L’ipotesi di una ‘base femminile’ può essere avvalorata anche osservando le fasi dello sviluppo dei caratteri sessuali nell’embrione.
Come sappiamo, se il cariotipo è 46,XX avremo un soggetto femmina, viceversa con cariotipo 46,XY un soggetto maschio. Nell’embrione, fino alla sesta settimana lo sviluppo è indifferente nei due sessi.
Da qui in poi, l’evoluzione dell’apparato genitale femminile avverrà ‘spontaneamente’, senza necessità di intervento di ormoni femminili di origine ovarica.
Nell’embrione con cariotipo 46,XY, invece, lo sviluppo in senso maschile può compiersi solo in presenza degli ormoni androgeni, prodotti dalla gonade(testicolo) dell’embrione stesso. Si avranno regressione degli abbozzi dei caratteri primari femminili e progressione verso i caratteri sessuali maschili. Viceversa, in assenza di ormoni androgeni, alla nascita i genitali saranno femminili, come ottenuto sperimentalmente castrando embrioni di topi maschi.
I soggetti affetti da Sindrome di Morris (rara) hanno cariotipo 46,XY maschile e aspetto (fenotipo) femminile. Per un difetto genetico i tessuti non sono sensibili agli effetti degli ormoni androgeni. Di conseguenza lo sviluppo dell’embrione non può procedere in senso maschile. L’apparato genitale esterno può solo proseguire la sua spontanea evoluzione in senso femminile.