brochure Astra-on-line

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    Copertina della brochure.
    Postato da sphci alle 15:59

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    Originariamente postato da unicorno211-
    Il 13 Luglio 2012 alle ore 16:09

    Ermete e le Sibille! La musica mitica di Sergio Rendine e il mito della Sibilla!
    Che altro volere di più in una notte così magica! Veramente grazie della splendida opportunità che ci offre la Schola.

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    Originariamente postato da m_rosa59
    Il 13 Luglio 2012 alle ore 22:35

    Interessantissimo il programma e bellissima anche la copertina della brochure…. evoca una notte magica e conoscendo già da lungo tempo la S.P.H.C.I. so per certo che ciò che promette mantiene. Mi auguro di ritrovare sotto gli astri della Valnerina tutto il popolo di Miriam ed altri ancora. A presto

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    Originariamente postato da corolla-
    Il 14 Luglio 2012 alle ore 21:14

    Ricordando la perfetta organizzazione dello scorso anno, sarà un piacere partecipare anche stavolta all’Agape e agli eventi magistralmente programmati sotto l’egida della Tradizione Italica e della sapienza leggendaria impressa sulla lastra smeraldina . Grazie.

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    Originariamente postato da +sergio269
    Il 14 Luglio 2012 alle ore 22:28

    Dopo tutti questi commenti che elogiano le serate magiche dell’Agape, non vedo l’ora di partecipare.. visto che per me sarà il primo!

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    Originariamente postato da catulla2008
    Il 15 Luglio 2012 alle ore 14:49

    In seguito a una conferenza, ho scoperto l’esistenza della ‘psicotecnologia’, branca della psicologia generale analizzata fino dagli anni ’40 a Toronto da studiosi quali Carpenter, Havelock e McLuhan e oggi portata avanti da Derrick De Kerckhove. Questo studioso definisce psicotecnologia qualunque tecnologia emuli, estenda o amplifichi il potere della nostra mente e vede nelle macchine altrettante ‘protesi’ dell’essere umano.
    Sentendo la parola ‘protesi’ non ho potuto evitare di pensare al suo significato di ‘parte artificiale apposta artificialmente al corpo umano per sostituire un organo perduto o difettoso’. Si ammette dunque che l’essere umano, in ipotesi, avesse organi che consentono di comunicare a distanza ed estrinsecare e oggettivare le proprie intenzioni? il proprio pensiero? la propria ‘idea’?… A cosa ci porta questo?
    Diceva il Maestro Kremmerz che “dall’essere umano (sudore molecolare di muscoli e fibre? evaporazione di sangue?) l’aura che viene emanata è certamente una estremità tentacolare magnetica dell’uomo che ci attacca al magnetismo dell’universo e all’ambiente magnetico in cui viviamo e pensiamo”. Nella Fratellanza di Miriam (ortodossa) i praticanti che “mediante il rito restano in relazione fluidica col Centro sperimentano le Sue potestà taumaturgiche che – come scriveva il Maestro – possono raggiungere confini illimitati”. Difatti, l’Unico Scopo cui è diretta l’atmosfera ‘magica’ che si respira all’Agape è la Medicina Ermetica capace di risanare in proporzione alle condizioni di ‘simpatia’ (nel senso etimologico di ‘stesso sentire’) tra il recettore e le Intelligenze emananti del Capitolo Operante (come ci viene annunciato e come si può sperimentare).
    Mentre si fanno conferenze a livello internazionale per parlare delle ‘protesi’ tecnologiche, altrove volte si resta dunque attratti e affascinati dal ben-essere di certe ‘riunioni’ (basta pensare a quanto avvenne alla Convention celebrativa per i 100 anni della Pragmatica fondamentale) senza che le due cose vengano messe in correlazione. Ma la correlazione esiste, perché di Scienza si tratta.
    Di base c’è una Tradizione Sacra che informa la cosiddetta ‘atmosfera’ rendendola cosa ‘altra’ dall’evento conviviale correntemente inteso.
    E se lo stare insieme piacevolmente porta a definire ‘magico’ anche il tifo per la squadra del cuore o il fiotto di commozione per uno sposalizio, la sperimentazione come numero della S.P.H.C.I. porta ad attribuire una valenza diversa al termine, valenza scaturita dal momento di grazia di un particolare istante in cui la nota armonica con il Centro ha consentito di provare un’onda di Bene che non si dimentica. Così, nulla di strano se la S.P.H.C.I. accoglie nel suo seno l’eccellenza della Musica, o, come già avvenuto, l’eccellenza dell’Astronomia, della Medicina, dell’Architettura, della Storia: sono gli infiniti adattamenti dell’Armonia Unica.
    L’Agape: ecco, in quel momento, mentre un alito di vento si solleva a circondare i convenuti, il tempo resta sospeso, lo spazio si dilata ed è come un ritorno alla Sorgente Primordiale quello che sospende e riallinea il cuore.
    Spero che la psicotecnologia, prima o poi, si concentri anche sugli organi che l’Uomo e la Donna, in ipotesi, avrebbero e che, forse, quella tecnologia hanno ispirato come rimembranza volta al Futuro Possibile.

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    Originariemente postato da mercurius3
    Il 16 Luglio 2012 alle ore 15:14

    Pitagora, di cui mi onoro far parte di una delle cinque Accademie a lui intitolata, aveva intuito che c’era una musica delle sfere, in stretto rapporto d’armonia con l’uomo; sono grata alla S.P.H.C.I. per la generosa opportunità, nella speciale notte del 1 Agosto, di poterci collegare alle speciali note della Natura attraverso l’energia musicale di una camerata esclusiva per la nostra Schola. Le parole delle Sibille, anzi il loro eco, mi auguro che rimbalzi su tutti gli uomini del futuro per portare antichi ma rinnovati messaggi d’Amore universale.
    A presto

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    Originariamente postato da segezia810
    Il 16 Luglio 2012 alle ore 18:44

    http://www.youtube.com/watch?v=6decWIDoGHY&feature=relmfu
    Consiglio a tutti di cliccare questo link per ascoltare l’intervista a Sergio Rendine, musicista di fama internazionale, figlio d’arte e enfant prodige.
    Conoscendo la versatilità del suo talento, sono davvero curiosa di ascoltare il concerto che ha composto per la S.P.H.C.I. e penso che alla Sibilla sarà gradito l’anelito di quanti, artisti e spettatori, si volgeranno a Lei sotto il cielo notturno di agosto…
    A presto!

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    Originariamente postato da +sergio269
    Il 16 Luglio 2012 alle ore 19:02

    Catulla per magico proprio quello che hai scritto intendevo.. e appunto per l’unicità dell’evento, sono curioso e contento di poterci partecipare.

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    Originariamente postato da sannitica2011
    Il 22 Luglio 2012 alle ore 11:06

    Ieri sera su La7 la trasmissione Impero ha trattato di Giordano Bruno e Galileo Galilei, e della differenza fra i due rispetto all’Inquisizione che li aveva entrambi accusati di eresia. Bruno non volle abiurare. Era un uomo straordinariamente avanti per i suoi tempi, ma forse lo sarebbe stato anche oggi. Entrambi difendevano la teoria eliocentrica del polacco Copernico che, però, aveva il torto di sconfessare l’interpretazione geocentrica che la chiesa appoggiava. Sistema eliocentrico che già le comunità pitagoriche avevano trasmesso e pare anche Ipazia di Alessandria condividesse. Nel tempo Galileo è stato riabilitato, Bruno no. Mi domando quanto il dogmatismo (che Bruno detestava e sui pericoli del quale il Kremmerz mette in guardia) abbia danneggiato l’umanità. Dogmatismo che teme ogni nuova scoperta, ogni libero esame critico e poggia la sua esistenza sul meccanismo della paura. Secondo me, oggi, si dovrebbe studiare nelle scuole e nelle università il pensiero trasmesso da Bruno e dal Kremmerz, per capire se stessi, la vita, e tutte quelle prerogative umane che ancor oggi non sono comprese neanche dalla scienza. Poichè l’Ermetismo racchiude idee sempre vive e adattabili ai tempi. Ma ciò è solo una utopia ovviamente. Invece voglio testimoniare la grandissimo lezione di vita che ricevo dalla SPHCI che con rigore ci avvia alla conquista della libertà di pensiero la quale coincide – mi pare di comprendere – con la purificazione della coscienza. Aspetto con impazienza il Plenilunio di Solleone. A presto.

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    Originariamente postato da catulla2008
    Il 22 Luglio 2012 alle ore 16:11

    Purtroppo, nonostante avessi programmato di vedere quella trasmissione, ieri sera le cose sono andate diversamente. Però, il contrasto tra le figure del Bruno e di Galilei affascina sempre per l’interrogativo che vi è sotteso: abiurare per conservarsi la vita, quando l’ottusità dei tempi non accetta la verità, è saggezza o vigliaccheria?
    Una bella definizione asserisce che verità è l’uniformità della nozione al suo oggetto… Ma la verità può essere posta come dogma o suggerita come possibilità: liberamente l’intelletto decide se vedere o non vedere, accogliere o respingere. (Perfino nelle guarigioni occorre la volontà del malato senza la quale – pure il Nuovo Testamento cristiano lo racconta – neppure il Dio può fare alcunché!).
    Così, Giuliano Kremmerz ricordava che Mercurio (o Ermete) è dolce, giocondo e lepido: e nella Pragmatica Fondamentale della Schola, rivolgendosi a dei discepoli, statuì all’articolo 31 che l’intolleranza deve essere bandita da ogni cuore, anche dinnanzi all’errore di quelli che negano la Luce.
    Per mia esperienza posso dire che non si può forzare la pasta di cui è fatto un qualunque essere a diventare ciò che non è: neanche se quell’essere siamo noi stessi. Certo, si può apprendere; ci si può trasformare; nel tempo ci si può forgiare fino a cambiare la chimica stessa dei propri elementi… Ma ciò può avvenire soltanto quando all’interno dell’unità stessa un elemento, fattosi volontà, coagula le cellule e le dispone; le mantiene; le dirige. (Ciò che avviene anche comunemente e in maniera meccanica. Abitudini e comportamenti in fondo sono atti di volontà: magari non consapevole, ma volontà).
    E perfino l’intolleranza, in fondo, è una volontà impegnata a sostenere una posizione mentale, emotiva o comunque fisica che si percepisce minacciata da qualcosa di ‘altro’…: un po’ come si chiudono le finestre perché il vento non faccia sbattere le ante. L’intolleranza è quindi una dichiarazione di fragilità, di cui bisogna tenere conto nell’analisi dei fenomeni.
    Perciò, alla fine, essere davvero tolleranti è conquista di chi È verità, cioè ha reso alle proprie molecole la cognizione (uniformità della nozione al suo oggetto). È la conquista di quei “pochi semplici… nella purità di una concezione ideale di fraterna confidenza nel sentimento del bene”: insomma di quelli che il fondatore della S.P.H.C.I. nella relazione ai Dodici supremi Vecchi Maestri del Collegio Operante, chiamò ‘maturi’.
    Tutti gli altri, tutti NOI altri, camminiamo. Ci accaloriamo. Ci indigniamo. Viaggiamo nel difficile equilibrio sul filo che separa la difesa di un ideale dalla difesa del nostro ego.
    E credo che la fatica durerà fino a quando non sarà più l’Idea ad appartenere a noi ma noi ad appartenere all’I-Dea… in un tempo a venire…: da qui all’Eternità.

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    Originariamente postato da m_rosa59
    Il 22 Luglio 2012 alle ore 17:38

    L’intolleranza purtroppo è anche la madre dell’odio ed oggi molto spesso in nome del proprio patrimonio di tradizioni da difendere si cade nell’intolleranza verso altri patrimoni, verso altri, in genere. Anche in questo la S.P.H.C.I. si differenzia e spicca nel panorama culturale di questi tempi bui, ciò che ricerca, ciò che propone, ciò che condivide con tutti è un patrimonio che è comune a tutto il genere umano, in cui ciascuno, con le proprie diverse storie, si può ritrovare. E ciò è possibile perché le iniziative della nostra Schola, riverberando l’Ideale di Bene della Miriam, parlano direttamente a quegli elementi che riguardano i principi più alti di Bene Salute e Luce che ogni essere umano si porta dentro (anche se spesso, purtroppo, molto nascosti) Grazie ancora

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    Originariamente postato da diogenon-
    Il 27 Luglio 2012 alle ore 17:18

    Per rientrare più in tema in merito all’evento a cui con trepidazione ci apprestiamo a partecipare, vorrei porre all’attenzione delle amiche del blog, quanto l’icona femminile della Sibilla sia stata un baluardo contro l’intolleranza delle società patriarcali nei confronti del femminile e quanto attuale e moderna sia l’eco che è giunta sino a noi. Chissà che da quelle confidenze fra Sibille a cui assisteremo la sera del 1° Agosto non emergano spunti di riflessione più che necessari in tempi così critici in cui sarà necessario operare giuste scelte in ogni campo.

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    Originariamente postato da segezia810
    Il 31 Luglio 2012 alle ore 12:17

    C’è un rapporto stretto tra la matematica e la musica: molti modelli matematici, a partire da quello pitagorico, hanno dato ragione di ciò che l’orecchio ‘istintivamente’ percepisce come ‘intonato’ o ‘stonato’. Questa percezione, che troviamo già nei bambini (e addirittura nel feto) e negli animali e nelle piante, è una modalità di collegamento all’armonia dell’Universo. A questa armonia ci si può ‘educare’ ascoltando musica e affinando la percezione, ma non è necessario aver studiato modelli matematici per cantare insieme in modo piacevole. Nondimeno, la geometria musicale è un dato di fatto e l’armonia sicuramente una scienza acquisibile con studio, esercizio e disciplina.
    Ecco la Musica, che non a caso dalle Muse prende il nome, dimostra la possibilità di attingere a un’Armonia Universa da cui trarre sapere e conoscenza, guida e conforto, bene e salute. E dimostra che a questa possibilità ci si educa con una seria disposizione all’ascolto, per un verso, e uno studio razionale, per l’altro, comunque sotto la guida di chi ha già fatto l’uno e l’altro unendo la tradizione più ‘femminile’ o viscerale a quella più ‘maschile’ o mentale.
    Lo Spirito Sibillino è la sintesi delle arti e delle muse, la scienza delle scienze. Come la musica appartiene a tutti, ma qualcuno appare più dotato o per sua natura, o per studio, o per entrambi. Alla radice di ogni intonazione, lo Spirito Sibillino è tramite dell’Armonia dei Mondi, delle sue Leggi e di un Ordine eterno.
    Così, la bocca della Sibilla, suono della Verità, è sempre stata il raggio incontenibile, inviolabile, indomabile: Vita nel senso suo più alto (come ci apprestiamo a celebrarLa nell’Agape del 2 agosto); vita comunemente intesa, con la tensione melodica alla manifestazione e la ricerca del Bello e del Buono che ne regola la forma e gli adattamenti del tatto alla vista, l’orecchio, l’olfatto e il gusto.
    Grazie dunque, ancora una volta, alla Direzione della S.P.H.C.I. che costantemente educa, coltiva, propizia con ogni mezzo il collegamento all’Armonia Eterna!!!

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    Originariamente postato da mercuriale2011
    Il 04 Agosto 2012 alle ore 23:15

    Ho avuto la fortuna di partecipare all’evento Astra on -line e devo dire che non solo per me non ha tradito le aspettative, ma le ha di gran lunga superate, un organizzazione perfetta!! Il concerto è stato bellissimo e l’interpretazione della tavola di smeraldo del maestro Rendine incredibile, la voce che si modulava passando dai toni più acuti “femminili” a quelli più bassi “maschili” rendeva il senso dell’unità androgina.
    Grazie e complimenti alla SPHCI, un saluto a tutti e buone vacanze!!!

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