Originariamente postato da garrulo1
Il 23 Settembre 2012 alle ore 18:24
Premetto, non ho orecchio musicale, purtroppo, forse perché strutturalmente ho per così dire una personalità decisamente inclinata verso l’aspetto razionale della realtà, in sintesi, struttura quadrata, tendente al cubico. Però, ogni volta che in qualche modo incrocio la musica, tiepidamente gradisco, e mentalmente mi tornano alla memoria alcune frasi di Giordano Bruno, sempre le stesse, con le quali esalta questa componente della vita, che nel libro di F.A. Yates, “Giordano Bruno e la Tradizione Ermetica”, così viene circoscritta: “poesia, pittura e filosofia sono tutt’uno, aggiungendovi in questa sede la musica. La vera filosofia è musica, poesia o pittura; la vera pittura è poesia, musica e filosofia; la vera poesia o musica è sapienza divina e pittura”. Sempre per rimanere in argomento, l’autrice anzicitata, si aggancia ad un passo dello “Spaccio della Bestia Trionfante” , riprendendolo nell’opera di cui sopra, e testualmente recita: “ Cossì pensar devi di ciascuno de gli dei per ciascuna de le specie sotto diversi geni de lo ente, perché siccome la divinità descende in certo modo per quanto che si comunica alla natura, cossì alla divinità s’ascende per la natura, cossì per la vita rilucente nelle cose naturali si monta alla vita che soprasiede a quelle….” . Credo, che Giordano Bruno, nella parola “comunica” sopramenzionata, sicuramente vi comprendesse anche la musica in senso lato, o meglio, intendendo la musica come uno dei mezzi o modalità di comunicazione con il mondo divino, ove ha la sede naturale la vita che “soprasiede” alla dimensione visibile, quella tanto cara alle strutture quadrato/cubiche coma la mia, conscio però, che una per volta e non di più, le porticine di contatto multidimensionale risultano apribili, anche attraverso la musica, specialmente se di qualità sublime.
Un saluto a tutti.