Subreply To: AUTOFAGIA? Nihil sub sole novi!

wiwa70
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Molto bella l’immagine del fuoco d’Amore di Sal, che è quello che consente la vita nei nostri processi metabolici ma anche ci fa arrossire quando ci emozioniamo, il quale, se finalizzato, può portare ad un’applicazione benefica per tutta l’umanità, come in questo caso…è sempre entusiasmante sapere che un Uomo si è avvicinato ad una Verità così importante e in attesa di trovare “pezze d’appoggio” medico-scientifiche, di chi non ne capisce nulla, per osare un’interpretazione in chiave ermetica, al mio livello, molto terra-terra,mi ha colpito intanto che il futuro premio Nobel della medicina, per arrivare a capire, non ha dovuto squartare cavie ma ha osservato semplicemente(si fa per dire!!)un processo chimico presente in Natura, che molte analogie ha con l’Uomo e la Vita in generale:la lievitazione del pane! Forse che la Comunità Internazionale Scientifica sta intuendo che la Chiave della Vita è globale e la possiamo utilizzare a tutto tondo (soltanto!) applicando la legge delle analogie come Kremmerz ha indicato in un secolo di Schola?! In ogni caso, questa scoperta messa in rilievo dalla Direzione,che ringrazio ancora, mi ha suscitato tanti interrogativi e tornando al Fuoco d’Amore suddetto, mi sono chiesta se tutto ciò che è fuoco e calore, produce energie e necessariamente scorie da eliminare, la prima forma di auto-nutrimento prevede l’introiezione di ossigeno, il quale permette tutte le funzioni metaboliche, grazie al sangue arterioso(ossigenato) e poi da qui la produzione di anidride carbonica che emettiamo poi nell’aria come scarto continuamente,(a proposito di auto-purificazione) così avviene nel pane, che da quel poco che ho capito, funziona analogamente: è l’ossigeno che, unendosi ad acqua e farina, produce la proliferazione batterica e sintesi zuccherina, causa di fermentazione (così come il mosto del vino del resto) e di produzione di anidride carbonica come scarto,al caldo e al coperto… questo nel macro…ma nel micro come funziona la cellula e quale parte avranno i mitocondri, che fungono da polmoni, addetti quindi alla funzione respiratoria, nelle funzioni di auto-pulizia cellulare? Nella panificazione ad un tratto si usa il termine “autolisi” che auto-regolamenta la proliferazione batterica…mi ha ricordato molto il nostro sistema immunitario, situato nell’intestino, grazie alla presenza di batteri “buoni”che ci consentono di combattere le malattie, e nel cervello ancora, affine all’intestino, questa pulizia cellulare avviene di notte, nel sonno,( al caldo e al coperto!!!),attraverso la produzione di liquidi che eliminano le scorie e se questo processo si mantiene sano, ciò permetterà di non ammalarsi di malattie degenerative cerebrali. Mi chiedevo quindi, se questo analogicamente può avere un parallelismo a livello della singola cellula? E infine, una considerazione a latere, ma neanche tanto, è che tutto in Natura sembrerebbe rispondere ad un criterio autofagico/risanatore e cioè ciò che scartiamo come anidride carbonica va a nutrire il mondo vegetale che ci dona contemporaneamente come elemento di “scarto”, l’ossigeno indispensabile alla nostra vita…quasi che la Natura, non facendo mai niente di inutile, recuperasse ogni elemento a 360°, secondo ciò che in parte la legge chimica di Lavoiser attestava “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, recuperando ciò che a noi ermeticamente interessa e cioè torniamo al moto ciclico del serpente e al Moto perpetuo Vitale Rigeneratore per cui si recita “Sole dei Soli, che cangia l’arena in diamante, la terra in fiore, la crisalide in farfalla, l’oscura notte in aurora lucente”. Come a dire…posso rinascere dalle mie stesse ceneri?! Buona Ricerca a tutti!

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