“Per imparare l’arte magica, dopo la filosofia della magia, bisogna possedere tre cose:
1) La VOLONTA’ senza desiderio
2) La FORZA di fare senza fermarsi
3) La PRATICA di non sbagliare (…) Per le quali tre virtù, miei cari pitagorici e filosofi, dovete implorare prima di tutto al nome divino di Dio di fortificare il vostro spirito e fare che il vostro corpo si trasformi a volontà dello spirito
nel becco di uno sparviero per prendere
nella zampa di un leone per possedere
nella carne di una femmina per illudere i sensi
nella parole del serpente per produrre l’incanto
”
Questo scriveva Giuliano Kremmerz ne “Il Mondo secreto” (LA SCIENZA DEI MAGI, Vol. I, pag. 269).
Per parte mia ho notato che si riesce a disporre ‘fuori’ solo quanto si è imparato a disporre ‘dentro. Così, quel domandare al nome divino di Dio mi fa pensare che qualunque essere vivente che ne applica la Legge – più o meno scientemente, dall’uomo al cane, dall’uomo incosciente del terrestre paradiso sino all’uomo pseudo-cosciente di oggi – riesce.
Original author: laura