Sull’argomento “prostituzione” vi segnalo dalla Parola al Maestro “Castità e sessualità. Amore e procreazione. Stralci dagli scritti di Giuliano Kremmerz”
Riporto: “3) SESSUALITA’, RIPRODUZION E LIBERTINAGGIO : Ciò che più ci allontana dalla integrazione dei poteri umani, il peccato maggiore, è il desiderio della voluttà, la cupidigia del possesso sessuale. E’ la cosa che fa scendere l’uomo civile al livello dei mandrilli. Dunque mi domanderete, bisogna essere della scuola di S. Antonio Abbate e casti come anacoreti per pervenire? No, miei cari amici, bisogna non prostituirsi mai, perché l’uomo e la donna si prostituiscono e scendono dal piedistallo umano quando si danno per la carne. E’ come il vizio della gola. Il bisogno di vivere ci deve provvedere il cibo che ci appetisce, ma, senza il bisogno già soddisfatto, se mangiamo per sentire il sapore delle vivande, siamo dei maiali con l’apparenza umana. Analogicamente è la prostituzione dell’uomo… “
Il mondo è malato e gran parte dei mali deriva dall’uso viziato, degradato e dissacrante della sfera sessuale, quella che forse per essere attivata secondo natura avrebbe bisogno di un pochino di Amore.
“L’uomo sogna la femmina, la femmina reclama il giovane apollineo. Che errore! Questo è Cupido, non è amore.” Continua il Maestro
E ci vorrebbe più rispetto per le competenze di ognuno. Quindi al femminile ciò che appartiene al femminile. Francamente nel terzo millennio sarebbe bello che si riconoscesse alla donna il diritto di decidere cosa fare di se stessa, al di fuori delle abitudini viziate sociali plurisecolari maschilistiche che hanno prodotto i risultati che purtroppo scontiamo. Tutti.
Capisco detommaso e le sue riflessioni: il nostro ordinamento giuridico fa un passo avanti e dieci indietro.
Tuttavia mi sembra il male minore, fra adulti. Perché se invece ci sono di mezzo i bambini, allora è tutta un’altra storia e su tutto un altro piano.