AUTOFAGIA? Nihil sub sole novi!

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  • admin Kremmerz
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    E’ stato osservato scientificamente, mi sembra di capire, che anche se i topi digiunavano a giorni alterni, quindi facendo delle pause, ottenevano uguali benefici sulla salute. MI chiedo se anche il diguino lunare che ogni mese facciamo e che si ripete ciclicamente, magari però protratto per tanti anni, possa apportare lo stesso tipo di beneficio sull’organismo anche se “cadenzato” su un più ampio lasso di tempo. Insomma mi piacerebbe sapere se aumentando la pausa tra un diguino e l’altro , ma “richiamando ” il processo autofagico moltissime volte ( anni), il risultato non cambi, creando come uan sorta di “memoria” a livello cellulare. Chissà?? Un sentito Grazie ai fratelli medici
    Original author: seppiolina74

    wiwa70
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    Ringrazio per la utile integrazione dei Fratelli medici che aiuta tutti a fare chiarezza sul meccanismo autofagico dell’organismo vivente e ci potrà magari permettere di capire sempre meglio i meccanismi ermetici della Vita, mettendoli in relazione con la nostra pratica sperimentale.
    Ritengo che la Scienza sia base necessaria e fondamentale nella comprensione della Scienza Ermetica, le quali si possono integrare e “sposare”magnificamente e se questo “matrimonio”riuscisse ci potrebbe essere uno scambio proficuo fra entrambe, laddove una fosse in grado di donare la Tradizione Millenaria di Conoscenza del Vero, l’altra potrebbe offrire una metodologia di lavoro che prevede apertura mentale, sperimentazione verificabile,perseveranza nella ricerca che dovrebbe essere patrimonio di ogni ricercatore della Verità. Tornando a noi,ricapitolando, se ho capito bene, l’organismo scompone ciò che serve che verrà riutilizzato e ciò che non serve lo “ricicla” per produrre energia? Invece ciò che è tossico o inutile all’organismo e cioè le scorie di questo processo energetico verrebbe eliminato dagli organi preposti che fanno da filtro nel corpo (reni, fegato,colon ecc.)attraverso urine, sudore e così via? Molto interessante,ancora tutto da approfondire, è il digiuno in chiave medica, è noto infatti che coloro che per vari motivi, hanno condotto un’alimentazione molto parca nella propria vita, sono vissuti più a lungo e meglio e ciò presenta notevoli analogie, dal punto di vista della pratica ermetica? Il digiuno sembra essere un concetto più ampio,oltre a quello lunare , ci viene suggerito,infatti, di essere morigeratissimi in ogni settore, nell’alimentazione come in altri campi della vita quotidiana…quindi la regola indicata dai nostri Maestri non sarebbe solo una norma prescrittiva ma ha una diretta corrispondenza con le leggi della Vita?Ad Essi va il mio ringraziamento, poichè ci spingono a far entrare “nella carne” la nostra sperimentazione, guidandoci sempre più verso un approccio lontano da misticismi o astrattismi teorici.

    admin Kremmerz
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    Post totali: 1008

    Riceviamo da un altro Fratello medico dell’Accademia Vergiliana:

    Ho avuto il piacere di conoscere direttamente il Prof. Bergamini in quanto è stato il mio professore di Patologia Generale e nelle sue lezioni Universitarie affrontava il tema dei meccanismi dell’invecchiamento cellulare e formulava le prime ipotesi sulla rigenerazione cellulare.
    I suoi studi sui benefici per la salute e la longevità, legati alla riduzione delle calorie della dieta ed al rapporto tra il tempo di introduzione degli alimenti ed il digiuno seguente, risultano intimamente collegati al fenomeno della Autofagia Cellulare presente in tutte le cellule eucariote comprese le nostre.
    Questo meccanismo di Autofagia, e per la precisione di Macroautofagia, si oppone all’azione dei radicali liberi, chimicamente instabili ed altamente reattivi, che sono sostanze prodotte inevitabilmente in seguito al normale metabolismo cellulare, alle infiammazioni, allo stress, all’inquinamento ecc. e risultano in grado di attaccare e danneggiare seriamente, se non efficacemente contrastati, le strutture stesse della cellula (come le macromolecole e gli organelli).
    La cellula, nei casi possibili, può evitare di soccombere accelerando il suo sistema di divisione (riproduzione), ma giungerà così più rapidamente alla condizione di senescenza (il numero di divisioni possibili è limitato) e quindi alla morte prematura.
    La Macroautofagia risulta un sistema di salvataggio per la cellula in cui dalle proteine danneggiate, tramite la proteolisi autofagica acida, si riciclano molti materiali da costruzione a scopo energetico o ricostruttivo e quindi le cellule, avendo riparato i danni ed essendo rinnovate nelle loro strutture fondamentali, possono rallentare il ritmo di divisione e vivere più a lungo.
    Il Professore ha sperimentato, su ratti gemelli, che quelli tenuti in restrizione calorica del 40% vivono molto più a lungo e sono più protetti dai tumori. Interessante è che questi ratti consumano tuto il cibo in meno di cinque ore per poi digiunare le seguenti 19 ore prima del nuovo pasto; in queste 19 ore attivano l’autofagia mentre nelle 5 ore di ipernutrizione ripianano le perdite.
    Le conclusioni di questi studi portano a diverse considerazioni e domande fra le quali:
    1)è l’alternarsi nel tempo di fasi di digiuno e di ipernutrizione che accelera il ricambio e favorisce il rinnovo cellulare e può essere aiutato da una scelta ottimale degli alimenti.(?)
    2)con un’alimentazione a piacere al termine della crescita i ratti divengono sempre meno sensibili all’attivazione dell’autofagia. (?)
    3)verrebbero meno le basi su cui poggiano alcune diete che prevedono piccoli pasti frequenti nelle 24h. (?)
    Stando al Professore, il “Peccato Originale” della specie umana è che si è evoluta badando soprattutto a crescere numericamente (ai suoi albori solo 1 individuo su 4 giungeva a riprodursi con successo) più che a mantenersi perfetta degradando e sostituendo le parti che via via si ammalavano; in altre parole, il dover raggiungere al più presto l’età della procreazione ha favorito il sottodimensionamento delle funzioni di un importante meccanismo degradativo e riparativo attivato dal digiuno: l’autofagia.

    In conclusione posso dire che questa stimolazione da parte delle Gerarchie della Schola ad approfondire il significato dell’Autofagia e del Digiuno partendo dai dati scientifici mi ha aiutato molto a comprendere la reale portata del Digiuno Lunare che compiamo ogni mese; inoltre ho trovato conferme a tutta una serie di osservazioni sperimentali sulla mia fisicità, e non solo, osservate nel corso degli anni.
    Un fraterno saluto a tutti. Sergius

    admin Kremmerz
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    con l’avvicinarsi della luna posto questo che potrebbe risultare interessante :Il SANGUE di BUE fresco è vietato in Italia ma ma si usa ancora il Sangue di Bue defibrinato (disidratato a bassa temperatura e ridotto in polvere fine)
    L’albumina di sangue è un chiarificante rapido, energico e molto conveniente per i vini giovani ed inoltre con il suo uso è possibile ammorbidire il gusto dei vini rossi astringenti.

    Collaggio del vino:
    operazione con la quale si eliminano le sostanze astringenti che intorbidiscono il vino, quali tannini, proteine e sostanze pectiche mediante l’uso di additivi. Durante questa pratica enologica al vino viene aggiunto un composto colloidale opposto a quello della sostanza che nel vino è causa di intorbidamento. La scelta del tipo di additivo dipende dal colore e dal tipo del vino e dal risultato che si vuole ottenere.
    Le due sostanze (quella del vino e quella aggiunta), avendo segno opposto, si attraggono reciprocamente, unendosi e precipitando.
    Un travaso e una filtrazione separeranno poi il deposito dal vino.
    Nel vino esistono colloidi a carica positiva e colloidi a carica negativa. Diventa pertanto necessario trovare colloidi del segno opposto per asportarli. I colloidi a carica positiva vengono “annullati” da bentonite, oppure dal caolino, dalla silice colloidale o dal tannino. Per asportare i colloidi a carica negativa (tannini), i collanti impiegati sono invece delle proteine: la colla di pesce (o ittiocolla), la caseina (o meglio caseinato potassico), l’albumina, la gelatina, il SANGUE DI BUE defibrinato e inoltre un tipo di silice colloidale avente carica positiva.
    La gomma arabica è adatta a prevenire ogni tipo di intorbidamento colloidale in quanto avvolge le singole particelle (micelle) di colloide e non ne consente la reciproca attrazione, evitando quindi la loro flocculazione e il deposito; si dice che la gomma arabica svolge azione di colloide – protettore.
    Original author: eris

    wiwa70
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    Sempre a proposito di digiuno, argomento molto in auge in questo momento, specie negli ambienti scientifici,mi sono imbattuta in un articolo che parla della formula del digiuno detta “dieta che mima il digiuno” che nasce dalla ricerca del Prof. Longo, coordinatore e direttore dell’Istituto di Longevità della Università del Sud California e responsabile del programma di ricerca”Oncologia e Longevità” a Milano. La dieta è stata elaborata sullo studio condotto sulla popolazione dell’Ecuador, che vive nelle Ande, affetto da Sindrome di Laron(nanismo) e che sembra non prevedere geneticamente malattie come cancro e diabete e da qui si sta cercando la chiave di lettura per trovare una cura all’invecchiamento e alle malattie degenerative. La dieta consigliata anche dall’oncologo U. Veronesi, da fare solo sotto stretto controllo medico, consiste in un ciclo di 5 giorni ogni 3-6 mesi, mangiando in quei giorni determinati cibi prescritti specificamente. I benefici sarebbero grandi, con attivazione interna di cellule staminali e ravvio del sistema immunitario; non trattandosi di dieta ipocalorica, si manda l’organismo in carenza voluta di proteine e glucosio, in modo che l’organismo sia costretto ad attingere a risorse alternative sfruttandole in modo corretto. Gli effetti collaterali sono quelli classici da diminuzione calorica: mal di testa, stanchezza, debolezza ed è controindicato a donne in gravidanza e pazienti anoressici. In compenso i dati sono molto incoraggianti su allungamento della vita e riduzione di cancro e malattie. Infine Veronesi, recentemente scomparso, non ha dimenticato di aggiungere a tutto questo, alcuni ingredienti importante nella lotta contro il cancro: mangiare poco e bene, essere sempre molto attivi, e nella terapia oncologica accogliere, informare e fare del paziente il miglior alleato nella lotta contro la malattia…non ricorda qualcosa a proposito della Medicina Ermetica??

    garrulo1
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    Azzeccatissimo il riferimento dell’ultima parte del post di Wiva del 10 novembre, circa i benefici terapeutici derivanti dall’accudimento del malato e quindi del suo totale coinvolgimento nell’intervento terapeutico, che pare aprire la strada al fattore Amore a cui tanto ci si raccomanda nella Terapeutica Ermetica. Lo stesso Maestro Kremmerz, ha fatto più volte menzione in vari scritti, dei miracoli provocati inconsapevolmente da mamme al capezzale dei propri figlioli, che inspiegabilmente hanno assistito al rinculare della malattia, fino alla decretazione, per “ignote cause” della guarigione finale. Ma anche nell’ultima riunione dell’Accademia Giuliana, durante il contatto in teleconferenza con l’Accademia Sebezia, è emerso, direttamente dalla testimonianza di una Sorella medico esercente, il potenziale effetto curativo dell’accudimento, che inevitabilmente coloro che ne fruiscono avvertono su sé stessi, portando l’esempio dei casi di parti prematuri, ove l’assistenza neonatale viene garantita da personale specializzato nella gestione del fattore umano, quindi che ad arte somministri all’infante coccole, toccamenti, parole amorevoli, e così via. In tali condizioni, vi sarebbero maggiori possibilità statistiche di sopravvivenza del bambino. Quasi un potenziamento guidato dell’Amore materno istintivo.
    Un caro saluto.

    wiwa70
    Partecipante
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    Sarà un caso ma ,in questo periodo ,pullulano notizie sulle scoperte della scienza medica, la quale non ha mai smesso di cercare tutto ciò che ci allungherebbe la vita a livello biologico! Infatti è stato pubblicato sulla rivista Nature Medicine, che la spermidina, una molecola associata alla crescita cellulare e sintesi proteica, appartenente alla classe delle poliammine, è stata protagonista di un’ importante ricerca, condotta a Parigi dall’equipe di G. Kroemer della Ligue Contre le Cancer che opera nella facoltà di medicina di Paris Descartes,in accordo con l’Università di Graz(Austria). Questa notizia aprirebbe uno scenario interessante su proprietà e ruolo specifico svolto dalla spermidina,detta anche ammina della Vita, finora non chiara. Essa sarebbe coinvolta nel processo metabolico cellulare,che porterebbe diversi benefici per coloro che consumano alcuni particolari alimenti: infatti, in primis,allungherebbe la vita, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari, ipertensione, specie per individui di sesso maschile, che sarebbero causa principale di decessi a livello mondiale degli ultimi anni. Questa particella si trova in formaggi stagionati,cereali integrali e verdura e soprattutto ne sono molto ricchi i legumi. L’indagine è stata condotta sui topolini con effetti cardioprotettivi ed aumento di funzionalità cardiaca in soggetti di età avanzata e poi successivamente esteso a 800 persone residenti nel comune di Brunico, che hanno condotto una dieta a base della preziosa ammina. Gli scienziati avevano già condotto, in precedenza, l’esperimento su animali più semplici come moscerini, lieviti e vermi. L’età matura dei topolini che hanno adottato questa dieta speciale ha trovato corrispondenza in quella più o meno di 45 anni umani, l’integrazione è avvenuta con l’aggiunta della suddetta sostanza all’acqua da cui essi si rifornivano. In un periodo in cui vengono fuori sempre più controindicazioni sui cibi che ingeriamo (vedi il tanto demonizzato olio di palma!!), la via d’uscita non potrebbe essere quella di diventare sempre più consapevoli di ciò che scientificamente viene dimostrato essere salutare per poi adattarlo ad una sperimentazione ad personam della nostra alimentazione, per trovare il nostro peculiare elisir di lunga vita?

    admin Kremmerz
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    Parlando di diete e di digiuni mi è venuto spontaneo di pensare alle sensazioni provate sia sul piano fisico che mentale , durante i digiuni rituali. E ritengo che sia condivisibile da tutti il fatto che il regime alimentare influenzi in modo probante il nostro stato fisico nonché il nostro meccanismo mentale , inteso come flussi di pensieri , chiarezza intellettiva e capacità percettiva delle sensazioni esteriori. Il dibattito che si è svolto sul Blog mi ha aiutato , grazie alle competenze mediche messe a disposizione, a capire i meccanismi fisiologici che si attivano a seguito dello stimolo indotto dalla pausa nutritiva. Questo alternarsi di alimentazione e digiuno mi ha fatto anche pensare al concetto del ritmo ,che anche qui si ritrova, seguendo una legge che ovviamente mi sfugge.
    Mi è capitato anche di riflettere sul nutrimento in senso lato . Mi spiego meglio :ho ripreso in mano La Pietra Angolare Miriamica ed ho notato una grande differenza nella qualità del sonno se la sera, anziché guardare programmi televisivi prima di andare a letto , leggevo qualche pagina del libro. Evidentemente anche le immagini ed i pensieri ci nutrono ed un nutrimento più leggero , sottile , consono , più SANO fa il suo effetto sul sonno , momento importantissimo per ricollegarsi e ricaricarsi al magnetismo terrestre.
    Original author: gelsomino

    admin Kremmerz
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    Condivido quanto espresso da Gelsomino. L’attenzione per il cervello è come la bocca per lo stomaco: fagocita elementi che poi elabora e – in qualche modo – archivia disfacendosi di quanto non ritiene (parola non casuale) utile. Quindi saper scegliere gli oggetti della nostra attenzione, anche in momenti del giorno che non necessariamente precedano il sonno, è importante quanto la scelta degli alimenti ma… presuppone già una sorta di ‘separazione’ interiore tra la mente che valuta, ragiona e decide e quella che il Maestro Kremmerz definiva ‘la nostra carcassa’. Quindi una distinzione tra il padre carcassa e il piccolo Mercurio-Ermete (in proposito vedasi su questo sito al link https://www.kremmerz.it/new/il-principio-vitale-e-la-terapeutica-ermetica/).
    Il percorso, semplice a dirsi, è arduo a realizzarsi e richiede l’allenamento costante alla consapevolezza e all’assunzione di responsabilità, note caratterizzanti del cammino iniziatico ortodosso in seno alla Tradizione della Schola ma poco affascinanti per la brama spicciola di realizzazione.
    L’educazione del sensi (di cui in questo sito al link https://www.kremmerz.it/new/leducazione-ermetica-dei-sensi-lalimentazione/) evidenzia appunto la necessità di sviluppare praticamente una capacità di gestione che normalmente per l’essere umano sociale si allinea alle convenzioni culturali e lavorative ma non all’intelligenza della propria operatività né al raggiungimento di una condizione determinata (fra l’altro impossibile a chi non abbia già sperimentato e, quindi, conosciuto).
    Original author: sal

    mandragola11
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    Post totali: 658

    In occasione della festività dell’Immacolata Concezione mi son ricordata del post della Direzione di qualche anno fa.
    Ne consiglio fraternamente la lettura e/o rilettura al seguente link:
    https://www.kremmerz.it/new/8-dicembre-immacolata-concezione/

    Rileggerlo mi ha fatto ulteriormente riflettere sul valore e l’importanza della pratica rituale della purificazione ermetica, del lavorare su se stessi, sulla nostra salute, richiamando Colei che, unica Salus, ci rincuora mentre ci trasmuta ogni male nel bene, ogni dolore nella gioia.

    Buona Immacolata alla Direzione e a tutti gli Utenti del sito.

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Dimenticavo: mi incuriosisce anche approfondire il legame che viene nella tradizione popolare riconosciuto tra l’Immacolata e il digiuno, maggiormente, in considerazione dell’argomento interessante scaturito qui con l’apporto dei medici, quelli che sono i nessi eventuali con l’autofagia.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Una domanda interessante anche perché non sapevo di questo digiuno non molto reso noto e non so se da molti ancora seguito. L’Immacolata che si celebra l’8 dicembre anticipa e preannunzia il Natale o solstizio d’inverno e rinascita del sole bambino.Senza l’Immacolata non ci sarebbe questa rinascita. Il digiuno si dovrebbe fare alla vigilia dell’Immacolata e per lo più si dice trattarsi di un pasto a base di pane e di acqua. Questa tradizione religiosa e popolare mi sembra coerente, ma poco conosciuta.D’altra parte al giorno d’oggi la maggior parte delle cose sono asservite alla logica del commercio, della profanità e della mondanità. Aspetti questi ultimi – mi pare – contrari al significato che la Scienza Ermetica attribuisce al simbolo dell’Immacolata Concezione.

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Tutti sanno che il giorno più breve – da alba a tramonto – corrisponde al solstizio invernale (momento in cui il sole è più vicino alla terra considerata da uno dei due emisferi). Meno noto è che il tramonto più precoce coincide invece con il periodo dove la tradizione popolare festeggia l’Immacolata Concezione e Santa Lucia. È facile verificare ad esempio come a Roma il Sole tramonti intorno alle 17,10 del pomeriggio per una durata di circa 10 giorni (gli antichi Saturnali) per poi ricominciare a tramontare di minuto in minuto più tardi.
    Per significare questo momento astronomico, la tradizione religiosa porta in processione bastoncini di lauro e candele (vedasi “Calendario” di Alfredo Cattabiani, una vera manna di informazioni in proposito) Il fuoco si conserva mediante le candele che simbolicamente rivestono la funzione di accumulatore come i rami di lauro che già cingevano il capo del dio Apollo. Analogicamente si tramanda la figura di Maria che accoglie nel proprio seno il Verbo dello Spirito Santo e nutre quella Luce fino a che nella mitica grotta diventa carne.
    Dalla Luce alla Materia.
    Le fiabe italiane di Italo Calvino riportavano un racconto secondo cui c’è un luogo – custodito dalla Morte -ove ogni candela accesa è una vita, programmata per durare il tempo del proprio stoppino e incessantemente consumata dal fuoco nel vento.
    Nell’usanza religiosa la candela è la nutrice che accompagna un desiderio, un auspicio, un’Idea.
    Così, nel simbolo della cera entro cui prende le mosse la Luce, Maria (o Miriam, Myriam per il Maestro Kremmmerz “tipo della più benefica divinità, pulcrissima Diana, incantevole Iside miracolosa, stato speciale di purificazione dello spirito umano sorgente di tutti i più meravigliosi portenti”) è la porta entro cui si perpetua la ciclicità della rinascita del Sole fatto uomo.
    (vedasi in questo sito https://www.kremmerz.it/new/la-concezione-immacolata-commentata-da-giuliano-kremmerz-2/ )
    Original author: sal

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    ed intanto nella cultura di massa si diffonde sempre piu’ il valore del digiuno..

    mara329
    Partecipante
    Post totali: 88

    Molto interessante, Guglielmo Tell. E da sperimentare

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