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ippogrifo11
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Prima che epistemologo, Thomas S. Kuhn è stato un fisico delle alte energie ed ecco cosa egli scrive nel celeberrimo saggio “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”: « Lo spazio, nella fisica contemporanea, non è il sostrato inerte e omogeneo impiegato sia nella teoria newtoniana che in quella di Maxwell; alcune sue nuove proprietà non sono diverse da quelle di un tempo attribuite all’etere ». Parrebbe perciò che lo spazio vuoto, inteso come dimensione priva di proprietà oltre a quella dell’estensione, anche dal punto di vista della fisica moderna sia un’entità priva di consistenza concettuale. Per parte mia, riconoscendomi una collocazione prospettica che vorrei definire terra terra, non posso fare a meno di osservare che i fenomeni ondulatori che cadono sotto i nostri sensi sono sempre riconducibili alla deformazione di un mezzo; il trasferimento di energia associato al fenomeno ondulatorio in un determinato mezzo è reso possibile dal fatto che l’onda si propaga. Ma l’onda non è altro che una deformazione del mezzo sollecitato dalla fonte di energia e quando osserviamo un’onda che si propaga, osserviamo in realtà la propagazione della deformazione: è essa che si sposta nel senso della propagazione e non la materia della quale è formato il mezzo oggetto del fenomeno ondulatorio. Così avviene per le onde in un liquido e così avviene anche per le onde di pressione in un fluido gassoso. Analogamente saremmo autorizzati a pensare che le onde elettromagnetiche siano esse stesse la propagazione della deformazione dello spazio o di ciò che esso contiene. Mi verrebbe da pensare che, nel caso dello spazio, contenente e contenuto siano poi la stessa cosa. Che poi lo si voglia chiamare etere o altro, mi pare solo una questione di comodo, o di pregiudizio se il concetto di etere provoca, come ancora avviene tra gli stessi fisici, una sorta di repulsione innata. Io vorrei solo rammentare ciò che a proposito scrive il Maestro Kremmerz:
« L’etere, o anziano, non ha altro simbolo che gli rassomigli più del fuoco – poiché egli è il fuoco dei fuochi, un movimento di cui la concezione non è possibile se non raggiungerai uno stato speciale che ti farà fondere come la cera e ragionare come Lucifero. E la nostra scuola si occupa appunto di questo enimma della rivelazione per ridurre:
1°. l’uomo allo stato di etere
2°. l’etere alla comprensione del fuoco».

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