ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM

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  • kridom
    Partecipante
    Post totali: 177

    Anche io la penso come mercuriale2011. Quando ho letto “La Primavera non lo Sapeva” mi è scesa qualche lacrimuccia, non mi ero mai commosso per una poesia. Ora torno a lavorare (per fortuna da casa).
    guglielmo tell, ho capito come si fa a postare correttamente un video da youtube 🙂
    Buona giornata a voi tutti/e ed evviva la Miriam!

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    LA DIREZIONE DEL SITO RIPROPONE IL PRIMO POST DI QUESTA DISCUSSIONE PER RICORDARE A TUTTI I NAVIGANTI DA QUALI MOTIVAZIONI SIAMO PARTITI: Di tanto in tanto noi di kremmerz.it ci dilettiamo di autocritica e, a volte prendendoci perfino un po’ in giro, cerchiamo di modificare o correggere imprecisioni o possibili fraintendimenti presenti nel sito allo scopo di migliorarne sempre più la fruibilità a vantaggio dei nostri tanti visitatori interni ed esterni alla Fratellanza miriamica.
    Ultimamente, ponendoci come osservatori neutrali, abbiamo concordato sulla possibilità che i nostri utenti possano trovare piuttosto “serioso”, troppo autoreferenziale e conseguentemente noioso, quanto andiamo pubblicando o postando sul Forum, specie se messo a confronto con le varie farse tragicomiche e il gossip sfrenato presenti su noti siti pseudo-kremmerziani o comunque a sfondo esoterico. Anche su YouToube circolano dei video su Kremmerz e la Schola, nonché su varie tematiche di ordine ermetico tradizionale, a dir poco allucinanti sia per i personaggi che ne sono gli autori, sia per i contenuti spropositati, sia per le false notizie spacciate per assurde “verità” ma, in fondo in fondo, così paradossalmente divertenti!
    Tutto codesto parterre, pur non intaccando minimamente la nostra opera di informazione seria, disinteressata e di solo bene pro salute populi, è normale che trovi audience in uno spazio, come quello del web, che cerca di catturare consensi massificati e di omologare tendenze e modelli al marketing pubblicitario dei prodotti più in voga, utilizzando ogni mezzo!
    Certo, in campo ermetico-iniziatico serio e per chi come noi non promette rapidi risultati evolutivi, materiale segreto a buon mercato, pseudo pratiche da espletarsi in piena anarchia e libertà di comodo, riconoscimenti, avalli e condivisioni su piani culturali o ideologici inconsistenti, né tantomeno fornisce insegnamenti o chiavi operative per mettere a frutto un qualche business a sfondo cultural-esotico-salutistico, non è vita facile sul web!
    Pur tuttavia va sottolineato quanto la posizione del sito ufficiale della Schola figuri ai primi posti nei motori di ricerca e quanto questo dato di fatto sia in controtendenza al battage perpetratogli contro, nonché all’assoluta mancanza di sponde che ne avvalorino i contenuti, la trasparenza e la legittimità. Sponde che non mancano invece a quei siti pseudo kremmerziani che si palleggiano, di dritto e di rovescio, immaginarie referenze e altisonanti elogi su testi, articoli, opinioni e quant’altro propinano dai loro pulpiti traballanti quanto obsoleti, fingendo di ignorare persino l’esistenza storica e filologica della tradizione ermetica kremmerziana autentica e del suo contenitore elettivo: la S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam!
    Senza però voler passare dall’autocritica alla critica nei confronti di tutto questo mondo che alla fin fine suscita più ilarità che interesse, la direzione del sito vuol aprire allo spirito ironico e alla satira bonaria che sappiamo caratterizzare e animare la gran parte dei nostri lettori e collaboratori, questo nuovo thread per creare uno spazio più “leggero” e, perché no, per scambiarci opinioni ed esperienze che suscitino la curiosità dei visitatori anche divertendoli, dando così la misura di quanto possa essere, a tutt’oggi, nella Schola Miriamica: BONUM QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM!

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Grazie Admin Kremmerz.

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    …Sarebbe forse il caso, data la situazione di emergenza circa la salute pubblica e privata dovuta alla pandemia da coronavirus, che si aprisse un’apposita discussione all’interno della quale confrontarsi sulla serietà del problema.

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Grazie admin Kremmerz per riportarci sempre al nocciolo del problema. Forse le nostre paure sono più di quanto non vogliamo ammettere. Per quanto mi riguarda l’idea di non poter fare due passi nel verde mi atterriva, è di oggi l’assicurazione che si può uscire, purché non ci si assembri. Sarà così?

    tulipano
    Partecipante
    Post totali: 83

    Grazie Ippogrifo per aver condiviso un testo bellissimo come questo. Non dimentichiamo il profumo della primavera che in questa circostanza particolare mi sembra che sia più forte forse perché l’aria è più pulita!E poi dovrò fare un ulteriore sforzo affinché possa condividere con voi tutte le sensazioni di gioia e “LE IDEE VIVE” di ogni momento della mia vita. Ringrazio i Maestri di questa meravigliosa opportunità. Un abbraccio a tutti!

    Cingallegra
    Partecipante
    Post totali: 26

    @ippogrifo11 Che poesia soave ci hai fatto leggere! Davvero qui il sole comincia a scaldare un po’ di più, la luce sembra più forte e,da qualche parte, in borsa, ho buttato dentro gli occhiali da sole!
    “Perché la primavera non lo sapeva ed insegno’ a tutti la forza della vita”, in frase che mi entra nella carne. Che fa rifiorire il sorriso la’ dove qualche sorriso lo abbiamo perso.
    Ricordo una cosa che mi disse una mia cara amica fioraia anni fa; era fine febbraio, di uno di quegli inverni grigi, in cui pioveva sempre e rientrando verso casa mi fermai a vedere le primule in fiore che cominciavano a fiorire. La mia fioraia mi disse: “vedi che belle le primule? Anche se sembra Natale, la natura lo sa che sta per arrivare la primavera. La natura lo percepisce.”
    Nel leggere questa ode alla vita, ho ripensato a quel momento, alle primule.
    Un bacio a tutti

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Carissimi, questo spazio è diventato nuovamente il soggiorno rilassante in cui incontrarsi. Molti amici si sono trasferiti nella Sala Convegni adibita generosamente e sapientemente per la tematica che ci coinvolge tutti in questo periodo.
    Io qui, nella confidenziale atmosfera fraterna, dove abbiamo sorseggiato insieme tisane e quant’altro accanto al camino, fuoco sempre ardente, oggi vado sulle riflessioni fisiche e culinarie.
    Ho, con sacrificio mirato, perso svariati chili, mi piaccio di piu’, cammino e respiro meglio, metto gli indumenti piu’ vicini alla mia personalità.
    Non mi faccio certamente fregare dalla nuova situazione di “arresto domiciliare” per ingrassare!
    Se apro la porta di casa mi giungono i piu’ svariati odori di ragu’ (infrasettimanali!), parmigiane e torte varie. Se mi reco sul terrazzo per una “passeggiata solitaria” e per fare moto, sempre necessario all’aria aperta , dalla canna fumaria arrivano odori irrespirabili di pizze di cipolla. Cosi invece di “invidiare” la preparazione a manetta di cibarie buone e caloriche, oggi vi dico cosa ho preparato:
    – rape stufate, quantità necessaria per pranzo e cena
    – petto di pollo arrostito
    – finocchi e cetrioli, ancora freschi nella mia zona, disinfettati con l’immancabile bicarbonato
    – nocciole
    – caffe’
    Per la cena: il resto delle rape (perchè non si deve sprecare nulla in questo momento e bisogna saper dosare ed acquistare) con fagioli cannelini,
    un panino integrale, frutta e tanta acqua durante il giorno

    Logicamente preparerò anch’io il ragu’ alla barese domenica, e una pizza sabato sera. Ma cio’ che voglio comunicare è che col cibo ci si sana e ci si ammala. La solita regola è volersi bene, mangiando con moderazione, perchè in questo periodo in cui ci si muove molto poco, non è necessario mangiare tanto per colmare l’ozio e l’ansia . Nel pomeriggio non mi faro’ mancare una lettura di libri del Kremmerz che non hanno mai una fine per la comprensione, pittura o chitarra o…una visione di cio’ che nel frattempo avete postato.
    Perchè habitare in ununm non è solo guardarsi e toccarsi, ma sentirsi e “incontrarsi”…comunque

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Cara mercurius3, è sempre un piacere sentirti ed essere …contagiata ….dal tuo spirito ironico e positivo! Purtroppo, ahimè, a differenza tua lo stop casalingo mi farà ingrassare…
    Ti abbraccio con affetto fraterno

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    Care naviganti,comprendo molto bene l esigenza di mantenere costante il peso corporeo e per ovviare a questa necessità, mi sono ‘buttata’ su un altro tipo di nutrimento: la cultura …in questi giorni infatti grazie alla campagna # iorestoacasa tutti i musei hanno dato la disponibilità ad aprire on line le proprie sale ricche di ogni preziosità artistica a beneficio di tutti i visitatori virtuali; è sufficiente avere un PC, tablet o smartphone. Oggi ad esempio la Repubblica ha ricordato che è possibile vedere tutta la mostra e documentazione su Frida Kahlo e credo proprio che ne approfitterò! Buon pomeriggio a tutti

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    Per nutrirsi di cultura in modo sano e leggero consiglio questo pittore italiano che ha lavorato parecchio a Praga (vegan friendly):
    https://www.google.com/search?q=arcimboldo+opere&client=safari&channel=ipad_bm&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwi9zdGh7qboAhXI-KQKHR95AscQ_AUoAXoECBcQAw&biw=1112&bih=697&dpr=2

    g_b
    Partecipante
    Post totali: 102

    Ringraziare desidero di Mariangela Gualtieri

    In quest’ora della sera
    da questo punto del mondo.
    Ringraziare desidero il divino
    per la diversità delle creature
    che compongono questo singolare universo,
    per la ragione,
    che non cesserà di sognare
    un qualche disegno del labirinto
    e l’uccello leggero che vola oltre, più in alto, più su.
    Ringraziare desidero per l’amore,
    che ci fa vedere gli altri come li vede la divinità,
    per il pane e il sale,
    per il mistero della rosa
    che prodiga colore e non lo vede.
    Ringraziare desidero
    per l’arte dell’amicizia,
    per l’ultima giornata di Socrate,
    per le parole che in un crepuscolo furono dette
    da una croce all’altra,
    per i fiumi segreti e immemorabili
    che convergono in noi,
    per il mare, che è un deserto risplendente
    e una cifra di cose che non sappiamo
    per il prisma di cristallo e il peso di ottone,
    per le strisce della tigre,
    per l’odore medicinale degli eucaliptus,
    e la speranza, la fiducia, la lavanda.
    Ringraziare desidero
    per il linguaggio, che può simulare la sapienza,
    per l’oblio, che annulla o modifica il passato,
    per la consuetudine,
    che ci ripete e ci conferma come uno specchio,
    per il mattino, che ci procura l’illusione di un inizio,
    per la notte, le sue tenebre e la sua astronomia,
    per il coraggio e la felicità degli altri,
    per la patria, sentita nei gelsomini
    per lo splendore del fuoco
    che nessun umano può guardare senza uno stupore antico
    e per il mare che è il più dolce fra tutti gli dei.
    Ringraziare desidero perché
    sono tornate le lucciole,
    le nuvole disegnano,
    le albe spargono brillanti nei prati,
    e per noi
    per quando siamo ardenti e leggeri
    per quando siamo allegri e grati.
    Io ringraziare desidero per la bellezza delle parole, natura astratta di dio
    per la lettura e la scrittura, che ci fanno sfiorare noi stessi e gli altri
    per la quiete della casa,
    per i bambini che sono nostre divinità domestiche
    per l’anima, perché consola il mio girovagare errante,
    per il respiro che è un bene immenso,
    per il fatto di avere una sorella.
    Io ringraziare desidero
    per tutti quelli che sono piccoli liberi e limpidi
    per le facce del mondo che sono varie
    per quando la notte si dorme abbracciati
    per quando siamo attenti e innamorati,
    fragili e confusi,
    cercatori indecisi.
    Ringrazio dunque
    per i nostri maestri immensi
    per tutti i baci d’amore,
    e per l’amore che ci rende impavidi.
    Per i nostri morti
    che fanno della morte un luogo abitato,
    e per i nostri vivi, che rendono la vita uno specchio fatato.
    Per i figli,
    col futuro negli occhi,
    perchè su questa terra esiste la musica,
    per la mano destra e la mano sinistra, e il loro intimo accordo
    per i gatti per i cani esseri fraterni carichi di mistero,
    per il silenzio che è la lezione più grande
    per il sole, nostro antenato.
    Ringraziare desidero
    per Whitman, Presti e Francesco d’Assisi,
    che scrissero già questa poesia,
    per il fatto che questa poesia è inesauribile
    e si confonde con la somma delle creature
    e non arriverà mai all’ultimo verso
    e cambia secondo gli uomini.
    Ringraziare desidero
    per i minuti che precedono il sonno,
    per il sonno e la morte,
    quei due tesori occulti,
    per gli intimi doni che non elenco,
    per la gran potenza d’antico amor
    per amor che muove il sole e l’altre stelle
    e muove tutto, in noi.
    Mariangela Gualtieri, Le giovani parole (Einaudi 2015)

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    Brano tratto dal Libro Rosso di Jung –
    “Capitano, il mozzo è preoccupato e molto agitato per la quarantena che ci hanno imposto al porto. Potete parlarci voi?”
    “Cosa vi turba, ragazzo? Non avete abbastanza cibo? Non dormite abbastanza?”
    “Non è questo, Capitano, non sopporto di non poter scendere a terra, di non poter abbracciare i miei cari”.
    “E se vi facessero scendere e foste contagioso, sopportereste la colpa di infettare qualcuno che non può reggere la malattia?”
    “Non me lo perdonerei mai, anche se per me l’hanno inventata questa peste!”
    “Può darsi, ma se così non fosse?”
    “Ho capito quel che volete dire, ma mi sento privato della libertà, Capitano, mi hanno privato di qualcosa”.
    “E voi privatevi di ancor più cose, ragazzo”.
    “Mi prendete in giro?”
    “Affatto… Se vi fate privare di qualcosa senza rispondere adeguatamente avete perso”.
    “Quindi, secondo voi, se mi tolgono qualcosa, per vincere devo togliermene altre da solo?”
    “Certo. Io lo feci nella quarantena di sette anni fa”.
    “E di cosa vi privaste?”
    “Dovevo attendere più di venti giorni sulla nave. Erano mesi che aspettavo di far porto e di godermi un po’ di primavera a terra. Ci fu un’epidemia. A Port April ci vietarono di scendere. I primi giorni furono duri. Mi sentivo come voi. Poi iniziai a rispondere a quelle imposizioni non usando la logica. Sapevo che dopo ventuno giorni di un comportamento si crea un’abitudine, e invece di lamentarmi e crearne di terribili, iniziai a comportarmi in modo diverso da tutti gli altri. Prima iniziai a riflettere su chi, di privazioni, ne ha molte e per tutti i giorni della sua miserabile vita, per entrare nella giusta ottica, poi mi adoperai per vincere.
    Cominciai con il cibo. Mi imposi di mangiare la metà di quanto mangiassi normalmente, poi iniziai a selezionare dei cibi più facilmente digeribili, che non sovraccaricassero il mio corpo. Passai a nutrirmi di cibi che, per tradizione, contribuivano a far stare l’uomo in salute.
    Il passo successivo fu di unire a questo una depurazione di malsani pensieri, di averne sempre di più elevati e nobili. Mi imposi di leggere almeno una pagina al giorno di un libro su un argomento che non conoscevo. Mi imposi di fare esercizi fisici sul ponte all’alba. Un vecchio indiano mi aveva detto,anni prima, che il corpo si potenzia trattenendo il respiro. Mi imposi di fare delle profonde respirazioni ogni mattina. Credo che i miei polmoni non abbiano mai raggiunto una tale forza. La sera era l’ora delle preghiere, l’ora di ringraziare una qualche entità che tutto regola, per non avermi dato il destino di avere privazioni serie per tutta la mia vita.
    Sempre l’indiano mi consigliò, anni prima, di prendere l’abitudine di immaginare della luce entrarmi dentro e rendermi più forte. Poteva funzionare anche per quei cari che mi erano lontani, e così, anche questa pratica, fece la comparsa in ogni giorno che passai sulla nave.
    Invece di pensare a tutto ciò che non potevo fare, pensai a ciò che avrei fatto una volta sceso. Vedevo le scene ogni giorno, le vivevo intensamente e mi godevo l’attesa. Tutto ciò che si può avere subito non è mai interessante. L’ attesa serve a sublimare il desiderio, a renderlo più potente.
    Mi ero privato di cibi succulenti, di tante bottiglie di rum, di bestemmie ed imprecazioni da elencare davanti al resto dell’equipaggio. Mi ero privato di giocare a carte, di dormire molto, di oziare, di pensare solo a ciò di cui mi stavano privando”.
    “Come andò a finire, Capitano?”
    “Acquisii tutte quelle abitudini nuove, ragazzo. Mi fecero scendere dopo molto più tempo del previsto”.
    “Vi privarono anche della primavera, ordunque?”
    “Sì, quell’anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela piu”.

    ondina
    Partecipante
    Post totali: 80

    Meraviglioso e molto adatto al momento!!!! Grazie Wiwa

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Estremamente calzante ! A riprova che non c’è nulla di nuovo sotto il sole.

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