Subreply To: Preparazione e Prassi terapeutica ortodossa nella Fratellanza di Miriam I parte

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admin Kremmerz
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Il concetto di Scuola ai giorni nostri è, a parer mio, sempre più simile a un concetto di stampo industriale. I ragazzi, o bambini che siano, hanno il dovere di assumere quante più informazioni nel minor tempo possibile e i docenti hanno perso il loro ruolo di in – segnanti per diventare degli inculcatori raffinati di nozioni, a ogni livello. L’obiettivo ultimo non è la comprensione (dal latino cum – prehendo, prendo con me, o in me), ma la verifica, cioè che agli occhi dello stato il fruente del servizio, l’allievo, abbia raggiunto il grado di saturazione di conoscenza richiesto, dimostrandolo tramite un voto. Si ha un bel trasmettere l’antico metodo maieutico di socratica memoria, in cui il compito del Maestro è di far nascere dal seme della curiosità la pianta della conoscenza – come una nutrice – secondo i ritmi e le tendenze di ognuno. Ormai la nostra cultura si è anch’essa adattata al format industriale, producendo una generazione di “gnomi inventivi”, parafrasando Brecht, computer perfettamente efficienti, ottimi esecutori, ma senza gli slanci tipici di un Uomo che si possa chiamare tale. Un tasso minimo di istruzione è doverosa poiché il bambino, avvicinato al compito dello studio, molto difficilmente riuscirebbe a vincere con la sola sua volontà la voglia di giocare per dedicarsi a qualcosa di più alto, e dunque l’assaggio dell’istruzione deve durare abbastanza a lungo affinché poi possa decidere se continuare su questa o l’altra strada, allo stesso modo in cui in una scelta, prima della decisione si debbono conoscere tutte le opzioni. Se la nutrice non compisse questa operazione con lo svezzamento, il bambino crescerebbe con la certezza che l’unico cibo possibile sia il latte. Ma si sfocia nella prevaricazione quando il Genio goldoniano o socratico viene costretto su una strada non sua, o quando quest’ultimo non viene lasciato libero di germogliare, soffocato dall’asfissiante incalzare delle informazioni propinate una dietro l’altra: e allora si corre il rischio che la cultura, e l’in – segnamento non vengano digeriti e vengano rigettati, il sacro fuoco delle antiche vestali si spenga perché, a dirla alla maniera degli alchimisti, vi è stato un eccesso di fiamma e la materia è stata bruciata, impedendo il volo della fenice, sommersa dalle ceneri che dovevano nutrirla.
Original author: Cecio

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