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Un saluto a tutti, è stato un digiuno particolare questo qui nell’ultimo dell’anno. Riuscire a tenerlo anche in un giorno di festa come questo, nel quale ci si ritrova per festeggiare con cibo ed alcol a volontà è stata una bella prova di forza per me. Mi sono tenuto però una bottiglietta di ottimo passito da aprire dopo le 23.30!
Fraterni auguri a tutte le Sr+ e Fr+ di buon Novilunio e Felice anno nuovo che porti Amore, Luce e Pace.
Vi raconto una leggenda appartenente alla tribù Cree del Canada
“Una sera il capotribù Cree aveva rivelato al suo piccolo nipote che nel suo corpo di vecchio, pronti a contendersi le sue viscere, c’erano due lupi. Un lupo grigio lo esortava ad essere forte e compassionevole, saggio e coraggioso, un lupo nero, al contrario lo spingeva alla vendetta, ad attaccare per primo, ad essere furbo spietato, brutale con amici e nemici. Il bambino aveva chiesto al nonno -quale è il lupo che vincerà?- e il nonno aveva risposto -quello a cui do da mangiare”
Questa storia mi ha fatto riflettere sul fatto che, in definitiva, per liberarci da certe zavorre che ci portiamo dietro, da certe storture che sembrano sopraffarci, basta non nutrirle perché come tutto ciò che esiste, se non nutrito muore! Come d’altro canto dobbiamo alimentare adeguatamente ciò che vogliamo trionfi E dunque buone diete e buone mangiate e buon 2025 alle Gerarchie e a tutti gli utenti del sitoUn caro saluto a tutti i naviganti, ai Maestri e al Delegato Generale, con un fraterno abbraccio e un augurio di un 2025 pieno di Luce.
Concordo con te m_rosa, ciò che non è nutrito muore, ma prima della morte a volte vi è una lunga agonia. Le nostre zavorre, se frutto di anni di convivenzza con loro, a volte le nutriamo solo riportadole alla mente,ed in quei momenti, secondo me, bisogna avere la forza di guardarle, combatterle e sconfiggerle.
Nel leggere il nostro Credo, troviamo tutto ciò che ci è necessario per affrontare le nostre ossessioni, le nostre paure, le nostre storture.
Lavoro duro…ma necessario per vedere piano piano la luce e ciò che vogliamo diventare. Se combattiamo il “dediserio” di ciò che non è giusto, troviamo la nostra via, unica per ognuno di noi, ma legata da un cammino comune.
La nostra mente è un vero laboratorio di idee, di immaginazione, di desideri, di pensieri… Un crogiolo in continua ebollizione… Ma da quel crogiolo dobbiamo estrarre ciò che conta, ciò che vale.
Ringrazio sempre i Maestri Tutti e il Delegato Generale per il continuo aiuto elargito, che non ha prezzo, ma può essere ripagato solo ridonandolo nei limiti delle nostre possibilità. Una Catena di Amore continuo e senzza fine, un cerchio infinito.
Vi abbraccio fortissimo. Auguri a Tutti.Credo che ciascuno di noi, consapevole di questa forza duale che ci abita, senta una sorta di riverenza di fronte a un mistero tanto semplice quanto universale. È un continuo dialogo interiore: la voce del bene, dolce e chiara, sembra a volte sovrastata dal ruggito impaziente di un lato più oscuro, che fa leva sulle nostre debolezze, sulle ferite del passato o sugli istinti primordiali di difesa. Eppure, a ben vedere, la parte luminosa non è debole; anzi, possiede una tenacia silenziosa che, se nutrita con la costanza dei piccoli gesti quotidiani, diventa un faro nei momenti di burrasca.
In questa prospettiva, la filosofia ermetica ci insegna a ricercare l’essenza profonda delle cose, ad andare oltre le apparenze e le barriere che la mente spesso erige. Quando riusciamo a concentrare la nostra volontà su un pensiero costruttivo, forgiato nella giustizia e nell’amore, quel pensiero diventa una piccola scintilla di luce che illumina non solo il nostro presente, ma, in modo invisibile, anche quello degli altri.
Certo, spogliarsi delle zavorre accumulate nel tempo non è mai un esercizio privo di prove: la memoria sa essere insidiosa, pronta a ripresentare vecchi schemi e antichi timori. Tuttavia, è proprio in questi momenti che l’insegnamento ermetico emerge con forza, spingendoci a trasmutare l’inerzia del dubbio in slancio verso l’alto, trasformando la paura in conoscenza. È un lento lavoro di alchimia interiore, che non si conquista con spettacolarità o clamore, ma con una quotidiana, umile perseveranza. Ogni frammento di ego e di rancore che riusciamo a sacrificare, infatti, genera nuovo spazio per la comprensione e per un amore più completo.
In questo senso, l’invito di non “nutrire” ciò che ci fa ristagnare o ci offusca si trasforma in un consiglio da vivere con coerenza, accompagnandoci nelle scelte di ogni giorno. Scegliere cosa alimentare diventa l’allenamento costante di una mente che ambisce a diventare lo specchio di un animo retto. E tale allenamento non riguarda soltanto noi stessi, ma anche il rapporto con gli altri: a volte, semplicemente restando saldi nella nostra quiete interiore, siamo in grado di portare un raggio di serenità nel cuore altrui.
Proprio in questa comunione di cuori si dispiega il valore della Catena d’Amore citata, che ci rende parte di un circuito dove ciascun anello sostiene l’altro. Sebbene ogni percorso sia personale e intessuto di sfide diverse, la vicinanza di chi ci guida o condivide con noi esperienze affini rende il viaggio meno solitario, aiutandoci a vedere più chiaramente la meta.
Che questa riflessione possa quindi accompagnare il nuovo anno e ogni giorno successivo, come un sussurro gentile che rammenta di scegliere con cura quale lupo sfamare. È un percorso senza fine, in cui la meta evolve con noi stessi, e ogni passo in più svela una nuova porzione di luce. Sia l’augurio di tutti noi abbracciare questa sfida con fiducia, confidando nella forza della verità e nella potenza di un sentimento autentico, che non cerca di apparire ma di essere, silenzioso e discreto come le radici di un albero possente, nascosto alla vista ma saldo nel suo fondamento.
Un abbraccio alla Delegazione Generale, ai Maestri e gli iscritti Tutt*.Grazie X di aver partecipato questo tuo sentire che condivido e comprendo in modo particolare in quel “scegliere che cosa alimentare”.
E oggi, festa della Regina delle Fate, faccio mio il tuo augurio e il tuo auspicio nonché la tua gratitudine per Chi, più avanti nel cammino, con l’amore e con l’esempio ci guida e regge il filo che sostanzia le nostre speranze.
W la Miriam!!! -
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