Il Nunzio della Primavera

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  • admin Kremmerz
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    Il pettirosso oltre a segnalare l’arrivo della neve, è antico simbolo annunciatore dell’anno nuovo e la sua presenza in uno specifico territorio indica in quel luogo il passaggio dall’Inverno alla rinascita primaverile della natura tutta.

    È all’immagine naturalistica di questo nunzio, così grazioso  (cioè prodigo di grazie), così piccolo eppure ritenuto tra gli uccelli della sua specie fra i più coraggiosi, leali e generosi, e alla sua spiccata gioia di vivere, che la Direzione vuole affidare il messaggio augurale per l’approssimarsi della Primavera e l’inizio del nuovo anno magico.

    La Schola e tutti i suoi iscritti di ogni ordine e grado si stanno preparando a quelle pratiche di rigenerazione alle quali attendere attraverso l’esecuzione sia dei Riti equinoziali (cfr.  il libro “Tradizioni e culti pagani di Primavera” AA. VV. Ed. Miriamica) concomitanti all’entrata del sole in Ariete sia, in particolare, del Rito di Kons-Sin-Dar, finalizzato proprio alla rigenerazione della carne e alla salute dello spirito, nonché all’intuizione dell’Arcano nell’Opera Hermetica.

    Da “L’eredità isiaca e osiridea dell’Egitto sacerdotale”  a cura della S.P.H.C.I., in cui è presente un saggio divulgativo sul Kons, si  riportano di seguito alcuni stralci, con l’auspicio che tutti gli utenti del blog vogliano integrarli con loro osservazioni, riflessioni e testimonianze contribuendo così, italicamente, ad onorare il voto di sacralizzare la Primavera, esorcizzando ogni male affinché il bene e l’amore sempre trionfino, anche in momenti incerti, caotici e oscuri come questi che stiamo vivendo.

    Kons, in Egitto, era sinonimo di dio o grande guaritore, intelligenza luni-solare di primo ordine… La sua più antica raffigurazione nota, proviene dal tempio funerario di Pepi II (VI dinastia)… Ma è solamente verso la fine del Medio Impero che la teologia tebana lo assume quale dio-figlio, nonché giovane principe e le raffigurazioni abbondano a partire dalla XVIII dinastia… Guaritore per eccellenza, di contro, gli empirici chiamavano ‘la maledizione di Kons’ quelle malattie non diagnosticabili e contro le quali si erano provati tutti i rimedi. Infatti narra una leggenda che Osiride Alzobar, combattendo contro un popolo di mostri, armati contro di lui da Tifone, stava per perdere la battaglia e a gran voce chiamò il dio della forza, Nindar-Ra, ma Kons, che per nomignolo dicevano Sin-Dar, (si ricorda che Sin era una divinità medica per gli assiro-babilonesi, e protettore delle piante medicinali) credendo che l’eroe chiamasse lui, si presentò. Osiride, corrucciato, gli chiese cosa avesse a che fare lui che guariva i mali, contro costoro. Kons gli rispose che chi può dare, può togliere la salute e, tratta di saccoccia una fiala, ne lasciò uscire una bolla di sangue di serpente; vi soffiò sopra e questa si suddivise in migliaia di piccoli serpentelli che si slanciarono sui nemici e ne accesero il sangue, così che Osiride li trucidò tutti.
    Kremmerz riferisce del Kons che la sua statua o simulacro era vuoto nel suo interiore, e… il sacerdote entrava nell’interiore dell’immagine… e cominciava a parlare e a dare risposta a tutti quelli che ricorrevano per guarire… Quanto giust’appunto (analogicamente) accade anche oggi nelle operazioni responsive per ammalati, allorquando le forze e le virtù terapeutiche del Kons, evocate e invocate, si manifestano determinando le guarigioni nella corrente benefica della Miriam. Ed è così che la medicina sacerdotale e templare rivive tutt’oggi nella fratellanza terapeutica di  Miriam, efficace, salutare ed eterna, come l’amore che la nutre.”.

    Luce e Salute per TUTTI.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Grazie per gli auguri che ricambio di tutto cuore. Ogni anno di questi tempi si sente una certa stanchezza, proprio come se l’anno, carico di fatiche, volgesse al suo termine per naturale saturazione, prima di un nuovo inizio. E ogni nuovo anno con l’esecuzione del Rito di Kons-Sin-Dar si riprende vigore, energia e speranza e nuovi germogli si schiudono per delineare nuove tappe e rinnovata tenacia. Mi è spontaneo richiamare un verso del Credo: Io credo nella Forza combattiva che vince pugnando invitta.

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Grazie degli auguri, in questo periodo dell’anno ne abbiamo tutti particolarmente bisogno, la stanchezza si fa sentire e il desiderio di iniziare un Rito Rigenerativo come quello di Kons –Sin- Dar cresce di giorno in giorno.
    Non solo perché ci resetta da tutte le storture che in un anno si sono, volenti o nolenti, accumulate, per cui ci riallinea, potentemente, a quei ritmi naturali di cui si parlava ieri commentando la parola al Maestro, non solo perché ciò ci porta ad uno stato di equilibrio sia interiore che fisico che ci da come risultato il farci stare bene, non solo perché in tutto il periodo del rito, e per diverso tempo dopo, ci si sente così carichi che ogni stanchezza scompare, non solo perché il nostro cervello sembra lavorare a velocità raddoppiata e tante cose che non si sono capite in un anno, in un giorno anzi in un secondo si com-prendono, ma anche perché è un momento in cui ci viene data un’opportunità immensa, quella di venire in contatto concretamente, fisicamente, con le Intelligenze Divine che questo Rito richiama.
    Dunque accetto con tutto il cuore gli auguri della Direzione e li giro a tutti i Fratelli e le Sorelle che si accingono a iniziare le operazioni affinchè il Sole Bambino ci rigeneri tutti nel Bene e nella Luce e affinchè ciò che riceviamo lo ridoniamo

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    L’uccellino garrulo e vivente è senz’altro un simbolo più accattivante dei fiori recisi così abbondanti in questi giorni, e le parole che lo accompagnano me ne ricordano altre che ho appena letto in”Giuliano Kremmerz – L’eredità isiaca e osiridea dell’Egitto sacerdotale – Editrice Miriamica, 2002 – ISIDE nella tradizione italica e mediterraneo-egizia – a cura della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam:
    “E ci piace concludere con lo stralcio di uno scongiuro magico alla Dea, generosamente elargito dal Maestro Kremmerz, che ne rivela il potere creativo, gestatorio, nutritivo e trasmutatorio, chiave penetrativa della bellezza della vita universa e di ogni iniziazione ai suoi misteri – Bella, la più bella dea, utero di oro che Amun ha baciato. Le tue poppe innumerevoli sprizzano latte, e ogni goccia del tuo latte è una mutazione di grazia. I tuoi occhi (sono) fontana di luce perché Amun il vittorioso vi ha raddolcito il suo fuoco… –
    Trasfondi Salute, Luce, Bellezza, Gioia e Amore nel Tuo popolo, e preservalo da ogni male!”

    alchemilla68
    Partecipante
    Post totali: 42

    Grazie Alla Direzione per gli auguri di Luce e Salute, auguri ai quali mi apro con tutta me stesa per essere in sintonia con la Forza di Bene che dal Centro giunge, auspicando di riuscire a testimoniare concretamente e sempre più coscientemente come tramite “pro Salute Populi” che la Salute, nel senso più Vero e Profondo del termine è realizzabile e si compie grazie alla MIRIAM

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Che senso di purezza dà questo pettirosso, Nunzio di Primavera.
    In questo momento caotico e molto faticoso, c’è un totale bisogno di attivare ogni cellula alla rigenerazione! Ringrazio di cuore dell’aiuto, e ricambio l’Augurio alla Direzione e al Maestro M.A.Iah-Hel per l’avvento di una Prima Vera trionfante di Bene, Amore, Luce e Salute per tutto il Popolo di Miriam!
    A presto carissimi!

    p.s. News bellissima- Ansa: “Una bimba nata in Mississippi con il virus dell’Aids sembra essere guarita dopo essere stata curata con un cocktail di medicine sin dalle prime ore dopo la nascita.”

    Evviva!

    admin Kremmerz
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    Post totali: 1008

    “Secondo un’antica leggenda mediterranea, poi ripresa e adattata dal cristianesimo in varie forme, già dai primordi il pettirosso era stato creato grigio ma con il nome che ancor oggi lo distingue. Dopo una serie di vani interrogativi, l’uccellino era giunto a conclusione che il nome avrebbe dovuto meritarselo, ma per parecchie generazioni era rimasto grigio nonostante gli sforzi: né il valore nella lotta, né la passione per l’amante, né la tenerezza per i piccoli avevano potuto cambiare il colore delle penne. Un giorno, che sembrava come gli altri, il pettirosso aveva incontrato il Dio che l’aveva creato e, nonostante non l’avesse riconosciuto, era stato talmente attratto dalle pulsazioni di quel cuore divino da mettersi a battere con le piccole ali al medesimo ritmo.
    Allora il petto, da grigio che era, aveva acquisito la tipica tinta carminia: e la trasformazione era stata tanto profonda da conservare il mutamento a tutte le generazioni a venire”.
    Come quell’uccellino ““Noi non abbiamo progredito di un decimo di milionesimo di millimetro nella scienza dei poteri dell’anima. Siamo sull’orlo di un pantano melmoso che si chiama volgarizzazione, ed in questa pozza si affonda il piede dell’audace che va innanzi parlando, discutendo, pubblicando…” (Kremmerz ne “ I Tarocchi dal punto di vista filosofico”). Dal canto suo, il celeberrimo Fritjof Capra, proprio volgarizzando la fisica (vedi “Il Tao della fisica”) concludeva: “Ciò che ci serve non è una sintesi ma una interazione dinamica tra intuizione mistica e analisi scientifica”.
    E su questo, penso, concorderebbe anche il Maestro che più avanti così scriveva “Tra la fede e la scienza vi è un abisso. L’iniziatore non dice credi, dice prova”.
    Original author: segezia

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Che il bene e l’amore trionfano sempre ne ho la certezza e la riconferma ogni volta che la parola ed il pensiero delle Gerarchie si fanno sentire. Sapere che ci ricordano e che ci amano mi da una grande gioia ed è con entusiasmo e con fervore che accolgo l’esortazione ad onorare il voto di sacralizzare la primavera!
    Original author: GELSOMINO

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Quando avevo letto l’Opera Omnia di Kremmerz le prime volte mi ero domandata spesso perché spendere tanto tempo nel parlare dei medium e della medianità. Mi pareva, all’epoca, un argomento piuttosto banale rispetto ai tanti altri trattati nei Suoi scritti, e l’avevo poi attribuito al momento storico in cui il Maestro scriveva mentre donna Eusapia Paladino veniva citata per fenomeni eclatanti.
    Oggi sono giunta alla conclusione che la medianità non è indagata abbastanza dagli scienziati perché, se pure è vero che c’è tanta cialtroneria, è altrettanto vero che fenomeni inspiegabili sono stati osservati da più parti del mondo e in ogni tempo per il tramite di esseri umani in condizioni ‘particolari’. (L’olandese Croiset, che aiutò la polizia in tante indagini, il torinese Rol, che disarmò i nazisti con la sua veggenza, fino ai mistici che annunciarono i grandi sovvertimenti sociali…). Ecco allora che devo immaginare che una scienza VERA dell’animo umano possa e sappia preparare al conseguimento volontario di uno stato capace, fra l’altro, di ‘vedere’ o ‘sentire’ come restituirsi e restituire alla salute. Devo inoltre supporre che tale stato – menzionato dalla Morgan in relazione agli aborigeni australiani quanto da Castaneda in riferimento agli Indios Yaqui – sia una tappa precisa del patrimonio sapienziale di tradizioni millenarie, oggi come ieri, testimoniato e testimoniabile da medici esercenti che ne esaminassero le evidenze.
    Nell’antico Egitto Serapide dava i suoi responsi, e oggi nella Miriam “ le virtù terapeutiche del Kons, evocate e invocate, si manifestano determinando le guarigioni nella corrente benefica”.
    Però ci si dovrebbe anche chiedere quale stato propizia l’intervento terapeutico. Quale condizione ha consentito ai santi di ogni religione di farsi tramiti di salute e luce. Quanta e quale purità d’animo occorre far propria perché si manifestino le forze e le virtù sanatrici. E può esistere una guarigione che non sia anche rivoluzione e cambiamento radicale della materia vivente che si sana?
    Original author: fler95

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Faccio mio l’augurio della direzione, ringraziandola.
    Penso ci sia ancora bisogno di parlare,come faceva Kremmerz, delle leggi che entrano in gioco nell’esplicazione di fenomenologie prodotte dalla medianita’, anche per controbilanciare tutto il qualunquismo diffuso da ogni mezzo,che devia dalla verità’ scentifica su questi fatti.
    Deviazioni, nella migliore delle ipotesi generate dai più’ per assecondare i capricci e i desideri del grande pubblico a cui riferisce da sempre quello che, questo vuol sentirsi dire;
    Nella peggiore delle ipotesi la mala fede, debitamente pianificata da personaggi che dagli ambienti delle comunicazioni – religiosi o gruppi settari, fa comodo ottenebrare le coscienze dei più’,per governarle, gestirle. Pur tuttavia quest’ultime non sono esenti da responsabilità’ giacche’ non da ultimo, evidentemente esiste un libero arbitrio.
    Ringrazio il Maestro J.M. Kremmerz per aver speso fiumi di inchiostro mettendomi/ci in guardia…

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Mi sono sovente domandato il perché il Dio Kons, nel momento in cui il Sacerdote aveva raccolto i sofferenti nel Tempio e lì si apprestava a fargli passare la notte in cui il Dio avrebbe visitato il luogo, ed in qualche modo si sarebbe espresso, o con un contatto di qualsivoglia natura, o con una qualche modalità responsiva, qualcuno di questi guariva ed invece qualcuno nò. La risposta è stata maturata con il tempo, anche grazie alle costanti sollecitazioni riflessive in Accademia, per cui ora, metabolizzo come un fatto perfettamente naturale che, nella traiettoria evolutiva di una determinata persona, il suo bene nel senso più profondo della parola, non è detto che sia la guarigione, magari immediata, ma ad esempio, attraverso una condizione di malessere fisico e/o morale, si possa aprire un ventaglio di possibilità di approccio ad esperienze forti, o meglio di iperattivazione motivazionale, che sul piano personale permettano all’essere che soffre di accelerare un processo di espansione di coscienza, altrimenti naturalmente assai più lento. Inoltre, inutile commentare il fatto che, come ha scritto innumerevoli volte il Maestro Kremmerz, in ipotesi, sarebbe un delitto impedirne la dipartita quando la pera è giunta naturalmente all’ultimissimo stadio di maturazione.
    Un saluto a tutti.

    sara
    Partecipante
    Post totali: 4

    Proprio questa mattina ho visto un pettirosso, c’era un bel sole ed ho pensato: finalmente primavera!
    Finalmente arriva la primavera con tutta la sua energia di vita e con lei finalmente arriva il tanto atteso rito di Kons che rigenera ogni cellula del corpo e ogni particella dello spirito.
    Ogni anno già dai primi di Marzo ci si prepara per il grande evento,ogni anno arriva la paura di sbagliare o di dimenticare qualcosa, quando però ci si immerge nel periodo sacro, tutto cambia e una grande pace e salute pervade ogni attimo di vita.
    Ringrazio e ricambio gli auguri di Luce che mi piacerebbe estendere ad ogni uomo di questa nostra Madre Terra, affinchè la primavera instilli equilibrio e pace in ogni animo.

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    La meraviglia di ogni primavera è quella luce tersa inebriante,che improvvisamente ti spinge con vigore a oercepire la natura dentro e fuori di te,a sentire il vento leggero che ti sfiora come la dolce e tenera carezza della madre,il il tripudio dei colori della terra ,l’onda di luce che pervade ogni cellula dell”essere rianimandolo dal lungo sonno invernale.Si sente nell’essere un’inquietudine, una strana forza sottile che comincia a parlare con te ti dice” sono io” “sono tornato da te” per ridarti la luce e la nuova vita.Un grazie immenso alla Direzione ,all’amato maestro IAH-HEL per la continua profusione di coraggio,di forza e di amore che sempre ci sprona e ci illumina lungo questo arduo cammino. Auguro a tutti i fratelli che questa primavera porti la salute del corpo ,della mente e dello spirito
    Original author: galactica

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    In un agosto per me di dolore, sul divano di fronte alla vetrata spalancata sugli alberi, ho imparato da merli colombacci gazze cornacchie tortore tordi passere.. Come vivono e sopravvivono loro così apparentemente piccoli e indifesi? E così li ho visti vivere il freddo avendo freddo, la fame avendo fame, la gioia provando gioia, il cibo gustando cibo.. Una tortora è volata via troppo presto dal nido e un mio cane la tiene in bocca: ora è paura e dolore. Un’ala è spezzata, lesioni all’interno del suo corpicino.. L’indomani solo piume..
    Allora io posso vivere il dolore avendo dolore..
    Sono gli esseri che, liberi in natura, si concedono alla mia vista nei tratti che percorro quotidianamente in auto. E così oggi tre stormi di piccioni correvano in cielo a larghe ondate di gioia, intrecciandosi, ricomponendosi, di nuovo separandosi per poi posarsi sui più alti rami dei pioppi, a simularne il fogliame.
    L’airone bianco è immobile su una ripa, il cinerino vola calmo nel suo ampio e lento battito d’ali. Due germani battono le ali all’unisono e poi scendono in volo sincrono, un corpo solo. La poiana è appollaiata su un ramo basso del pioppo. Quando il calore del sole genererà correnti ascensionali, la vedrò protendersi dal ramo dispiegando le grandi ali in elegante battito prendere quota finché, catturata nella corrente, volteggerà regale, impassibile, sempre più in alto fin là dove gli altri uccelli non osano e non possono arrivare. E ancora la cornacchia nel tentativo vano di seguirne il volo, gracchiando cederà arrendendosi all’inadeguatezza delle proprie ali, ma a me apparirà splendida nel volo parallelo alla mia auto che va.. come volassi anch’io…
    Grazie Maestro per l’augurio tramite l’immagine del pettirosso: il pettirosso mi rimanda a ricordi infantili ed emozioni sopite, legate forse a quella colata rossa, proprio lì, dove sta il cuore..

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Riflettevo su come tutte le cose nostre, tutto ciò che il Kremmerz dice, e dopo di lui tutto ciò che i Maestri hanno detto e dicono, non è da intendersi mai in senso mistico, astratto o “spirituale”, ma ogni singolo concetto ha il suo corrispettivo nella realtà concreta. Mi riferisco qui, in particolare, alle ultime righe del post della Direzione. Veramente, a tutt’oggi, a riprova del filo ininterrotto che ci lega alle nostre origini, il Kons parla attraverso Chi è pronto e puro abbastanza per ospitarlo e dà responsi salutari per gli ammalati che si rivolgono alla Fratellanza. Certo, forse ci si è modernizzati un poco, non ci sono più le statue del Dio che ospitano il Sacerdote, ma è rimasto intatto nella sua grandezza il Sacerdote che ospita il Dio.
    Grazie maestro Iah-hel

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