ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM

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  • wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 367

    Caro Garrulo, ti ringrazio per le tue info così interessanti e anche della precisazione sull’identità della Dea Atena(Minerva) che,come ho ritrovato, secondo alcune leggende ,sembrerebbe essere sorella di Artemide, quest’ultima equiparata alla Diana Italica. Buona serata a tutti e un caro abbraccio

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    Che fascino la casa buia delle civette e lo svelamento delle modalità innate, per il ritorno in natura! Va be’, coi piccioni ci provo io. Ti devo dire Kridom, che, sempre nei miei andirivieni per la bassa, in certi pomeriggi di primavera, prima di sera, poteva succedermi di vedere un immenso stormo di piccioni volare su risaie e pioppeti, diradarsi e richiudersi, separarsi e riunirsi, in un’ondosa corsa nel cielo in sintonia e armonia così perfette da chiedermi come potessero non scontrarsi fra loro. Ma la cosa più bella era che li sentivo felici, sentivo che volavano per il piacere di volare, e volare tutti insieme, come un’unica immensa nuvola mossa sulle note di una musica che solo loro percepivano e io non potevo udire…
    E tornando a Milano, ti dico ancora che qualche anno fa mi trovavo ai Giardinetti di via Conca del Naviglio, vicino a corso Genova, ed essendo un po’ in anticipo, mi godevo il sole su una panchina guardando in alto. E così, un po’ sorridendo fra me e me, dico toh, ‘un piccione che si crede un’aquila’! Così lo seguo nei suoi volteggi e… non un battito d’ali e lo vedo piccolo sì, ma… è altissimo! là dove un piccione non può arrivare. E poi un piccione non volteggia… Solo un rapace… un falco?! Così, se ti va, magari, in una pausa dello smart working, prova ad affacciarti e a guardare un po’ più in là, oltre ai piccioni…

    kridom
    Partecipante
    Post totali: 177

    Buteo, mi hai fatto ricordare di un episodio della mia infanzia per qualche strana associazione di idee. Un giorno ero con mia madre nella villa comunale e c’era un colombo bianco che aveva difficoltà a volare, allora mia madre lo prese in grembo e lo portammo a casa per farlo rifocillare e riprendere. Ebbene, quando mia madre lo posò per terra si accorse che il bel colombino bianco le aveva lasciato vari ricordini sulla maglia e pure sulla gonna…direi che i miei ricordi con questo tipo di uccelli sono tutti legati allo stesso spiacevole argomento ahahaha.
    Comunque colgo il tuo stimolo a guardare oltre ed in effetti nell’albero che ho nel retro del palazzo ci sono vari uccellini che svolazzano fra i rami ma ci vorrebbe garrulo per capire che tipo di uccelli sono, saranno fringillidi?

    g_b
    Partecipante
    Post totali: 102

    Anch’io amo osservare di nascosto tutti gli animali che volano, dal volo è più chiara l’osservazione dei fenomeni della natura, l’insieme e la semplicità di queste leggi. A volte mi capitava in passato di vederle in modo rigido, esistenti di per se, intrisecamente. Allora lo sguardo cadeva alla terra, agli esseri piccoli, ai lombrichi, agli insettini che di noi non sospettano neppure l’esistenza e questo mi ha fatto pensare alla libertà delle creature intelligenti, noi in primis che come specie abbiamo dimostrato di poter distruggere foreste, inquinare mari e terra; ma anche a noi che proteggiamo gli animali in difficolta ( come nel caso della LIPU di cui parlava garrulo), a noi che puliamo i mari dalle plastiche, a tutti coloro che operano come volontari ( quelli veri) in luoghi devastati dalle guerre.
    Curioso pensare che anche noi come piccoli insettini, ignari di altri esseri immensi con la stessa potenzialità di scegliere se far saltare l’universo nostro o tenerlo in piedi, silenziosamente rispondessimo ad una volontà unica, una forza che è anche saggezza e che impera la vita per la vita.
    La curiosità di queste riflessioni ispirate si trasforma in certezza ed esperienza, si modella e si forgia, con l’incontro della Miriam, dei suoi maestri e dei suoi numeri. Cadono come foglie da un albero gli orpelli, fantasticherie incluse, per fare spazio a un nuovo fogliame. Buon pranzo a tutti, con ogni bene.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Cara Buteo, gli stormi di piccioni a cui vedi compiere manovre veramente armoniche, stile frecce tricolori per poi ricompattarsi in una sintonia perfetta, sono i cd. torraioli che vediamo anche e sopratutto ahimè in città, per intenderci quelli dalle barre nere sulle ali. In origine era il piccione selvatico (columba livia), da cui discendono i domestici, i viaggiatori e molte altre varietà. Quello che mi affascina proprio tanto, è invece il colombaccio (columba palumbus) dalle barre bianche su ali e collo, cugino alla lontana ma con abitudini e comportamenti completamente diversi dal piccione. Quello che però voglio dire, è che gli stormi di torraioli in volo o di stanza fuori dai contesti urbani, hanno mantenuto modalità e dinamiche di condotta perfettamente funzionali in ipotesi alla sopravvivenza del gruppo in natura, si fanno poco avvicinare dalle persone, seguono codici comportamentali gerarchizzati nella vita di gruppo, dal volo in diverse “modalità”, ai punti di posa lontano da potenziali pericoli per alimentarsi o abbeverarsi e così via. Quello che personalmente ho notato invece nelle aree urbane, è che questi codici si allentano di parecchio, almeno me così sembra, cambiano le abitudini alimentari adattandosi praticamente a qualunque cosa, altrochè granaglie e altre prelibatezze come ricercano i cugini in campagna o zone preboschive, e la troppa confidenza con gli esseri umani penso faccia più male che bene alla specie, tende inevitabilmente a destrutturarli dal corredo genetico ab origine. Beninteso, è un mio parere, ma scaturisce da tanti momenti di osservazione e riflessione.
    Con l’augurio a tutti di una buona serata.

    Macrobio
    Partecipante
    Post totali: 63

    Carissimi,
    la notte tra il 30 aprile e il primo maggio in molte regioni di Europa si celebravano riti arborei antichissimi in onore del Sole che vinceva sugli Inferi ed in Italia tale tradizione approdò con il Calendimaggio medievale. In queste notti in molte zone italiane si festeggiava e si danzava onorando il ritorno della Vita, le giovani si addobbavano con fiori e i ragazzi sfidavano l’albero della cuccagna, chiaro riferimento all’Albero Cosmico. Durante le processioni i giovani donavano ramoscelli alle fanciulle e si intonavano canti.
    Uno di questi, di origine toscana, è riportato da Alfredo Cattabiani nel suo bel libro “Calendario” (Ed. Rusconi):
    Eccolo maggio pian pian pian piano con l’acqua in grembo e lle mezzine in mano e
    ben venga maggio, e maggio ll’è venuto.
    Eccolo maggio, fa fiorì l’ortica se c’è bambini in casa che Iddio li benedica e ben venga
    maggio, e maggio ll’è venuto.
    Eccolo maggio, fa fiorì lle zucche, date marito alla bella datelo anche alle brutte e ben
    venga maggio, e maggio ll’è venuto.
    Eccolo maggio, fa fiorì lle pere a voi Capoccia vi si chiede da bere e ben venga maggio,
    e maggio ll’è venuto.
    E piano piano mi voglio avvicinare, quei giovin belli li voglio salutare; e piano e piano
    avvicinar mi voglio, quei giovin belli salutar li voglio.
    Fiore di maggio, fiore di gaggia sete i più belli che nella festa sia; fiore di maggio gli è
    fiorito i rosi unguanno dami ed un altr’anno sposi; fiore di maggio gli è fiorì gli ontani e
    prego Iddio che vi tenga tutti sani; e ben venga maggio, e maggio ll’è venuto.

    Ecco, con l’augurio che il Maggio ci “tenga tutti sani”, vi auguro una felice serata!

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 271

    È proprio vero Bell che questo periodo di quasi isolamento porta ad un viaggio dentro noi stessi. Porta ad osservarsi dentro, non solo per fare sempre il ” punto” salute…ma anche per rimettere insieme i pensieri infiniti che sgorgano dalla mente, per ridare priorità a progetti nati in tempi ormai lontani e a formularne di nuovi, però molto più vicini e quotidiani…Mai come in questo momento mi trovo a non fare più troppe corse in avanti; si fanno lo stesso tante cose, ma è il sole che davvero scandisce il tempo ed è a ciò che si guarda dalla finestra che si fa riferimento e a cui si rivolge la massima gratitudine!

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    Karel H. Mácha: “Maggio”

    Byl pozdní večer – první máj –
    večerní máj – byl lásky čas.
    Hrdliččin zval ku lásce hlas,
    kde borový zaváněl háj.

    È tarda sera – il primo di maggio –
    una sera di maggio – tempo d’amore.
    Chiama all’amore un canto di tortora,
    là dove i pini profumano il bosco.

    con questi versi inizia la più famosa poesia ceca dell’amore. Il primo maggio rimane fino a oggi il giorno degli innamorati, che si danno l’appuntamento al parco di Petřín a Praga, presso la statua dell’autore di questa poesia, Karel Hynek Macha ( J.V. Myslbek dell‘anno 1910 – 1912), il maggior rappresentante del romanticismo ceco. Nel “paradiso degli innamorati“ le coppie respirano l’aria primaverile, leggono poesie e, come vuole la tradizione, si baciano sotto i ciliegi in fiore che garantiscono salute per tutto l’anno e la durata dell’amore.

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Maggio da Maia, dea della fecondità e del risveglio della natura, festeggiata dai Romani al primo di maggio, quando Vulcano le offriva in sacrificio una scrofa gravida, era anche la madre di Ermes; dunque una delle tante raffigurazioni della Madre Terra. In effetti questo mese sembra scoppiare di vita nei suoi boccioli gravidi, le ciliegie che maturano, giorno dopo giorno, le rose sbocciate e quelle da sbocciare, le margherite che ricoprono i prati. Che la Vita trionfi in tutto il suo splendore, la sua potenza, la sua bellezza e protegga ogni sua forma, genere umano compreso, da tutto ciò che ostacola il suo fluire. Traduco per noi Sorelle e Fratelli: che la Miriam ci aiuti!
    Che bella la poesia guglielmo tell!

    Mag
    Ospite
    Post totali: 112

    Maggio è anche il mese delle rose, che incanto lo sbocciare di una rosa …dedicato alla Miriam
    Rosa

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    Garrulo, sei una fonte infinita di notizie! Anch’io vedo i colombacci in giardino, sempre in coppia. Li chiamavo ‘dal colletto bianco’. In coppia, come vedo le gazze e le tortore.
    Invece, per Kridom , i milanesi e non solo, giro questo link: https://mediaportal.regione.lombardia.it/embed/live/17
    Si collega a una webcam sul Pirellone, il palazzo della regione Lombardia, dove nel 2017 è stato trovato un nido della coppia di falchi pellegrino, detti Gio’ e Giulia, in onore a Gio’ Ponti e signora. Da allora ogni anno nidificano e adesso ci sono 3 bianchi falchetti piumeggianti. In questo momento dormono. Direi che dormono quasi sempre. Non mi riesce ancora di vedere né madre né padre in diretta. Però nei filmati ‘di repertorio’ sono bellissimi! E l’occhio in particolare. L’occhio di falco. L’occhio di Horus.

    tulipano
    Partecipante
    Post totali: 83

    Buongiorno a tutti,oggi qui da me è nuvoloso, grigio, mi mette un po’ di malinconia, riflettevo su alcuni post dei Fratelli riguardo alle sovrastrutture, e la voglia di condividere con voi queste idee, mi ha messo di buon umore. Pensavo alla quantità di sovrastrutture che nel corso della nostra vita si formano e che ci impongono, più quelle che ci portiamo dalle nostre vite precedenti, caspita!! E’ Un bel fardello di immondizia da smaltire! E credo che due macigni siano più calcificati di altri; l’egoismo e l’egocentrismo,che, anche se simili, uno non esclude l’altro.Sono per me due aspetti molto subdoli dell’essere umano, si manifestano in modi più svariati e sottili e si fa fatica a riconoscerli. Dico questo, perchè pensavo alle nostre singole riunioni accademiali nella vecchia sede. Pensavo a quando, per disposizioni del Del. Gen.,la sede fu cambiata, fu per me un vero dispiacere,era un luogo sacro dove respiravo un’aria particolare, direi magica!L’adattamento, in termine Miriamico, alla nuova sede non fu difficile! Abbandonando il personalismo entrai nell’ottica che quello spazio sacro, lo stesso che creiamo ogni giorno, si poteva creare in ogni luogo ed ora anche con il Web in particolare con il sito della Schola, che il nostro ammatissimo Del.Gen.ci ha regalato per la nostra evoluzione.L’adattamento finalizzato al bene , penso sia importante, libera dal personalismo! Vi abbraccio tutti e vi auguro buona giornata!

    Mag
    Ospite
    Post totali: 112

    Buongiorno, nel mio post di ieri ho commesso un errore nel caricare un bel video…ma se cliccate sulla parola ROSA potrete vederlo …

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Tranquilla Mag, l’abbiamo visto… è un video bellissimo, grazie

    tulipano
    Partecipante
    Post totali: 83

    E’ molto bello! Bellissime le sequenze dello sbocciare dei fiori visto così, grazie a particolari tecnologie che in un attimo ti fanno vedere ciò impiega un po’ di tempo per l’esplosione di queste meraviglie e i suoi movimenti impercettibili che il nostro occhio non può vedere se non nei vari step della fioritura!MIRIAM! REGINA ETERNA …Grazie!

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