In relazione a quanto espresso da Garrulo, ripropongo la citazione tratta dagli scritti del Maestro J.M. Kremm-Erz e riportata a pag. 351 della Pietra Angolare Miriamica:
«L’arte di evocare gli spiriti e i dèmoni dovrebbe per tutti consistere nell’asservire angeli, spiriti e diavoli alle passioni umane e fare dell’uomo volgare una specie di padrone e donno di tutti i folletti e spiritelli dell’invisibile, per esser servito a mensa lauta senza indigestione, per colmare di oro forzieri profondi come caverne, e per godere le fanciulle più ritrose e le donne più oneste senza incespicare nel codice penale.
In altri termini il pubblico grosso vorrebbe che gli dei, gli angeli, i dèmoni profanassero la loro natura divina, e godessero nello scendere ad imporchirsi nello stagno melmoso della umanità curiosa, per mettersi al servizio, come valletti in marsina, di poveri scemi che della propria vanagloria molto presumono e l’uomo mettono pari e pari con gli dei! »
E, ove ancora permanesse qualche fraintendimento, sempre il Maestro J.M. Kremm-Erz precisa:
«Il progresso, nell’evoluzione fatale, incessante, immensa di tutto ciò che è materia e spirito, trasforma e avvicina l’umanità (questi miliardi di insetti pensanti e filosofanti) alla potestà della forza creatrice di tutte le cose».
«Motivo per cui – chiosa subito dopo il Maestro M.A. Iah-Hel – il percorso ermetico, da sempre, poggia inesorabilmente sulla universale Legge di evoluzione degli esseri, Legge della cui esplicazione la Scienza Sacra detiene le chiavi operative e della cui inviolabilità il Grande Ordine Egiziano, per quanto se ne sa, è ferreo custode.
Legge che, essendo rigidamente progressiva, non ammette salti e soprattutto nulla concede alle velleità prevaricatrici di aspiranti maghi, di finti sacerdoti variamente paludati di orpelli e di tutti quegli illusi sedicenti “iniziati” ».
Cos’altro aggiungere?