Le fiabe: Peter Pan e il fanciullino, Pinocchio e il burattino di legno che prende vita al tocco di una Fata, e il fuso della Bella Addormentata dove Walt Disney rimanda a Perrault, e poi la mela avvelenata trasmessa dalla nuova sposa di suo padre a una fanciulla Bianca come la Neve …
Ogni epoca e ogni società hanno le loro fiabe e Kremmerz ci ricorda (Vol. I pag. 131 LA SCIENZA DEI MAGI) che ” la magia divina è tutta fondata sulla familiarità di potenze extraterrene che le società sacerdotali hanno nascosto in favole o miti”.
Del resto non è anche quanto fatto, a più riprese e fra le tante semine, anche dal Maestro M.A. Iah-Hel? La favola di Elissa (e il suo percorso sibillino e alchemico) sono perfettamente in linea con quanto asserito dalla Direzione nell’Introduzione ai Dialoghi: “domande, ipotesi, utopie, favole antiche, mitologie, simbolismi, profezie… argomenti sempre centro di interesse per l’uomo, durante il suo peregrinare attraverso i secoli e i millenni”.
In tal senso – e oltre ai quaderni Accademiali – questo sito web è una miniera cui spesso attingono a piene mani tanti ricercatori e tanti altri siti (purtroppo senza menzionare la fonte) così come, a distanza di decenni, altri autori attingono alle pubblicazioni della Schola.
E si diffondono le favole… e alcune diventano fiabe.
Kremmerz diceva che, per noi, e siano esse a tinte o mezze tinte di carattere occulto (Vol. 2 pag. 200) il loro mondo è finito, ma magari non è vero.
Non ancora.
Original author: filosobek