I Luoghi del Sacro, della Magia e della Tradizione ermetica

Home/Il Forum della Schola/I Luoghi del Sacro, della Magia e della Tradizione ermetica
Stai visualizzando 15 post - dal 271 a 285 (di 329 totali)
  • Autore
    Post
  • mercuriale2011
    Partecipante
    Post totali: 164

    Grazie Cautela davvero interessante il documentario che ci fornisce una lettura storica interessante, nuova e completamente diversa.
    Buona giornata a tutti

    g_b
    Partecipante
    Post totali: 102

    Anni fa ho scelto la Sardegna come luogo dove approfondire il tema della maschera e del carnevale arcaico e ritrovare un pò di ingegnosità assopita, ho ricordi di esperienze fatte di luoghi che letteralmente comunicavano, quasi a decidere i percorsi e le tappe da toccare sulla mappa. La campagna coi Menhir, i complessi nuragici, i megaliti…. subito ti proiettano fuori dalla contemporaneità.
    C’era davvero un’idea di essere come in una specie di terra di Atlantidea memoria, difficile da descrivere a parole.
    In un luogo vicino ad una spiaggia, dove in passato giravano i film western di Sergio Leone, una sera non sono riuscito a trovare uno stallo per la notte, allora una signora con un pastore tedesco, senza che sapesse nulla, avvicinandomi e parlando, ha messo a disposizione la sua piccola casa. Poi all’indomani, ancora episodi simili, di notte attorno ai fuochi i contadini offrivano mandorle vino in attesa che arrivassero i Mammuthones dal bosco per salutare il fuoco, è stato uno dei viaggi più strani e indimenticabili di sempre perché questa ritualità non era innestata dentro ad attività di intrattenimento o turistica, assolutamente no. Tutte queste persone, davano un aiuto, un’indicazione e poi come se svanissero, non ho conosciuto nulla di loro come individui, non saprei dire nulla delle loro vite, ho conosciuto qualcos’altro.
    Sfuggente e concreto e indimenticabile al contempo, è lo spirito del popolo Sardo. Non si tratta solo di ospitalità, c’è altro, molto di più.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Le testimonianze di esperienze nella terra sarda che avete condiviso sono graditissime e interessanti. Ecco i veri viaggi quelli ove si entra in contatto con qualcosa, con il territorio e col suo “spirito originario” e si comprende anche qualcosa di più su se stessi. Ho provato qualcosa di molto simile a quanto descritto da g-b in Egitto: “un essere fuori dalla contemporaneità, in un tempo mitico”.
    Circa la mostra di cui si è parlato l’ho vista. Il suo scopo è testimoniare l’importanza, nell’età del bronzo, della civiltà nuragica. Non si deve saltare dall’Egitto a Roma per avere cultura e civiltà. Non hanno lasciato scrittura e molto c’è ancora da comprendere. Ad esempio anche il nuraghe non si sa per certo cosa fosse. Si pensa sempre di più ad un simbolo identitario di un popolo, oltre che a torri di avvistamento e luoghi di cerimonie sacre intorno cui si sviluppava il villaggio di capanne circolari.
    Troviamo il nuraghe a prua delle navicelle nuragiche, come una polena, appena dietro al cervo, animale totemico e sciamanico. Costruttori di torri è quanto si diceva nella trasmissione linkata da Catulla. Gli abitanti dell’isola di Atlante erano costruttori di torri. In Sardegna vi sono più di 7000 nuraghi edificati fra il 1800 e il 1000 a.c.

    Dafne
    Partecipante
    Post totali: 45

    A proposito del cammino templare collegato all’abbazia di Farfa, dove ci sono tutti i simboli templari che abbiamo già evidenziato, là intorno ci sono tanti paesi come Campofilone, Cupra che conosciamo, Belmonte un pochino più nell’interno verso i Sibillini, dove c’è stato quel bellissimo ritrovamento dell’”uomo dei cavalli” e di tombe vecchissime. In alto c’è un luogo molto interessante dove c’è un fiore con una scritta in latino e ai lati due melograni che vorrei fotografare. Poi anche a Monte Urano c’è una stella templare bellissima, ma chissà perchè è proprio lì e che strada avranno per andarci, forse dal mare. Comunque, per andare avanti nella mia ricerca saranno senz’altro utili gli input che riceveremo durante i lavori accademiali.
    Un saluto a tutti i Fratelli e un abbraccio al mio +++++ Maestro.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Ho visitato Viterbo, giusto il tempo di camminare fra le mura nel quartiere medievale di San Pellegrino. Una artista del luogo mi ha detto che i Tarocchi furono portati dai Templari in Italia per la prima volta a Viterbo. La cittadina della Tuscia sembra legata ai Templari fin dall’origine dell’Ordine. Circa i Tarocchi ho letto che “nel 1480 un certo Covelluzzo da Viterbo scrive: Anno 1379 – fu recato a Viterbo il gioco delle carte, che venne da Seracenia e chiamasi tra loro Naib”. Noi abbiamo per fortuna tre lame dei Tarocchi commentate dal M. Kremmerz, che ci fanno capire come queste carte fossero un compendio di tutti gli aspetti della scienza integrativa.
    I Tarocchi destano sempre interesse. vero?

    Orengo silvana
    Partecipante
    Post totali: 28

    Molto interesse Tranquilla.A proposito il libro dove sono commentate le tre lame dal maestro Kremmerz è: “I tarocchi da un punto di vista filosofico “dove commenta .Il Matto .la Morte .Gli amanti?

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Si Silvana. Se vai in Biblioteca in Oracoli trovi alla fine del libro a pag. 129 I Tarocchi e di seguito Il Prologo del pazzo, Gli Amanti, La Morte.
    Altrove sono intitolati “Il Libro degli Arcani Maggiori” come in J.M. Kremmerz-Erz Un secolo di missione – Avviamento alla scienza dei magi a pag. 570, sempre presente in Biblioteca.
    Vale davvero la pena di rileggerli. Anche io lo faccio ogni tanto, specie se sto cercando qualcosa di preciso.

    Orengo silvana
    Partecipante
    Post totali: 28

    Seguirò i tuoi consigli Tranquilla.Grazie

    Nico
    Partecipante
    Post totali: 25

    Il messaggio di Orengo Silvana a distanza di qualche giorno mi ha fatto tornare a rileggere qualcosa del Kremmerz a distanza di parecchi mesi dove non ho più letto alcun testo, probabilmente per necessità di leggere un libro più interessante, la nostra vita!
    Forse anche l’inizio del lungo freddo che ci porta l’equinozio di d’autunno mi ha riportato la voglia di tornare a leggere gli scritti sempreverdi del maestro. Gli arcani del pazzo della morta e degli amanti si ritrovano nella porta ermetica scritti assieme a tutti gli altri con la semplicità e l’umorismo che solo Kremmerz sa comunicare.
    A ridosso del novilunio vi saluto tutti!

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Approfitto anch’io per gli Auguri di un Buon Novilunio a tutti, Novilunio particolare, a ridosso dell’Equinozio di Autunno, in pieno ingresso nella Bilancia, il segno più elegante e raffinato dello zodiaco, dotato di spirito di adattamento ed empatia, dominato dal Pianeta Venere, l’Equilibrio per Eccellenza, che, guarda caso, porta l’impronta del Femminile e non della Maschia Potenza.
    Buon Novilunio e buona domenica a tutti

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    …ma quanta fatica deve fare, il Femminile, per ripristinare periodicamente l’equilibrio… nel (nostro) piccolo e nel grande?!!

    Alef2006
    Partecipante
    Post totali: 222

    Il mio primo Novilunio in Miriam è occorso in Autunno e da allora questa è diventata la mia stagione preferita. Buon Novilunio a Tutte e Tutti.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Hai perfettamente ragione Mandragola! Il Femminile credo per sua Natura è destinata a fare più fatica diciamo “della media”, il Biblico sudore maschile è oltremodo compensato dalle doglie e dalle incombenze a tutto tondo che competono alla donna. Così, “pur parlè” detto un po’ alla piemontese, mi viene in mente, quanto contenuto in uno scritto del Maestro Kremmerz, dove Nicola Flamel, alla vista della consorte che “casualmente” si chiamava Petronilla, mentre impastava con celerità e sudore in fronte, lui davanti a quell’immagine affermò “Ora ho tutto capito”!!! Credo si riferisse all’enorme fatica che bisogna porre in essere affinchè la Meta (Pietra) si possa far avvicinare dal Pellegrino, ben ben motivato a cercarla!!!
    Un caro saluto ed una buona domenica.

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    …buongiorno!
    alle tue interessanti riflessioni, garrulo1, mi viene di fare una domanda: e se, fatica a parte, guardando il fare di Petronilla che impastava la materia a disposizione per farci le “tagliatelle”, Flamel avesse compreso (superando pregiudizi ed errori dell’impostazione patriarcale) il ruolo iniziatico evolutivo, fondamentale imprescindibile e insostituibile, del Femminile?

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Credo sia proprio così cara Mandragola, Nicola Flamel, in quel frangente mette realmente a “fuoco” il ruolo fondamentale del Femminile in Natura al fine di poter procedere nel percorso di purificazione della materia grezza, difatti, mi vien da dire che Pietra o Petra, che dir si voglia (la Meta Finale di ogni Iniziato/a quando “levigata” fino in fondo), è già di per sé una forma di identità di genere, o se vogliamo un’indicazione di come funzionano le cose sulla Via Iniziatica per tutte le “operazioni verso il rientro alla Matrice Originaria”.
    Un caro saluto ed una buona giornata

Stai visualizzando 15 post - dal 271 a 285 (di 329 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.

Iscriviti alla Nostra Newsletter

Normativa Privacy