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Un caro abbraccio a tutti i naviganti, Frtelli e Sorelle. Ultimamente stiamo scrivendo poco sul forum, forse per tutti i problemi quotidiani che dobbiamo affrontare e che ci portano ad occupare la nostra vita in una corsa frenetica che lascia poco spazio ai nostri veri pensieri. Riflettevo come sia diventato per me necessario e fondamentale ritrovare i miei pensieri nella Mirian in ogni momento della giornata, come questi pensieri e queste riflessioni si ripercuotano costantemente nella vita di tutti i giorni dando forza e consapelozza di un cammino che ci porterà lontano ma sempre più vicini a noi stessi. Rifletto e penso alla nostra Fratellanza, così unica, vera e portarice di Bene e Amore.
Vi penso sempre e siete tutti nei mie pensieri, ogni giorno, in ogni momento del Rito Quotidiano dove ci ritroviamo anche senza vederci ma sentendoci uniti nela nostra Catena.
Amore: parola magica…..
Vi abbraccio forte e vi sento tanto vicini
Grazie Maestri e grazie Miriam per esserci in ogni momento di ogni nostra vita.Caro Angelo , avrei voluto dare una risposta costruttiva al tuo post ma non ne ho trovate.
Certamente ognuno avrà i suoi motivi per i quali non utilizza questo spazio , che è per tutti una possibilità di aggancio alla Verità e, per chi è iscritto alla Schola, un ulteriore strumento di attivazione e sperimentazione pratica dei principi ermetici.
Anch’io utilizzo poco questo strumento donato dalle Gerarchie con vero Amore all’umanità tutta.
Solo Loro possono avere la comprensione di questa parola che commuove tanto noi umani ,ma della quale la nostra mente non arriva a comprendere il vero valore e la portata della sua forza trasformatrice.
Noi amiamo come possiamo e come la nostra purità ci consente di concepire, ma , come tu dici , con il Rito ci ritroviamo uniti nell’I-Dea ed in Lei ci riconosciamo Fratelli e Sorelle di un’unica Madre, non certo nella condivisione degli interessi profani della nostra quotidianità , dove ognuno combatte per non essere sommerso dalla corrente comune che non concede spazio al nostro Essere più profondo .Caro Gelsomino, è proprio vero, se non riusciamo a remare controcorrente veniamo completamente inghiottiti dai vortici del mondo che ci circonda. Io sto sperimentando quotidianamente momenti di distacco, in qualsiasi momento, che mi permettano di riagganciarmi al nostro percorso, ritrovando la Miriam in più occasioni, e ritrovando così me stesso. E’ vero, ognuno di noi dà in base a quanto è per lui possibile, non potrebbe esserci un modo diverso. Ma nei momenti in mi mi riaggancio, sento che il mio Sole si riaccende, e quando provo questa forte sensazione mi sento agganciato a tutti Voi e alla Schola. E’ vero, non possiamo avere la presunzione di comprendere appieno il senso della parola Amore, possibilità lasciata a pochi, ma nel mio percorso ho salito alcuni gradini, e la comprensione di questa parola, in questo momento, per me significa proiettare il mio Rito Quotidiano su tutti coloro che chiedono aiuto alla nostra Catena, anche se non so chi siano, proiettando il mio pensiero anche a tutti i Fratelli e le Sorelle.
In quei momenti percepisco il significato di un amore non egoistico. E’ una vera vampata di calore al cuore, e mi riscalda.
Vi abbraccio.Buon pomeriggio a tutti! Vorrei condividere un pensiero che da giorni mi gira in testa ed insieme, un’esperienza. Circa una settimana fa, mi sono sottoposta alle consuete analisi del sangue che, come si sa, vanno fatte a digiuno. Avevo però bevuto un bel bicchiere d’acqua prima di uscire di casa. La dottoressa, durante l’operazione mi dice:” Ha bevuto acqua, vero? Si vede subito…” So che può sembrare banale, ma questo semplice ed immediato riscontro, mi ha fatto riflettere sul fatto che tutto ciò che facciamo al nostro corpo – mangiando, bevendo, dormendo, ecc- abbia un così diretto impatto sulla nostra materia. Per quanto si possa scegliere di essere ” salutisti”, spesso si ha comunque poca consapevolezza del rapporto con il nostro corpo. Spesso “gli diamo ascolto” attraverso lo stimolo della fame, senza magari capire bene i meccanismi ( e non siamo neppure medici..); un po’ sulla fiducia che l’organismo ” saprà cosa farsene”!! Mi sono resa conto, dopo tanti e tanti anni, che così facendo ed interpretando ho vissuto scissa, come se ci fosse separazione tra i pensieri e … ciò che c’era “sotto”… Da quando però nella ricerca accademiale abbiamo approfondito il corpo umano, mi sono resa conto di aver cambiato un tantino la prospettiva, in un senso più ampio e consapevole, trovandomi a provare considerazione e comprensione verso i singoli organi, che lavorano incessantemente, anche se io non mi accorgo ! Quando ho capito come e in che misura il nostro corpo preserva e guarisce se stesso, ammetto d’essermi ritrovata con gli occhi lucidi!! Tutto questo lo devo alla guida Sapiente della Delegazione ovviamente, che ci ha consentito di vedere ed esplorare certe tematiche nella giusta luce. Grazie!
Cara seppilina74, è proprio vero. Noi siamo abituati ad “abitare” nel nostro corpo, ma troppo poco spesso arriviamo a pensare che io nostro corpo è il nostro piccolo “tempio” che ci traghetta in ogni nostra vita. Comprendere che la salute, o se vogliamo la lotta alla degenerazione del nostro corpo, anche tramite la ricerca del nostro equilibrio (che ho scoperto ha risvolti importantissimi per la nostra salute e ci aiuta nel combattere le malattie che ci affliggono) è una delle cose più importanti da mettere in atto e penso sia un grande passo avanti nella ricerca della nostra possibilità di stare bene. Credo che se noi stiamo bene, possiamo fare stare bene anche gli altri. Molti hanno detto che “noi siamo quello che mangiamo”, ma, senza nulla togliere ad un nostro leggittimo bisogno di soddisfazione anche nel nutrirci, dovremo semplicemnete abbandonare il concetto che il cibo sia unicamente un piacere. Il cibo e ciò che aiuta il nostro corpo a sostenersi, a farci stare bene e a volte credo che aiuta anche la guarigione di determinate patologie. Credo sia sempre importante riportarsi alla natura: mangiare quello che la stagione offre, armonizzare la nostra dieta al periodo dell’anno che viviamo, non eccedere mai. Sembrano concetti scontati, ma lo dimentichiamo spesso. Introdurre nell’organismo sostanze estranee che poco hanno che vedere con la nostra alimentazione naturale (pensa anche solo ai medicinali, se da un alto aiutano dall’altro comportano sempre effetti nocivi su di noi) non cerdo abbia effetti benefici su di noi (conservanti, coloranti, cibi processati). Ma ovviamente lascio al parola a chi se ne intende molto più di me, ma lo sperimentare che mangiare “bene” ci fa stare meglio, anche se sembra un’ovvietà, è certamente una questione di semplice abitudine con risultati evidenti e verificabili. Credo che noi abbiamo in noi tutto ciò che ci serve per aiutarci a guarire, e l’aiuto che la Fratellanza ci fornice non ha prezzo, perchè è un aiuto costante che noi dobbiamo essere in grado di trasmettere a tutti coloro che ce lo chiedono e che ne hanno bisogno. Siamo una piccola parte di un Tutto, ognuno nel suo piccolo, legati al Centro che elargisce a tutti noi, possiamo aiutarci ed aiutare. Senza alcuna presunzione e con immenso amore verso ogni forma di vita. Mi sono dilungato forse troppo, ma è bello essere qui.
Vi abbraccio tutti.Fraterni auguri di buon Novilunio alle Sr+ e Fr+.
A tutte le Sr+ e Fr+ auguro un novilunio di Luce e Amore, in attesa del prossimo Solstizio.
buongiorno a tutti,
Vorrei condividere questo simpatico intervento del fisico Emilio Del Giudice, che partendo dalla storia della fisica quantistica spiega come il principio naturale della risonanza non e’ rispecchiato dall’organizzazione sociale, con le inevitabili conseguenze per la salute.
Abbracci a tuttiSalve, vorrei condividere questa conferenza pacata sulla storia del clima, mi sembra che dia qualche paletto per orientarsi nel tentare di capire meglio la tematica dei cambiamenti climatici.
Il relatore e’ un professore universitario di fisica dell’atmosfera dell’Universita’ di Napoli.
Saluti a tuttiCare Sr++ e cari Fr++, un saluto a tutte. Ho un pensiero che vorrei condividere con tutti voi, in questo thread che ci permette di raccontarci con ironia cose piccole quotidiane come questa. Molti di voi sono genitori, dunque vi domando, rispetto a tutta quella tradizione natalizia ma anche di altre feste, voi come vi siete rapportarti coi bambini? Per esempio albero di natale si, con quella bellissima stella in cima e tutto il resto fatto di elfi e creature varie, ma un presepe? pensavo a un bel presepe fatto anche si simboli arcaici, di varie cose… non so, che dite? Il problema è introdurre i più piccoli ad un’idea del sacro anche attraverso queste tradizioni religiose…non dimenticando la nostra Pragmatica Fondamentale che all’articolo 33 così dice:
Il Discepolo verso i figli deve esercitare non solo ogni cura che impone l’affetto e la società umana, ma ogni vigilanza perché prima di una maturità intellettuale riconosciuta, non siano avvinti a società religiose. Ai figli deve insegnare con l’esempio che ogni atto della vita ha origine nelle nostre azioni, nelle nostre parole, nei nostri pensieri;
che il dolore nella carne e nello spirito umano è come l’ombra e l’oscurità in un oceano di luce; che la morte non deve far paura, perché la vita è nel rinnovarsi perpetuo delle forme;
che qui siamo sempre gli stessi e raccogliamo, soffrendo e godendo, quello che abbiamo seminato e seminiamo; che gli dei si manifestano in noi e per mezzo nostro e che l’unico grande Dio dell’Universo è la Legge per la quale l’Universo è.Buongiorno,
Mi permetto di pubblicare un altro breve video, sempre del fisico Emilio del Giudice, perche’ in esso vi è un chiaro esempio dell’applicazione dell’aforisma: per conoscere la cosa bisogna essere la cosa stessa (Kremmerz, i Tarocchi dal punto di vista filosofico/gli amanti) nel processo scientifico.
Abbracci a tutti.
PS:
Per G_B : non ho figli, ma farei comunque albero (possibilmente con radici non bollite) e presepe ed attenderei la curiosità del bambino per spiegare che sono tradizioni più antiche del cristianesimo e poi in parte assorbite da quest’ultimo.
E’ vero che il presepe l’avrebbe inventato San Francesco, ma comunque tutto il Natale deriva dalla festa romana del sol invictus, e magari chissa’ i rimani da dove l’hanno presa -
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