Convention a La Spezia

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  • accademia sebezia
    Partecipante
    Post totali: 31

    Finalmente è giunto l’atteso momento ! ci saremo , alcuni forse anche dal venerdì.
    E’ un momento importante e significativo che si va ad aggiungere a quanto ultimamente già immesso in circolo con i corsi on-line.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 245

    E’ una luce che si accende nell’autunno imminente questo evento speciale. Come tutti quelli organizzati dalla S.P.H.C.I. sarà foriero di stimoli, di semi, di idee, di input impensati e impensabili, occasione di scambio, pietra per chi già vive nel suo seno generoso un percorso di ricerca e di operatività. Tanta attesa, specie perché giunge dopo i corsi che hanno accompagnato la curva discendente dell’estate e che hanno sollecitato tanti a una prospettiva nuova sulla Tradizione Magica e alla sua applicazione a una terapeutica dell’essere.
    La grandezza della Miriam, e la sua distanza dalla paccottiglia chiacchierona che annaspa fra pezzi di carta e patacche, sono come sempre all’evidenza di qualunque osservatore lucido. E dati i tempi in cui viviamo non si può che sperare ed auspicare che tanto sforzo di diffusione trovi un terreno massimamente fertile in tutte quelle persone di buona volontà pronte ad attivarsi per rendere migliore il mondo…: a partire da sé stessi e per un’Opera di salute e luce che vada oltre.

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Sì, concordo con entusiasmo: l’incontro di Ottobre sarà un’ulteriore esperienza importante di riflessione e apprendimento sulla metodica ermetica della Schola. E di condivisione. Arrivederci quindi a presto a La Spezia!

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Veramente bello il manifesto-locandina. Veramente interessante il programma. Veramente prestigioso il Museo ospitante. E la nostra amata Schola – sempre all’avanguardia – coi suoi Quaderni accademiali che mi sembrano, così disposti vicini – come se tutta la Fratellanza si desse la mano. Sarà un evento importante e istruttivo.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Ho letto quanto pubblicato sabato 15 09 u.s., area dedicata ad eventi e segnalazioni, in cui compare l’invito al pubblico che fa la Schola, nella sua entità collettiva, presso il Museo del Sigillo della Città di La Spezia, per il prossimo mese nelle date del 13 e 14 ottobre c.a., Museo tra l’altro primo in Europa, ad ospitare l’esposizione di antichissimi sigilli, matrici e timbri dall’inestimabile valore storico, antropologico ed ermetico. L’evento sarà parimenti contraddistinto anche dalla presentazione dei cinque Quaderni che caratterizzano le Accademie miriamiche individuate nella Tradizione Ortodossa: Sebezia, Giuliana, Vergiliana, Pitagorica e Porfiriana. Con l’ultima pubblicazione contestuale all’equinozio di primavera di quest’anno 2017, relativa ai quaderni delle Accademie Pitagora e Porfiriana, sto procedendo nella lettura di quello della Porfiriana, e voglio sottolineare un particolare che mi ha colpito l’attenzione: mi riferisco alla specularità tra i programmi che contraddistinguono l’Accademia Porfiriana, logisticamente ancorata a tutt’oggi alla parte più a sud dell’Italia (in primis avente sede a Taranto), e l’Accademia Giuliana, “Porta del Nord”, orientata all’apertura del dialogo ermetico con la vicina Francia, il mondo anglosassone e gli abitanti delle terre dell’Europa del Nord. I personaggi ai quali le due Accademie sono dedicate (innanzitutto etimologicamente), cioè Porfirio, filosofo e pensatore di origine fenicia, nonché Giuliano, ultimo imperatore dichiaratamente politeista, orientale per nascita (Costantinopoli in Tracia), pagano per inclinazione sincera ed orientamento filosofico/religioso. Circa 100 anni è l’arco temporale che separa la nascita dei due Filosofi (Porfirio 233 d.C. Tiro- Libano, Giuliano 330 d.C. – Costantinopoli), ma il comune denominatore che caratterizza il pensiero dominante di entrambi è radicato nella profonda convinzione della necessità del restauro dei culti e delle tradizioni pagane, recuperando a tutto tondo il “Mito” nei suoi vari aspetti. D’altronde, la penisola salentina, terra di interscambio tra le tradizioni più o meno occulte di Oriente ed Occidente, Porta del Sud “aperta agli immortali”, sede di Accademia Ortodossa, pare sia lì ad ulteriore testimonianza del dato di fatto che, la traiettoria che contraddistingue e contraddistinguerà il ciclo della Miriam, uno e immutabile da tempo immemorabile (tempi passati di arcane officine Isiache, ove già si praticava la sublime Terapeutica pro-salute-populi) e di cui non se ne può intravedere la curvatura, non declinando mai, come sottolineato, se mai ce ne fosse stato per alcuni il bisogno, nella Circolare del 1950, proprio dal Maestro Hahajah, a proposito della “proiezione nel tempo” dell’Ideale Miriamico. Pertanto, anche dal punto di vista geografico, ricordando innanzitutto che le Cinque Storiche Accademie presentano una posizione sul territorio Italiano a Croce, dove Giuliana a Nord e Porfiriana e Pitagora al Sud costituiscono i due poli estremi dell’asse in verticale, mentre Sebezia e Vergiliana ne caratterizzano la linea orizzontale, parafrasando per quanto possibile Porfirio nell’Antro delle Ninfe, dalla “Porta del Nord” citata in precedenza a proposito del programma in capo all’Accademia Giuliana, entrano gli aspiranti ad un percorso di conoscenza, con la speranza, supportata da volontà e disponibilità alla fatica tipica del percorso in gioco, di ritrovarsi un giorno più o meno lontano, nei dintorni della “Porta del Sud”, camminando però rigorosamente sotto la protezione di quell’albero robusto e dal fogliame spesso, deputato ad offrire ricovero contro le devianti tempeste della vita, che inesorabilmente si presentano lungo il tragitto, come opportunamente menzionato nella Pragmatica Fondamentale (Fascicolo A della Schola – 22 dicembre 1909) al comma 60. La riflessione finale è in sintesi che, il Timbro della Schola, presente sulla parte retrostante dei Quaderni di ogni singola Accademia, che saranno oggetto di trattazione nella Convention sui Timbri che individuano e caratterizzano le Accademie miriamiche ortodosse, ci riconducano all’idea che ogni singola cellula all’interno di un Organismo (in questo caso rappresentato dalla SPHCI quale entità collettiva), deve necessariamente concorrere con specificità di programma e di funzione ad una finalità omogenea, di cui, come da locandina presente nella Home Page del sito, vi sarà occasione di trattare compiutamente.
    Un caro saluto a tutti ed un arrivederci a La Spezia.

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 272

    In occasione della presentazione dei Quaderni a La Spezia, avremo ancora una volta la possibilità di collaborare tutti al Progetto di Amore e di Salute Miriamico,sentendoci uniti come un unico Organismo, compatto ed unitario, che anela incessantemente ad un equilibrio sempre più stabile nel tempo.
    Credo che questi fruttuosi semi possano e debbano essere vissuti ed interiorizzati quanto più possibile; respirati a pieni polmoni, perchè l’aria novella ch’essi porteranno alle nostre narici, diventerà – ne sono certa – parte integrante della nostra Vita e, in quanto Vivente, aspirerà a modificarla e a renderci maggiormente coscienti di ciò che vogliamo davvero.
    Tutte le iniziative (conventions,seminari,ecc) che in tantissimi anni ci sono state offerte come esperienze attive e fattive,anche là dove non sempre ne sono stati compresi appieno significati e riverberi, hanno avuto – secondo me -lo stesso effetto benefico di un “vaccino” terapeutico, in quanto hanno stimolato e fortificato la parte più profonda di noi, rinnovandola, trasformando in modo graduale – ma definitivo – la nostra visione delle cose;indirizzandoci verso percorsi esistenziali ed evolutivi inusuali,coraggiosi forse, ma sempre reali ed ortodossi. Ognuno di noi, Fratello o Sorella, regolarmente iscritto ed operante, può testimoniare – secondo la propria esperienza di vita – quanto valore echeggi in tali ” fulgidi doni” e quale risonanza abbiano avuto, e abbiano, nella nostra quotidiana esistenza! Quindi non ci troveremo a La Spezia per caso e tantomeno perchè ci sentiamo “in dovere” di andarci, ma perchè crediamo fermamente nell’importanza della “Missione Miriamica” (come disse tempo fa il nostro Maestro M.A. Iah-Hel)e di quell’Opera di Amore che più di 100 anni fa il Maestro Kremmerz aveva statuito e fissato nella Pragmatica Fondamentale. A PRESTOOO!

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 192

    Con orgoglio ed entusiasmo parteciperò alla presentazione dei Quaderni delle cinque Accademie, che vedono uniti impegni, volontà ed opportunità , generosamente previste; interessante lo sviluppo della Presentazione e molto particolare la brochure…un vero gioiellino. Pertanto , come sempre avviene in un viaggio voluto, la mente già si proietta nell’ambiente e nell’atmosfera. I giorni scorrono e si avvicinano. Un abbraccio virtuale da trasformare in concreto

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 575

    In risposta al post di Raffaella voglio portare la mia testimonianza su come le attività, tutte le attività, organizzate dalla S.P.H.C.I. negli anni, anzi nei decenni, hanno sempre contribuito a modificare in un senso accrescitivo la consapevolezza su me stessa e sulla realtà intorno a me.
    E questo è stato possibile perché la finalità di ogni convegno, seminario, presentazione o esperienza naturalistica, al di là delle varie forme contingenti che ha assunto nel tempo e nello spazio, è stata, e’, e sarà sempre e solo quella di apportare Bene a tutti coloro che vi hanno partecipato. Questo mi sento di affermare in tutta onestà e con quel briciolo di consapevolezza che negli anni di operatività miriamica ho acquisito.
    Dunque aspettiamoci pure tanto da questo prossimo incontro che ci vede coinvolti tutti in prima persona perché tutti, chi un modo chi in un altro, abbiamo contribuito alla sua realizzazione.

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 372

    Condivido il fervore degli altri post per l evento di ottobre ormai imminente a cui tutti sentiamo di tendere in sintonia d intenti e con orgoglio,come dice Mercurius,ma anche con responsabilità ci si prepara,predisponendoci ad una possibilità sempre unica e multipotenziale,come ogni cosa proveniente dal Centro,che,sono certa,sarà fermento per ognuno e che facendo da catalizzatore, permette la maturazione di ogni seme potenziale o in atto,ad ogni livello e grado se solo saremo pronti a cogliere una ennesima e preziosa opportunità di crescita. Infatti il lievito é per tutti….donato con gratuità generosamente…per nuovi e già in cammino…ma comunque,come viene ricordato,per tutto il Popolo di Miriam e dunque..arrivederci a presto e un caro saluto a tutti

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Una due giorni densa di spunti e concomitanze veramente interessanti su cui riflettere: questi nostri segni distintivi che a prima vista credevo avessero una connotazione ermetica di esclusiva pertinenza di una tradizione codificata e nostra in senso stretto mi sono reso conto, grazie all’intervento della Direttrice del Museo del Sigillo, di quanto al contrario avessero sin dall’alba della cosiddetta civiltà occidentale, una funzione carica di significazioni talismaniche e terapeutiche, volte anche a sigillare conferimenti iniziatici. Innegabili le concordanze e analogie con quanto di pertinenza dei timbri e/o sigilli della Schola Ermetica. Mi limito solo a rilevare che l’antico “uomo” mediterraneo teneva in grande cura il sigillo/talismano che aveva forgiato o che gli era stato consegnato: una cura perfettamente eguale a quella verso la sua persona con il timore che la rottura del sigillo o per estensione del “patto” implicasse la perdita del collegamento con la matrice archetipica alla quale aveva consacrato la sua opera. Insomma non è stata una semplice accoglienza in un qualsiasi museo ma la sede più appropriata in cui veicolare quanto di affine e ben oltre ci appartiene e distingue.
    L’evento, dando la misura di quanto la Schola nella sua entità collettiva sia veramente un Corpo Unico, si è svolto in un armonico clima con una inaspettata e folta presenza di pubblico, attento e partecipe

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Ho partecipato anch’io ed è certo che è stata davvero un’esperienza dai numerosi, significativi e benefici risvolti! Da interiorizzare ed oggettivare.
    L’entrare nel vivo della storia antichissima dei sigilli, quali strumenti terapeutici e talismanici, e quindi iniziatici, ha dato anche a me, Diogenonn, il senso di un filo ininterrotto di questi strumenti operativi giunti sino a noi. E questo fatto della continuità operativa è riconoscibile nelle realtà iniziatiche vive che, come la nostra, si trasmettono di Maestro in Maestro, in un passaggio continuo di testimone.
    E su questo concetto di operatività ininterrotta nell’utilizzo di questi strumenti, sigilli e timbri, mi hanno colpito le osservazioni del Maestro e Delegato Generale M.A.Iah-Hel in chiusura degli ultimi interventi sull’ermeneutica, quando ha posto all’attenzione il senso attuale dei nostri timbri Accademiali che, nell’essere usati ininterrottamente da quando sono stati concepiti, perpetuano, quali strumenti vivi e creativi, nelle mani preposte ortodossamente al loro utilizzo, la finalità iniziatica originaria.

    ippogrifo11
    Partecipante
    Post totali: 165

    Evento davvero notevole quello che si è appena svolto al Museo del Sigillo di La Spezia. Due pomeriggi, quelli del 13 e 14 ottobre, che nella cornice suggestiva ed evocativa della Palazzina delle Arti hanno magicamente ricongiunto il passato remoto con l’attualità dei tempi: trait d’union i sigilli, un tempo simboli e segni distintivi e identificativi della persona – non esclusa la funzione talismanica cui accenna Diogenonn – e oggi, nella iconografia distintiva delle identità accademiali e nella pratica ortodossa della Schola, veicoli attivi e continuamente vivificati del suo messaggio unitario, benché prismaticamente rifratto secondo le cinque caratterizzazioni stabilite fin dall’origine per le Accademie regolari e ortodosse.
    “Attualità di una comunicazione”, quella emersa nei due giorni appena trascorsi, riconfermata dall’interesse dimostrato dal pubblico presente e dalle pregevoli introduzioni delle Responsabili della struttura che ha ospitato l’evento. Agli “addetti ai lavori”, poi, non saranno passate in sottordine le tante preziosità, propriamente ermetico-iniziatiche, che sono scaturite in primo luogo dall’analisi ermeneutica dei Timbri illustrata nei cinque Quaderni delle Accademie, offerti in omaggio al termine dell’incontro.

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 142

    Cosa dire di queste due giornate al Museo del Sigillo di La Spezia dedicate alla presentazione dei Quaderni delle Accademie Miriamiche ? Non so cosa possa averne pensato chi non è iscritto alla S.P.H.C.I.Fr+Tm+ di Miriam, ed in verità mi farebbe piacere saperlo, ma posso dire quello che ho provato come iscritto.E’stata un’esperienza costruttiva e stimolante , in cui mi sono ritrovato , ascoltando i relatori, nel percorso vissuto e sperimentato in Accademia e l’ho potuto vedere sviluppato un tutta la sua unitarietà , confrontandolo con il lavoro svolto nelle altre Accademie.Personalmente , l’aver avuto offerta su di un piatto d’argento questa visione d’insieme , mi ha dato molto in termini di chiarezza e di comprensione.Ho riflettuto anche sul modo di porgersi e di comunicare della Schola , che ho trovato come sempre all’avanguardia ma sempre attraverso forme intimamente idonee e coincidenti con la natura intrinseca ai contenuti.E concludo ricordando l’accenno fatto a modalità di comunicazione ancora non conosciute ne’ tantomeno ipotizzate , che mi ha , non soltanto incuriosito, ma anche portato a considerare fatti ed accadimenti del passato sotto un’altra angolatura.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 245

    La convention è stata molto densa di significati e di comunicazione autentica. Fra i tanti vorrei ricordare due momenti che mi hanno particolarmente toccato. Nel primo giorno, l’approccio al tema intitolato “La Tradizione in Rete o la Rete della Tradizione?”quando si sono evidenziati con lucida semplicità sia il linguaggio archetipico dei timbri delle Accademie che l’idea di rete loro sottesa; nel secondo giorno, l’excursus compiuto dai relatori in merito alle arti e alle scienze nel loro divenire storico e in relazione alla Tradizione Ermetica, quando si è riproposta all’uditorio la sintetica figura dell’elicoide. Di fatto, i fili della scienza che ha per nume Hermes paiono in grado di collegarsi sempre e comunque ad ogni attualità, pur restando ancorati alle proprie radici mediterranee, italiche e, in ultima analisi, alla Terra Mater. Così, ripescando dalla memoria quella felicissima sintesi di Giuliano Kremmerz in cui si diceva che “nella materia unica non intuiamo le differenze che per variazione dispositiva di atomi”, si è rinnovato lo stupore per la meraviglia della natura e del corpo umano, tempio e scrigno dove è custodito il gancio, o uncino, che nel cielo stellato legge il percorso per accendere in noi “l’intelligenza arcana che dà all’essere la coscienza del vero”. Una fortuna aver potuto fare questa nuova esperienza con la S.P.H.C.I. e con il Museo del Sigillo.

    BELL
    Partecipante
    Post totali: 79

    Ho partecipato con entusiasmo e profondo interesse a queste due giornate della Convention a La Spezia.
    In particolare personalmente mi è stato molto utile sentire, in un dibattito serrato e profondo, le Conversazioni fra i 5 rappresentanti delle Accademie che hanno parlato del lavoro sui singoli timbri analizzando in simultanea i vari aspetti di ognuno di essi prendendo in considerazione la loro contestualizzazione, l’Ermeneutica e le analogie fra l’iconografia dei timbri e la tradizione ermetica Kremmerziana.
    Questa visione a 360° mi ha,ancora una volta,fatto vedere La Schola come un organismo unico intimamente collegato ad un Centro Iniziatico erogatore di bene.
    Grazie alle Superiori Gerarchie per questo ennesimo generoso regalo

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