Subreply To: La mitologia pagana greco-romana in alcune interpretazioni del Kremmerz

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wiwa70
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A proposito di miti sul mondo vegetale, sono rimasta colpita da un documentario sulle Ninfee, di cui non sapevo nulla e, incuriosita, ho scoperto che esiste una leggenda che narra che “una Ninfa bellissima viveva presso un lago, un raggio di sole la vide e se ne innamorò perdutamente, così scese dal cielo e le si avvicinò. Il raggio di sole aveva un abito lucente tutto d’oro e la Ninfa se ne vergognò poiché indossava un abito di perle. Sentendosi non adeguata dalla ricchezza del raggio di sole, decise di scendere sul fondo del lago dove era nascosto un immenso tesoro e di portare in superficie dell’oro da mostrare al raggio di sole. Ma nell’atto di portare in superficie l’oro, quest’ultimo era così pesante che lei ne fu trascinata in basso e e fu ricoperta dal fango. Il raggio di sole la cercò ma non la trovo più lì: la sua amata Ninfa si era trasformata in un bellissimo fiore acquatico, Ninfea, che si apriva non appena lui spuntava e si chiudeva quando lui tramontava”. Qualche dato scientifico dice che è un fiore ermafrodito, i cui petali sono a disposizione spiralataciclica così come tutti gli altri elementi del fiore(calice e componenti riproduttivi)sono a forma spiralata e la particolarità dei frutti è che maturano sott’acqua,immersi nel fondo fangoso. Si apre solo quando il cielo è sereno. Infine anche l’impollinazione è singolare: nella prima fase il fiore si apre da femmina di colore bianco, aspetta l’insetto impollinatore che catturato al suo interno vi rimane chiuso fino al giorno dopo quando il fiore riaprirà i suoi petali e a quel punto è diventato maschio e di colore rosso e l’insetto andrà via libero di uscire e proseguire la sua attività su altri fiori! Riflettevo inoltre, che non è poi così diverso il dato scientifico da quello mitologico: hanno detto la stessa cosa …solo in modo diverso…l’uno utilizzando un linguaggio analitico l’altro immaginativo da cui trarre una sintesi essenziale…se ci fosse maggiore consapevolezza di ciò nelle scuole(dalle primarie ai licei classici) forse si riuscirebbe a fare ciò che suggerisce il Maestro Kremmerz quando dice: “Il metodo d’insegnamento è non altro che un avviamento perchè il discepolo possa entrare nel pieno possesso dei poteri divini che sono nascosti nell’organismo umano”. Per far questo bisognerebbe forse utilizzare una lentefiltro diversi dal consueto nella lettura e trasmissione del sapere, da cui poi verrebbe una modalità d’apprendimento non pedissequa o tanto meno religiosomoralistica, capace di allontanare il più curioso degli allievi, ma piuttosto far leva sull’Intelligenza insita nella Materia insegnata. Quando Kremmerz afferma :”Io voglio spiegarvi il mio modo di vedere e di leggere nella mitologia che comprende i simboli della più vicina antichità: la greco-latina, sfiorandone il senso per quanto è possibile moderno….e se non vi stancate..”Personalmente, mi sarei stancate molto tempo fa se non fosse stato che ho ritrovato, attraverso l’ermetismo, la chiave utile che mi ha riportato a considerare la mitologia non astrusa e lontana dalla realtà ma scrigno prezioso di immagini creative per quello che se ne può capire al livello di chi scrive!

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