ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM

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  • Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Buongiorno a tutti i Fratelli e Naviganti.
    Cara Cozza ti diro’ una cosa ancora piu’ grande: sono una Sorella!
    Vado bene ancora per la carezza?

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Ben tornato Cozza, dalla direzione del sito! Speriamo di non farti scappar via nuovamente con i nostri post “alti” e seriosi! Ma il mondo è bello proprio perché vario. Cara Mercurius3, sappiamo bene che sei una femminuccia, come sappiamo pure che cozza è un maschietto… no problem per le carezze quindi… ma anche se fosse stato diversamente normale, sarebbe stato no problem lo stesso… non ti pare?

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    E’ bella l’idea della diversità: fra le tantissime altre diversità, molti di noi sono ormai diversamente giovani come dice Rrosalinda…!!!

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Yes Admin, tutto torna. Mercurius, attribuito ad un Dio maschile, è nella sostanza del Forum una femminuccia ( ma l’Ermes è androgino…)
    Cozza, sostantivo femminile (ma attributivo spesso non proprio di bonazza)è un maschietto. Meglio cosi! Salviamo l’ermes e l’estetica dagli stereotipi inutili
    Ciao Admin, ciao viaggiatori del Sito

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    ah ah ah tanaquilla, quanti tramonti ed albe possiamo raccontare…comunque, quoto anche il diversamente vecchio…

    Rrosalinda
    Partecipante
    Post totali: 29

    Ho sempre pensato che volere è potere, ma ho anche compreso che volere è anche volontà in azione e determinazione, maturità di comprensione e consapevolezza. La Miriam mi ha dato la possibilità di in camminarmi verso la libertà di scegliere naturalmente di essere Miriamica. Buona giornata

    cozza
    Partecipante
    Post totali: 16

    E’ un piacere leggere voi. Grazie grazie più grazie. Sono commosso dal vostro calore non lo merito. Sono una persona semplice che vive nel propio quotidiano sentimenti come tutti. Cerco di aver cura della bellezza degli altri piuttosto che della mia. La mia la conosco poco negli altri ne vedo tanta e sono anche curioso. Sono andato per siti un po come voi e sono scappato. Un video con gli uccelli che volano, parole gridate, troppi poteri almeno per la mia testa. Ancora rido di certe chiacchiere. Non voglio parlar male non è mia abitudine, sono forse persone insoddisfatti e sognano l’impossibile quello che non è naturale almeno che io non sento. Non mi provocano emozioni. Mi sento male quando li leggo. Qui mi sento a casa, la vostra tenerezza è grande. Il bene è in tutti gli angoli forse basterebbe saperlo trovare tutto e non finirebbe mai. Io però sono piccolo per fatti grandi. Ci è che l’Admin è tra quelli che mi fanno arrossire di più addirittura il benvenuto del sito e nel mio cuore tengo ancora quello che mi disse Cerere che facevo parte del popolo di Miriam. Ora si mi arrossisco anche gli occhi e vi abbraccio tutti. A presto presto.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Buonanotte caro cozza. Come dice Mercurius3 la nostra casa è accogliente, ci si vuole davvero bene e vi si trovano tesori che gli altri si sognano…

    cerere6012
    Partecipante
    Post totali: 7

    Ciao cozza, grazie per avermi ricordata… mi ha invogliata a rientrare nel forum.
    Assimilandomi e riallacciandomi agli utenti diversamente giovani di questo thread, voglio proporre un video che, nel mentre ci offre uno spaccato degli anni ’70, invita a riflettere sui mutati rapporti odierni tra genitori e figli. Penso sia un tema d’attualità anche per chi ha intrapreso una via evolutiva e si domandi come ci si deve regolare oggi, in modo equilibrato, con la figliolanza di ogni età. Il tutto, ovviamente, condito di humor…
    https://www.youtube.com/watch?v=iVbqV_PSdAsn
    Bentrovati a tutti voi.

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    grande video! grazie Cerere!

    decla
    Partecipante
    Post totali: 57

    Che ridere….. troppo divertente!!!! … ma anche se rappresentata con tanta ironica intelligenza dalla comicità di questa artista è proprio una realtà …. parola di una diversamente giovane… Grazie Cerere!

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    Ahi ahi Cerere che con questo video mi porti a stuzzicare le corde della malinconia nascosta in fondo a certe risate! Spassosissima come sempre la grande Teresa Mannino evoca un’infanzia in cui io – “diversamente giovane” cresciuta in città metropolitana del nord – solo in parte mi riconosco.
    Noi giocavamo in cortile, recintato da muri in cemento e sorvegliato dai balconi quando era estate. D’inverno, aspettavamo che un adulto ci portasse al parco, di nuovo recintato e protetto, per giocare sotto gli occhi di qualche parente senza mai troppo allontanarci.
    Quando ero più piccola, per vincere la mia voglia animale di esplorare e di fuggire lontano da tanta protezione e, magari, travolta da un’auto o in balia di qualche malintenzionato, mi avevano comprato un…guinzaglio. Sì, proprio così! (Esistono ancora oggi, eh…) Era un’imbracatura con un raggio di circa un metro e mezzo dall’adulto che l’impugnava ed è durata fino a quando non ho assimilato il concetto di stai-vicino-sennò-son-guai.
    Le gite… Mica tutti avevamo la macchina! Quando i miei l’hanno finalmente presa, seppure non esistevano cinture, non ci si poteva muovere dalla posizione di sicurezza e, se mai, inaspettatamente, c’era spazio dietro, il massimo consentito era sdraiarsi: certo non mettersi in ginocchio “impedendo la visuale al guidatore”!
    I parenti anziani, abituati dalla guerra a rispettare il cibo, consigliavano di non buttarlo se cadeva per terra …in casa (in tal caso valeva la regola del soffiarci sopra e mangiare). Ma fuori – mai sia! – il cibo che toccava terra era perduto, come ogni oggetto che a terra già giaceva e, per questo, era dichiarato intoccabile.
    Solo in vacanza, al mare, dove la Liguria dell’epoca era ancora costituita da paesini ridenti e spiagge libere, potevo finalmente uscire da sola e andare a casa dell’amica o anche a passeggio per “il budello” (la via principale). Il profumo di quella – rara – libertà illumina i miei ricordi più belli.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    Segnalo agli abitanti e ai frequentatori della casa questo articolo che volevo già postare quando sono stata ‘rapita’ dalle parole di Cerere e dal video da lei consigliato.
    Una scarpa romana, ritrovata in un pozzo e datata al I secolo d.C., ci trasporta in un mondo non lontano da quello di oggi, con gente che aveva scarpe per uscire e scarpe per la casa e dove le scarpe – proprio come oggi – costituivano un tratto distintivo del ceto sociale…
    https://www.roma-artigiana.it/scoperta-in-un-pozzo-una-bellissima-scarpa-romana-di-2000-anni-fa/

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Grazie Cerere il video mi ha fatto ridere dall’inizio alla fine.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Accolgo volentieri l’invito di Admin Kremmerz, per fare un po’ di “satira bonaria e ironica”, ripensare a certe situazioni e soprattutto riscriverle mi stimola sempre quel quid di buonumore! Ripropongo in sintesi, una mia esperienza già postata tempo fa, era l’inizio degli anni novanta, nel pieno del fervore dei trent’anni, che, a ragion veduta, potevano però già far denotare almeno un pizzico di sale in più, fosse solo per evitare certe situazioni al limite tra un patologico temporaneo ed un pesante alone di imbarazzo, per difetto verso gli altri (colleghi di lavoro), di idonea spiegazione. Insieme ad alcuni amici partecipammo ad un percorso Sciamanico, ed al momento di tentare l’incontro con l’animale guardiano, venne richiesta una preparazione di 3 giorni di digiuno e relativa castità, durante i quali era possibile solamente assumere acqua e succhi di frutta o verdura. Allora, a Torino, vi erano pochissimi negozi di alimenti biologici, uno ricordo che era in centro, per cui, in previsione della tre giorni, mi affrettai ad acquistare succhi di verdura biologici, non sapevo bene che gusti avessero, comprai una mezza dozzina di succhi di patata (tutti quelli che il gestore aveva), ed uno degli aspetti comici fu, che uno degli amici che aveva avuto la stessa mia idea, mi telefonò la sera ridendo sul fatto che, all’atto del sua richiesta delle varie provviste biologiche, il titolare, senza ovviamente saperne nulla della faccenda e della nostra conoscenza, gli confessò che nel pomeriggio era passato un ragazzo (un po’strano), che aveva acquistato parecchi succhi biologici e tutti i quelli di patate. Poi, arrivò il d-day in cui iniziava la preparazione, ed al terzo giorno si tentò l’approccio con l’animale guardiano, che effettivamente si manifestò. Il risvolto più “iucundum” della faccenda, fu che, al 3° giorno di digiuno, dopo l’esperienza condivisa dell’incontro con l’animale, ci congedammo più o meno verso le 11,00 del mattino, e, in un gruppetto di 3, ci avviammo verso una trattoria che uno di noi conosceva, ai piedi della Collina. Non sapendo assolutamente nulla sui digiuni, e su come eventualmente è bene riprendere il cibo con gradualità, all’ingresso notai subito un angolo dedicato agli antipasti a buffet, inutile dire su come mi fiondai in tempo zero, per poi passare a primo, secondo, contorno per il “ripristino delle fibre mancanti”, e dolci compresi. La cosa buffa, accadde dopo, in quanto una volta congedatici, nel pomeriggio ognuno tornò alle proprie attività lavorative, ma dopo circa un’ora, iniziarono per me dei fortissimi dolori allo stomaco, da non riuscire neanche a stare in piedi o a parlare, ed ai colleghi che insistevano per un ambulanza preoccupandosi di chissà quale complicazione gastrica o peggio ancora cardiaca, dicevo di stare tranquilli che secondo me non era niente, non svelando però la causa di tale leggerezza in una cosa da prendere con un minimo in più di consapevolezza. Quello che ricordo benissimo a ormai 30 anni dal fatto, è il pensiero in quel terribile momento, di solidarietà nei confronti delle doglie femminili, cosa che prima non avevo mai preso in considerazione. Continuai a rifiutare per tutto il pomeriggio la proposta dei colleghi circa il 118, e finalmente, ricordo intorno alle sei di sera, il dolore cominciò gradualmente a passare. Quando nei giorni seguenti raccontai la cosa via filo agli altri commensali, che si erano contenuti decisamente più di me, inutile dire quante risate, a cominciare da me.
    Superfluo ricordare che la Conoscenza non è a buon mercato, o da prendersi, diciamo così “alla leggera”.
    Ancora un caro saluto a tutti.

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