A proposito del discorso sull’arte che si sta sviluppando in questo periodo sul nostro sito, mi è capitato di leggere, ultimamente, delle notizie interessanti di un esperimento di neuro estetica che sintetizzo per gli amici utenti.
La neuro estetica è quella scienza che si interessa allo studio del meccanismo specchio in relazione all’arte partendo dall’assunto che la rappresentazione artistica comunica all’osservatore azione e movimento, sia nell’immagine sia nello stesso gesto creativo.
“La complessità della relazione che si instaura tra un’opera d’arte e il suo osservatore va ben al di là del cervello di catturare elementi percettivi essenziali dell’oggetto osservato” afferma la neuro scienziata Alessandra Umiltà che ha condotto in collaborazione con altri ricercatori e storici dell’arte, l’interessante esperimento svoltosi presso il Dipartimento di neuroscienze dell’Università di Parma.
L’esperimento consisteva nel sottoporre alcuni volontari ad elettroencefalogafia mentre osservavano alcune opere dell’artista Lucio Fontana, i famosi “tagli su tela”, inframmezzate da riproduzioni grafiche delle medesime opere. L’esperimento ha dimostrato che in tutti i partecipanti si verificava un’attivazione corticale di programmi motori alla presentazione dell’originale ma non di fronte alle riproduzioni grafiche. Questo dimostra, secondo i ricercatori, che grazie ai neuroni specchio, quando vi è un segno sulla tela, che è frutto di un atto creativo, esso viene “simulato” dall’osservatore mediante un’attivazione motoria. La corteccia motoria ravvisa, nel segno astratto impresso sulla tela, la potenzialità del gesto che l’ha creato, anche in assenza del movimento. In tal modo è stata confermata la teoria di uno dei ricercatori secondo cui “il coinvolgimento del meccanismo specchio nella contemplazione delle opere d’arte visuale è un importante ingrediente del sentimento di empatia che si prova di fronte ad esse”.
E questo mi riporta al pensiero del nostro amato Maestro Kremmerz, quando diceva che tutto è materia e che ricercare le cause concrete, scientifiche in tutto ciò che accade è la via maestra per raggiungere la consapevolezza, mi affascina inoltre l’assenza di ogni misticismo e spiritualismo nell’esperienza estetica, il sentimento c’è ma il sentimento è qualcosa di estremamente concreto che ha come fine ultimo, a ben guardare, quello di metterci in contatto, in simpatia ed empatia con la Natura Creativa.
Original author: m_rosa