Il digiuno come il silenzio chiama a raccolta le forze dell’organismo: non più disperse nella conversazione o nell’attività digestiva, le energie possono essere canalizzate e rivolte a uno scopo. Si tratta di un meccanismo naturale che il corpo utilizza in caso di pericolo, dolore, difficoltà. Il meccanismo, poi, può essere indotto in modo volontario: digiunano taluni andando alla guerra altri per concordarsi al rinnovamento della Natura, sia esso stagionale o mensile. Le leggi della Natura non sono né buone né cattive, sono leggi appunto di cui divenire consapevoli aiuta a intendere come la purificazione possa estendersi su ogni piano. Non-dire e non-fare richiedono volontà e spostano il silenzio su piani sempre più sottili… Il percorso nella Schola educa a questo e piano piano ci rende padroni di noi.