicciole e vanno al mare o in piscina.
Per loro è solo estate.
Per loro è sempre PRESENTE in quanto non vivono nel passato né nel futuro.
Così riflettevo che la memoria è spesso inversamente proporzionale alla letizia (da cui il mitologico LETE…!) in quanto più si ricorda e più si proietta e si arriva all’astrazione dall’immediato in pro dell’inafferrabile ‘altrove’ e ‘altrimenti’.
Dipanare il filo della materia presente è opera difficile e penosa quanto muoversi nel labirinto, ma – proprio come accade nella sala degli specchi alle giostre – se si levano gli occhi al cielo (soffitto) è più facile rimanere ancorati alla realtà, essere oggettivi, non perdersi in vane fantasie.
E vivere il Solleone anche quando piove!
Original author: coralreef -
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