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Ogni ramo della scienza ha il suo linguaggio e una medesima parola può assumere sfumature, se non significati differenti. Il M.to Kremmerz più volte lamenta la mancanza di termini che identifichino concetti ai quali allude. Non mi addentrerò nella domanda di Alef, laddove cita ‘occulto’ e ‘corpo solare’, perché dovrei avere contezza dell’accezione dei termini. Mi limito a quanto conosco in campo medico. Nel secolo scorso la psicanalisi ha indagato a fondo le fasi di formazione della personalità fin dalle primissime epoche di vita. L’esserino neonato ha un suo bagaglio genetico e risorse mai disgiunte dall’ambiente in cui vive, intendendosi per ambiente le relazioni umane, dalla primaria diade madre-figlio, al nucleo familiare, alle situazioni sociali che verrà a vivere. Il discorso è affascinante lungo e complesso, e non sono nemmeno in grado di affrontarlo. Tuttavia, si può cercare traccia di quel filo che accomuna tutti gli esseri viventi, e che gli psicanalisti hanno chiamato ‘principio di piacere’, per il quale si ricerca il piacere e si rifugge tutto ciò che da lì si discosti. Che sia sperimentata nell’utero materno o che sia innata, una volta conosciuta la sensazione di piacere, l’esserino la ricerca. La sua percezione della realtà sarà possibile attraverso la mediazione del corpo della madre, o di chi lo accudisce. Proverà sensazioni e ricercherà quelle piacevoli. Potrà essere confuso da ambivalenze materne o dell’ambiente in cui vive e precocemente incapperà in quel ‘principio di realtà’, per il quale sperimenterà disagio e dolore, che non piacciono e dai quali vorrà fuggire. A questo fine metterà in atto una serie di azioni, mentali e fisiche, veri e propri meccanismi di difesa, in un processo che si protrae, nei più inconsapevolmente, lungo tutta la vita.
Non so a cosa faccia riferimento l’Ermetismo parlando di ‘volontà occulta’. A grandi linee, la psicanalisi riconosce nella mente umana una parte conscia, in cui possiamo ricomprendere tutto ciò che intenzionalmente agiamo, i nostri ragionamenti e analisi più o meno complesse e soprattutto l’immagine che abbiamo di noi stessi, ciò che ci raccontiamo di essere. E poi una parte inconscia, della quale non siamo consapevoli, secondo la psicanalisi vasta e a noi ignota, paragonata a un mare immenso in cui galleggia l’iceberg della coscienza. Lì, in quel mare, sarebbe celato ciò che veramente siamo e che non vediamo né conosciamo. Il nostro vero Io, che alcuni chiamano il ‘Maestro Interiore’. Già, di quale ‘maestro’ si tratta? Non so. So che il mare è metafora dell’inconscio e so che il mito pone negli abissi marini esseri mostruosi tentacolari ed enormi serpenti divoranti… So che il fitto sottobosco e la melma della palude impediscono la vista del suolo su cui ci muoviamo e ne nascondono le insidie, come l’ingarbuglio delle difese, che ci andiamo via via annodando intorno, impediscono a noi stessi la percezione di ciò che veramente siamo. Se questa è la nostra condizione, la frase di Kremmerz, che citi Alef, ce la esplicita. Perché il nostro essere, spinto da pulsioni magari opposte, non riuscirà a perseguire il fine per cui pensa di lottare. Potrebbe, se ogni parte di sé, ‘lavata’ dalle inconsapevoli contraddizioni, agisse ‘in comunione’ verso un fine ‘puro’, cioè unico. Come accenna Catulla, la malattia diventa la valvola di sfogo di un dolore psichico continuamente represso e nascosto alla coscienza. Un dolore fisico è percepito come una sventura che capita e di cui non si è responsabili: posso vederlo, posso parlarne, descrivere i danni che (la malattia, non io) mi procura, posso cercarne rimedio in medici e farmaci, anziché in me. Si mantiene così celata quella verità paurosa, che non posso sopportare, perché la coscienza, priva di strumenti adeguati, non può contenerla né forse sopravviverle, proprio come non potrei, senza adeguati mezzi e preparazione, avventurarmi in mare aperto o inoltrarmi in paludi infestate di coccodrilli e serpenti, se non a rischio della mia stessa vita. La psicanalisi ammonisce quanto sia altamente rischioso avventurarsi alla conoscenza di sé da soli e impreparati. I post che mi precedono additano all’importante ruolo della Fratellanza.Buona Domenica di ☀️ alla Direzione e a tutto il Forum 🖐
Cara Buteo la tua ultima considerazione sul ruolo della Fratellanza nel percorso iniziatico è la chiave di tutto.
Cara Buteo, davvero bello e carico di spunti il Tuo post. Il mare immenso in cui galleggia l’iceberg della coscienza a cui fai riferimento ed in cui sarebbe celato ciò che veramente siamo, l’Io occulto, il ‘Maestro Interiore’, potremmo anche “individuarlo” alla nostra maniera, puntando verso l’alto, “Unus, Pollentissimus Omnium!” che si annunzia all’oriente, di sopra alla catena serrata dei monti altissimi che precludono all’occhio umano la città di Dio (Scienza dei Magi, Volume 1°, pagine 99 e 100). D’accordissimo anche con m_rosa, che ci ricorda che non per forza di cose l’Io Solare può coincidere con una determinata volontà occulta, quindi inconscia, specialmente quando quest’ultima mira a mantenere in stallo determinate abitudini strutturate identificabili anche in stati di malessere, ma che, come tutte le abitudini, presentano catenacci troppo sottili per essere visti, ma ahimè, nella stragrande maggioranza dei casi, troppo pesanti per essere spezzati. Sul dilemma del Corpo Solare, tengo a riportare pari pari una citazione alla pagina 117 dell’Opera:”J.M. Kremm-Erz Un Secolo di Missione Avviamento alla Scienza dei Magi” Edizione Integrale – Editrice Miriamica, alla Pagina 117: “Nella grammatica volgare, superstiti ruderi della grammatica ideale (1) (Cioè grammatica delle idee assolute primitiva), il verbo o parola per eccellenza è il sostantivo essere. L’Ens latino è l’Ente; e la Mens dei latini è un composto di Ens, cioè una consonante di possesso (quasi sincope di Meus) che precede il sostantivo participio indicante l’ens cioè l’Ente, quello che esiste ed è. Quindi fermandoci al senso riposto delle parole (2) (Oh! Se la filologia si facesse così quante cose si sarebbero svelate!), Ente è l’idea assoluta dello spirito Universale di Dio – e Mente è il vocabolo della idea relativa dello spirito Universale incarnato e definito nel corpo umano. Quindi, in un tentativo di sintesi senza addentrarmi oltre nei meandri grammaticali per il rischio di perdere il filo, mi viene da dire che il Corpo Solare (come per ogni essere), è la mia infinitesima parte dell’Ente, del Tutto ecc., o meglio, piccola cellula dell’Organismo Universo al quale è ineluttabilmente agganciata fin dall’origine, anche se sistematicamente sfugge alla coscienza razionale.
Un caro saluto ed una buona domenica a tutti.Caro garrulo, hai spiegato benissimo ciò che volevo dire, non posso pensare che lo Spirito Universale incarnato nell’uomo, possa perseguire malattia e morte!
Mi unisco ai Ringraziamenti verso la DELEGAZIONE; è Bellissima e utilissima la biblioteca on-line, grazie al DEL+ GEN+ e ai Maestri per gli Auguri e…dove, quasi tutto oggi è digitalizzato ho trovato Bello l’augurio manoscritto. Ricambio gli Auguri, anche a tutto il forum
Lo voglio fare in questa stanza di studio, di riflessione e di condivisione… in questa dimora antica e così tanto super moderna … familiare e per certi versi aliena … nell’arcobaleno della Biblioteca…colori alchemici e tappe di un percorso bellissimo …senza tempo…oggi, in giorno di Mercurio e di Plenilunio, auguro alla Direzione della Schola, ai Maestri e a tutto il Forum, un ottimo finale di questo annus horribilis, che avrà un suo senso … in attesa dell’annus mirabilis! 💫 🖐
Mi unisco a te cara Mandragola nell’augurare un buon anno nuovo a TUTTI, qui dove sono fissati – pro salute populi – i testi ortodossi della Tradizione Ermetica, ma anche in tutte le pagine del Forum e altri thread che sono stati per noi, in questi ultimi tempi, particolarmente significativi, quasi un rifugio ideale, come “Ecce quam bonum et quam iucundum habitare fratres in unum” o “La Pandemia da coronavirus tra dati oggettivi e opinioni soggettive” e altri ancora. La nostra Schola è l’unico baluardo contro l’ottenebramento delle coscienze, cosa che insieme alla pandemia spaventa e raggela in questi tristi tempi. Che la Schola aiuti nell’anno giovane che sta per venire a oltrepassare la virulenza fisica e morale e a restituire l’umanità a valori veri.
Ho terminato la lettura della Via della Rosa: non possiedo le parole per spiegare il senso di gratitudine nei confronti di Chi ha prima pensato (e poi voluto condividere con tutti) questo libro illuminante. Ho annotato tre concetti chiave che spero di poter comprendere in profondità man mano che maturerò: la Volontà Occulta di un uomo, la Cellula Madre e lo Stato di Mag. Non avevo mai sentito parlare di “Cellula Madre” e mai avevo letto una descrizione così chiara dello “Stato di Mag”. Al termine della lettura, la sensazione è quella di aver ricevuto in dono un seme raro e prezioso. Inoltre la possibilità di immergersi nella Biblioteca mi consente di sottrarmi più a lungo alla corrente profana che è sempre li pronta a inghiottirmi alla minima distrazione. Con Fraterno Affetto Vi auguro ogni Bene nel nascente 2021.
Alla Direzione Generale,ai Maestri,a tutti i numeri della catena e i partecipanti al forum, Auguri! Che il nuovo anno possa cancellare l’oscurità che ha permeato tutta l’umanità allontanandola dal Vero.
Concordo con te caro Alef. Anche per me la rilettura della Via della Rosa è stata giovevole e mi ha sorpresa così come accade nel 1999. La trasposizione in una chiave attuale delle basi fondamentali della Schola, fatta da Anna Maria Piscitelli (Iah-Hel) è assolutamente attuale e lo sarà sempre. Ieri ho terminato “Guliano Kremmerz l’eredità isiaca e osiridea dell’Egitto sacerdotale” e anche qui, specie nei paragrafi: “Interazioni storiche fra il Grande Ordine Egizio e la Schola di Kremmerz” e “La Tradizione Osiride-Egizia e partenopea-nilense nel nuovo millennio” ho visto l’attualità e l’ancora di salvezza anche in tempi bui.
È vero caro Alef, se poco poco ci si lascia trasportare dalle parole dei Maestri, abbandonando il nostro limitatissimo punto di vista (parlo per me) i concetti si trasformano in cose, e la teoria la si riconosce in una Pratica di Vita onnicomprensiva in cui tutto si incastra e in cui tutto torna. Vi voglio Bene Maestri e Sorelle e Fratelli tutti e vi ringrazio perché mi aiutate a mantenere la rotta, grazie alla Miriam che ci da tanto…
Per gli auguri aspetto domani e come dice una vignetta che mi è arrivata vorrei vedere prima il trailerCari anch’io, seguendo l’onda di questo thread ho iniziato con “La via delle rosa” tra gli scaffali della nostra biblioteca.
Ritengo che questo libro sia il corollario perfetto di tutta l’opera di divulgazione iniziata col maestro Kemmerz.
Denso di punti da portare in “laboratorio”, che necessitano di analisi e attese da coadiuvare con quel sacro elemento che è il Silentium della nostra tradizione. I punti che ha portato in luce Alef2006 sono certamente fra questi, esposti in modo chiarissimo nel testo come sicuramente mai era stato fatto prima, questo basti a dare la giusta portata di quest’Opera. Doveroso e al contempo spontaneo rinnovare i ringraziamenti alla Delegazione Generale della Fr+ Tm+ di Miriam, ai maestri e tutor e a tutti voi care sorelle e fratelli per i vostri interventi in questo forum e per il vostro operato quotidiano. Un anno certamente nefasto, ma per alcuni di noi indimenticabile per aver ri-trovato dopo tanto peregrinare,la stella guida del mattino. Eterna, indecifrabile e concreta al contempo. Viva! Auguri a tutti di buon anno!buonasera a tutti NOI,
ultimo giorno di questo infausto anno, voglio augurare che da domani sia tutto nuovo ma in un continuo con la nostra Schola, con la nostra tradizione che è sempre più presente in tutti NOI che ne siamo partecipi.
:-)))))))))))))))))Auguri fraterni a tutti!!!
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