ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM

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  • mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Buongiorno a tutte/i e buon Novilunio!
    Sì, carina la vignetta postata da guglielmo tell, sintetizza bene le fisime che tendiamo a crearci…perdendo mi pare il senso del succo del contesto…

    lilia
    Partecipante
    Post totali: 5

    Ringrazio la Direzione del sito per avermi registrata e saluto fraternamente tutti. In questo giorno di novilunio inizio a partecipare un po’ più attivamente alla vita del sito . Seguo sempre tutto e cercherò di fare del mio meglio.

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Benvenuta lilia, un caro saluto fraterno anche a te e buona navigazione!

    tanaquilla9
    Ospite
    Post totali: 112

    Un saluto fraterno lilia e ben arrivata fra di noi.

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Benvenuta Lilia anche da parte mia.
    Leggo e rileggo il post di Sal…quanto è vero! Una serie di “bisogni” che si traducono spesso in brame , facendole passare per esigenze.
    Alla fine, quando manca la salute ci si accorge che quella, forse sola quella , è un bisogno.
    E per chi l’ha ritrovata , riconvertire le necessità è un tutt’uno in un tempo strettissimo e di “vera necessità” di ri-vivere.
    La Myriam è sempre li’ paziente, col faro acceso

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 366

    Come non riconoscere il richiamo di quella ‘sete di Verità’ di cui parla Sal,che spinge a farsi largo tra tutto il resto, immerso nella necessità contingente, e che ci induce, come ci ricorda Lilia, a fare del nostro meglio sì,ma come tramiti di Una Idea che porta il nome di Miriam….la sete di per sé sembrerebbe quasi una necessità essa stessa e una condizione esistenziale fine a sé stessa ma se messa al servizio di Luce e Salute può accadere anche che ti cambi la vita e che porti ad accorgersi che non ci si ricorda neanche più com’era prima di incontrarLA! Un caro saluto a tutti i naviganti

    Sal
    Partecipante
    Post totali: 23

    Mattina frizzante, sole sempre più tardo, guidando lo vedo nello specchietto… Penso che se la Luce della Miriam è nera dev’essere perché tutto il lavoro si fa dentro e quello che vedi fuori è solo il riflesso, come nei laboratori fotografici. Al chiuso di te stesso lavori, pensi, elabori, sviluppi.
    Quando arriva quella che viene detta ‘luce’ non è che la concretizzazione (e il banco di prova) di tutto il resto.
    Ecco, di nuovo il verde al semaforo: buon giovedì!

    ippogrifo11
    Partecipante
    Post totali: 165

    Interessante riflessione, Sal, ma mi resta una curiosità: quanto dura il rosso di quel semaforo?

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Bella domanda, caro ippogrifo.
    In senso esteso a tutti coloro che sono in cammino.

    lilia
    Partecipante
    Post totali: 5

    un caro saluto lilia

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 270

    In effetti penso anche io che “la sete di verità” sia, oltre che necessaria, anche innata in un Essere e che vada in ogni caso, comunque indirizzata e finalizzata alla Salute.Quest’ultima è, a mio parere, la matrice da cui muovono tutte le ” varianti” sul tema: sete di Giustizia, di Libertà di opinione,di diritti umanitari, ecc. Tutto quello, in definitiva, che avversa la violenza e l’ignoranza. Evviva la Miriam che in sé, racchiude e dispensa tutto il Bene che riusciamp a concepire…e anche di più!! Un caloroso benvenuto ai nuovi naviganti!

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    La Miriam in azione è come un coro. Ne fai parte e ti alleni per fare sempre meglio, ma quello che ti torna nelle orecchie è la potenza delle voci unite, dove non riesci (né avrebbe senso farlo) a distinguere la tua. La forza del suono è unica e modulata secondo la direzione data dal Maestro, in un canto che è tutto per chi lo chiede, serenata che pungola e rasserena, sferza e lenisce, equilibra sempre. In quei momenti, sia che tu sia nel coro o che tu sia il destinatario della musica, intendi che significa HABITARE FRATRES IN UNUM. E sogni un coro sempre più grande e una musica che contagi di Bene e di Luce ogni anfratto di terra, fuori e dentro di Te…

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Buonasera a tutti! E…tutti in biblioteca, a metabolizzare…Io stasera ho staccato la ricerca, mi faccio due passi nel Sito, vi leggo.
    Leggo e qualcosa rileggo, perchè ad ogni step c’è una intuizione che suggerisce una ipotesi d’indagine.
    Ho provato il latte di noce , veramente buono; ci siamo lasciati con quello di mandorle. Mi accorgo che il noce e il mandorlo sono richiamati anche nella medicina popolare…mi sento una strega col bicchiere di una pozione; qui fa ancora molto caldo e queste bevande belle fresche sono ad hoc. Se qualcuno per caso uscisse dalla biblioteca, mi raggiunga qui nel soggiorno, un abbraccio fraterno fa sempre bene!

    Sal
    Partecipante
    Post totali: 23

    Si Mercurius, sono con te. In una casa ci vuole un soggiorno dove ritrovarsi e raccontare. Non credo che abbia senso cercare come topini se poi non ci sono condivisione, partecipazione, coinvolgimento che caratterizzano il vivere insieme e lo differenziano dal coabitare.
    Il soggiorno in fondo è quella ‘stanza di mezzo’ che affaccia all’esterno perché è nel mondo che viviamo e contemporaneamente filtra l’ingresso alla dimensione più interiore di quelle stanze come la biblioteca cui si accede privatamente e per specifica funzione.
    Troviamoci dunque, narriamo di noi. E magari in quel soggiornare potrebbe capitare che transitino o si seggano anche le Sorelle o i Fratelli maggiori a scambiare due parole e far scivolare un consiglio, un’idea.
    In fondo come diceva il proverbio? “aiutati ché il ciel l’aiuta”…

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    E’ ovvio che ci siamo tutti e che, anche se può capitare di essere fuori casa, la sera un’affacciata e un saluto fraterno non ce lo facciamo mancare. Col caldo che ancora imperversa, anch’io bevo freddo, una schweppes tonica e auguro a tutti una buona notte

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