Attività delle Accademie Pitagora e Porfiriana

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  • Accademia Pitagora
    Partecipante
    Post totali: 6

    In data odierna le Accademie Pitagora e Porfiriana hanno partecipato ad una riunione congiunta con l’Accademia Sebezia presieduta dal Delegato Generale. É stato ribadito che il futuro e la proiezione della Schola, che, da oltre venti anni si avvale dei moderni mezzi di comunicazione, proseguirà nell’utilizzo degli strumenti più all’avanguardia, inclusa la rete informatica, per lo sviluppo della comunicazione, sia all’interno che all’esterno, con modalità propedeutiche alle sue molteplici attività.
    Di conseguenza è stato precisato che i Fratelli e le Sorelle dovranno adeguarsi sempre più al moderno linguaggio della Schola, appropriandosi e sperimentando i nuovi strumenti di comunicazione per un approccio proattivo e consapevole.

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Le novità sono sempre un po’ dure da digerire , non so se è solo un mio problema , ma per me è così. Questo non vuole essere una giustificazione ad un atteggiamento di resistenza passiva , ma solo il confessare un mio limite ( uno tra i tanti ). Detto questo, sono ben consapevole di voler raccogliere l’invito, e che ne vedrò senza alcun dubbio i risultati ,che ovviamente ora non posso immaginare nella loro completezza , così come mi accadde ai tempi delle esperienze di Montemonaco, dove partecipai con un approccio tutt’altro che “proattivo e consapevole”, ma che poi nel tempo hanno lavorato dentro di me. Sinceramente mi auguro per me stesso , di essere oggi un tantino più maturo e riuscire a mettermi rapidamente e totalmente in sintonia con gli in-put ricevuti , cosi che si realizzi finalmente una completa coerenza tra le aspettative di evoluzione e le azioni che vanno in quella direzione.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Iscritta da parecchi anni ho vissuto le iniziative della Schola, i temi e le ricerche accademiali, le idee, le sperimentazioni fatte a Montemonaco al Centro Elissa, come concezioni e azioni sempre avanti rispetto ai tempi. Gli in-put che abbiamo ricevuto sono sempre stati all’avanguardia. Ad esempio ricordo quando molti anni addietro si è iniziato a parlare di Italici nelle Accademie, quando nel mondo della cultura esisteva solo Roma e la grecità. Ma anche del principio femminile, ancora prima che fossero pubblicate le indagini della Gimbutas e di altri autori al proposito e molto prima che divenissero argomenti diffusi e trattati un po’ ovunque. La Schola è pioniera di idee e di mezzi. Certamente ciò che scrive Gelsomino ognuno può ricontrarlo nelle proprie resistenze. Ma il tempo è galantuomo – così si dice – nel senso che non abbiamo che potuto constatare quanto BENE ci è venuto da ognuna delle esperienze fatte. Dunque che oggi si sia tutti pronti a cogliere e nutrire l’opportunità che ci viene data.

    mercuriale2011
    Partecipante
    Post totali: 164

    Anch’io come gelsomino e tanaquilla ho potuto partecipare alle molteplici attività della Schola dell’ultimo ventennio. Condivido il pensiero di tanaquilla che la Schola è sempre un passo avanti e proiettata nel futuro!
    Spero come Gelsomino che prima o poi anche per me i semi diano il loro frutto. In ogni caso sento che è davvero una fortuna esserci stata e aver avuto l’occasione di vivere questo momento storico della Fratellanza!!!
    Un fraterno abbraccio a tutti

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214
    mercuriale2011
    Partecipante
    Post totali: 164

    Interessante l’articolo postato da Guglielmo Tell… Molto bello il concetto di “web vegetale” cioè una rete di comunicazione sotterranea tra le piante…fa intuire l’intelligenza della Natura!
    Buona serata a tutti

    guglielmo tell
    Partecipante
    Post totali: 214

    Andare all’accademia serve?… Appena rientrato dalla riunione, ho fatto 3 proposte di aiuto terapeutico, di cui una accertata…

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Si inserisce un messaggio arrivato in chat da Marypru la quale mostra una certa timidezza e prevenzione nel postare pubblicamente: lo inseriamo per creare un precedente e un incoraggiamento a tutti quegli utenti che si riconoscono nel medesimo problema.

    Sono anch’io iscritta alla Schola da parecchi anni, vivo con tutta me stessa e nelle mie molecole la “Forza Benefica e Guaritiva” che attingo dal CENTRO EMANATORE in tutti i momenti della giornata non solo durante il Rito; nei dubbi, nelle incertezze, nei dolori fisici o morali o anche nei momenti in cui i pensieri bloccano le azioni, mi basta rivolgere il pensiero al CENTRO alla Catena, che dopo un po’ vedo dipanare quei nodi che mi bloccavano. Accolgo l’invito della Direzione per l’utilizzo della rete e dell’uso del web per migliorare la comunicazione, ma pur rendendomi conto che è uno degli strumenti moderni per divulgare la tradizione tramandataci e che la MIRIAM è proiettata nel tempo perché “REGINA ETERNA ED ETERNA ROSA” e che la Schola è pioniera di idee e mezzi e che la comunicazione è nata insieme all’uomo a seguito della necessità di relazionarsi con l’altro, io ho qualche difficoltà ad usare la rete come mezzo per comunicare, ma anche questo sarà per me motivo di riflessione e probabilmente anche per sciogliere eventuali nodi… Un abbraccio MIRIAMICO al DELEGATO che non finirò mai di ringraziare abbastanza per tutto quello che Lei È e per il Suo ESSERE donativa sempre. Un abbraccio Fraterno a noi tutti

    holvi49
    Partecipante
    Post totali: 112

    A proposito di musica e piante…
    I ricercatori di Damanhur( gli sviluppatori del dispositivo U1 per la musica delle piante) hanno scoperto, nei loro 40 anni di studio: che dopo un certo tempo di esposizione ai loro stessi suoni, le piante sembrano divenire consapevoli che il suono origina da loro, ed iniziano a modularlo intenzionalmente.
    Diciamo che il dispositivo U1serve a misurare la variazione di resistenza elettrica e, nel caso delle piante, la resistenza elettrica è quella dei tessuti viventi delle stesse. Gli studi scientifici hanno potuto constatare che le piante hanno le loro capacità sensoriali. Alcune di queste possono essere paragonate ai cinque sensi dell’uomo, più altri quindici sensi, che sono esclusivi del mondo vegetale; per esempio, le piante “possono percepire la gravità ed i campi magnetici( che influenzano la loro crescita), e possono riconoscere numerosi gradienti chimici nell’aria o nel terreno”. L’idea che il modo di produrre musica delle piante cambi nel tempo quando vengono esposte, tramite il dispositivo U1, al suono che producono, può avere senso dal punto di vista scientifico. In effetti si sostiene che le piante abbiano un loro modo di percepire le vibrazioni sonore.
    Dagli studi condotti si rileva che c’è una stretta correlazione fra le onde sonore e la crescita delle piante. E’ stato dimostrato come onde sonore a specifiche frequenze ed intensità abbiano effetti significativi su una pluralità di attività biologiche, biochimiche e fisiologiche delle piante, inclusa l’espressione genica. “Sono stati registrati gli effetti positivi della musica sulla quantità e qualità del raccolto da piante di pomodori, orzo ed altri vegetali. Il contenuto di zuccheri solubili e proteine , e l’attività amilasica, sono aumentati significativamente nel crisantemo in risposta ad onde sonore con determinate intensità (100 db) e frequenze (1.000 Hz).
    Le radici delle piante sembrano essere sensibili a una gamma di frequenze più estesa rispetto alle parti non interrate.
    Se consideriamo l'”intelligenza” come l’abilità di risolvere problemi e di apprendere dall’esperienza, allora le piante sono certamente intelligenti.
    L’ambito di ricerca della Società di Neurobiologia Vegetale cerca di “comprendere come le piante percepiscono, ricordano e processano l’esperienza, coordinando risposte comportamentali attraverso reti di informazione integrate che comprendono forme di segnalazione molecolare, chimica ed elettrica”. La Neurobiologia Vegetale insegna che le piante hanno al loro interno un sistema di ordinamento di insiemi di comportamenti che è funzionalmente simile al sistema nervoso animale.
    Con gli esperimenti di Backster condotti a metà degli anni ’60 si osservarono per la prima volta le sorprendenti reazioni di vari tipi di piante all’esposizione a intenzioni e comportamenti minacciosi. Le piante “perdevano conoscenza”, ossia non davano più segno di quell’attività elettrica rilevata con specifici strumenti. Con quegli strumenti, Backster fu in grado di osservare il comportamento nelle piante, come rilevare le intenzioni delle persone nella stanza, rispondere ad intenti o comportamenti minacciosi, e persino reagire con un trauma quando veniva inflitta sofferenza ad un’altra forma di vita nelle vicinanze.
    E’ stata constatata la presenza nelle piante di neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina ed il glutammato, anche se la loro funzione non è ancora chiara. La presenza di lattosio e miosina, molecole che permettono il movimento delle cellule muscolari animali, stata riscontrata in una zona prossima alla punta delle radici che si ritiene essere il “cervello” delle piante.
    Non c’è quindi da stupirsi se le piante del viticoltore toscano abbiano prodotto un’uva migliore ascoltando la musica di Mozart: la musica è frequenze e intensità percepite, da quanto visto, dalle piante stesse che possono avere, perché no?, modulato le loro frequenze interagendo con le frequenze “mozartiane” esprimendo una diversa fisiologia .
    E sorge spontanea una considerazione, nel rispetto del modo di vivere vegetariano: come si può stabilire, nutrendosi, a chi si può “fare del male” e a chi no? (Tralasciando il discorso di una propensione ad una alimentazione prevalentemente vegetale e frugivora che potrebbe avere una sua precisa modalità di attuazione ).
    Un caro saluto

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Ciao Marypru , sono d’accordo con te che esercitarci a superare i nostri limiti e a vincere la nostra inerzia è il modo concreto per arrivare a sciogliere i nostri nodi. Certo non è comodo , ma se veramente si vuole andare avanti questo è l’unico sistema. Così , ogni volta che mi viene voglia di sottrarmi a questo meccanismo di sperimentazione e di mettersi in gioco , ricordo a me stesso che sono stato io a scegliere questa strada , e visto che mi dicevo di avere tanta voglia della biciletta , ora che ce l’ho perché non voglio pedalare ?

    mens.libera
    Partecipante
    Post totali: 17

    Buonasera a tutti. Domenica scorsa durante la riunione congiunta tra le Accademie Sebezia, Pitagora e Porfiriana, presieduta dal Delegato Generale è stato riprodotto un filmato, già proiettato in occasione della presentazione dei Quaderni delle Accademie Miriamiche, tenutasi recentemente al Museo del Sigillo di La Spezia. Il documento ha illustrato in sintesi con un linguaggio chiaro, piano e comprensibile a tutti, ciò che è realmente la Fratellanza di Miriam, la sua tradizione, la sua scientificità dell’agire, i suoi valori, gli strumenti, il messaggio, gli obiettivi e il suo essere attuale. Un focus particolare è stato dedicato alla relazione tra terapeutica e medicina. Il tutto incorniciato in una presentazione visiva e descrittiva impeccabili. In breve: il messaggio rispecchia appieno la serietà e la solidità della pietra angolare Miriamica, con la sua eredità ortodossa millenaria.

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Sono andato a leggermi l’articolo sulle piante suggerito da Guglielmo Tell sulle piante e ne riporto un pezzo perché il comportamento del mondo vegetale mi ha ricordato molto il concetto ermetico del Do ut Des : “Le letture belligeranti comunque sono riduttive, sostiene la rivista Nature Plants. Le piante a volte avviano negoziati con parassiti e patogeni, più che campagne militari. E in fondo è proprio questo che ci piace: che si stringano alleanze tra piante e microrganismi e anche tra piante compagne. «Dopo tanti documentari sulla lotta per la sopravvivenza, con la gazzella che deve correre più veloce del leone, abbiamo la possibilità di una narrazione alternativa. Più amichevole, incentrata sulla cooperazione», conclude Bruni.”

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Anche io come Chicco59 non credo che le divulgazioni di massa siano sinonimo di comprensione, credo che la comprensione sia un atto interiore, ma non credo sia individuale. Provo a spiegare ciò che intendo, se ci riesco.
    Una decina di anni fa, facemmo un seminario a Montemonaco sul tema dell’ ”ipercomunicazione” ovvero la capacità che hanno gli esseri viventi di comunicare al di là del linguaggio verbale, paraverbale o scritto, Avevamo, in pratica, cercato delle analogie tra la tesi di alcuni scienziati di frontiera dell’epoca sulla capacità da parte del DNA di persone animali e anche piante, mi pare, di comunicare e il nostro concetto di Fratellanza.
    Tra i tanti esempi mi aveva colpito quello dell’ameba Dicty, questi esseri piccolissimi vivono negli strati superiori del terreno, sono molto voraci divorano tutto ciò che hanno attorno, però, a causa delle loro minuscole dimensioni non hanno la possibilità di cambiare zona per cercare altro nutrimento e allora si verifica un fatto curioso cioè più di100.000 Dicty si aggregano formando un unico organismo della grandezza di un granello di sabbia che è in grado, strisciando alla velocità di 1 mm all’ora, di spostarsi per potersi nutrire.
    Oppure c’era l’esempio delle termiti che iniziano a scavare le loro gallerie da due punti opposti e riescono ad incontrarsi perfettamente al punto giusto.
    Avevamo approfondito le implicazioni di queste scoperte e le riflessioni scaturite, avevano contribuito all’ampliamento della nostra comprensione del concetto di Fratellanza. Non mi sembra possibile ora riportare quello che è stato il nostro muoverci in percorsi che andavano al di là della semplice comprensione intellettuale, ma che implicavano un coinvolgimento del nostro essere nella sua totalità, percorsi esperieziali di tempi, luoghi e persone coinvolte dove veramente abbiamo capito che cos’è quel famoso “Corpo unico” di cui Maestri hanno sempre auspicato l’avvento.
    Quello che posso dire, a distanza di anni, che veramente il progresso è collettivo, a nulla serve l’avanzamento di uno se non coinvolge anche gli altri, perché ciò che riusciamo a fare da soli è ben poca cosa rispetto a ciò che possiamo fare se uniamo le forze e per noi significa vivere il più intensamente possibile la comunione di intenti della Fratellanza di Miriam, l’ideale di Bene.
    P.S. Vorrei fare una precisazione per chi non ha partecipato, nel post non ho mai menzionato il Maestro semplicemente perché, chi c’era può confermarlo, il Suo esserci faceva un corpo unico con tutti noi, è stato l’elemento che, mescolato all’impasto, lo ha fatto lievitare.
    P.S.2: Quando mai potremo restituire anche solo un po’ di ciò che abbiamo ricevuto?!!

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Ciao m-rosa , mi sono trovato più volte a pormi la domanda del tuo P.S. 2 e la risposta che mi sono dato è che , una volta iscritti, possiamo da subito restituire qualcosa , ovviamente ciascuno in rapporto al suo stato evolutivo, ma comunque siamo messi nelle condizioni di farlo in ordine alla Catena. Il fatto che il più delle volte ne passa di tempo prima che ci si decida a farlo, me lo spiego con le resistenze che le nostre sovrastrutture oppongono all’anelito della parte più profonda del nostro essere di ricongiungersi con la Matrice da cui proviene.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Il commento “a caldo” dell’Accademia Pitagora, postato sul sito domenica scorsa 12 novembre al termine della Riunione congiunta con le Accademie Sebezia e Porfiriana, si è soffermato sull’utilità circa le opportunità che la rete informatica offre nelle moderne tecniche di comunicazione, le quali debbono essere perseguite, proprio perché abbattono fin dove possibile, tempi e distanze nella partecipazione interattiva a piattaforme digitali o progetti condivisi. Non si può che accogliere, come sempre ed a braccia aperte, l’invito ad un atteggiamento di una apertura completa ed il più possibile consapevole, in relazione alla progressiva confidenza con gli strumenti tecnologicamente più all’avanguardia. A questo proposito, un piccolo flash voglio ripescarlo dalla Convention di La Spezia del 13 e 14 ottobre u.s. presso il Museo del Sigillo, in relazione all’attualizzazione dei Timbri presenti sulla copertina dei Quaderni delle 5 Accademie Ortodosse, concepiti tra fine ‘800 e primo decennio del ‘900, perfettamente integrati e ricompresi negli attuali sistemi di comunicazione mediatica, prova ne sono commenti e spunti vari che si sono succeduti nel Sito ufficiale della Schola con apposito spazio dedicato, ed anche in alcuni organi di stampa, testimoniando di fatto, l’espressione della Tradizione Iniziatica Ortodossa anche attraverso il web.
    Un caro saluto.

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