Reply To: Sensazioni e pensiero nella Filosofia Ermetica di Giuliano Kremmerz (prima parte)

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admin Kremmerz
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Se “il pensiero è l’essere, cioè tutto ciò che è, che fu, che sarà” allora nascere di sesso femminile o maschile significa anche sviluppare un tipo di pensiero che per integrarsi ha bisogno di ritrovare qualità complementari?
Meditavo su questo oggi dopo che, sul lavoro, mi ero ritrovata a disquisire sul diverso approccio nei confronti delle cose. (È risaputo che gli uomini sono più portati a concentrarsi su fatti isolati mentre le donne sono percentualmente più inclini a considerare anche l’ambiente intorno. L’esempio considerava l’andare a prendere i figli a pallacanestro dove i padri si informano sui punteggi, le azioni e i meccanismi del gioco mentre le madri si interessano anche ai commenti dei figli, dell’allenatore e dei compagni di squadra).
Riflettevo quindi che IL CONTESTO PUÒ CAMBIARE I FATTI ALMENO QUANTO UN DNA MITOCONDRIALE PUÒ CAMBIARE QUELLO DEL NUCLEO: favorendo o inibendo caratteristiche latenti nel medesimo.
La Natura ha specializzato il cervello della femmina e del maschio in modo diverso ma l’Una e l’Altro sono dentro ciascuno di noi nella sensibilità a convibrare col mondo e nella volontà a determinarne la forma. “Forse è la disposizione atomica delle cellule nervose, dei gangli, dei filamenti: la delicatezza sensibile di queste parti materiali della nostra impressionabilità dipende dalla disposizione degli atomi costituenti i fili conduttori dall’esterno sul centro cerebrale nostro”: così dice Kremmerz mentre a pag. 352 del I Volume della Scienza dei Magi sostiene che “La magia deve sviluppare la natura riposta, e portare a quell’ermafroditismo ideale cui gli antichi relegarono tutte le divinità maggiori del pantheon egizio e babilonese”.
Così, credo vada pure ricordata sotto questo aspetto quella frase del papiro del Louvre dove Iside dice di sé “Mi sono fatta maschio benché fossi una donna” (tratto da Giuliano Kremmerz – L’eredità isiaca e osiridea dell’Egitto sacerdotale – Editrice Miriamica, 2002 “ISIDE nella tradizione italica e mediterraneo-egizia” a cura della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam).
A volte stare sui fatti aiuta a non farsi distrarre – dall’ambiente e dalle emozioni – da quanto siamo determinate a fare. E, viceversa, affinare la propria capacità di sintonia può dare un senso diverso a cose che altrimenti apparirebbero sempre uguali e meccaniche.
Mercurio, maschio o femmina a seconda del caso, aveva ali ai piedi e sulla testa…: nel suo simbolo, il pensiero diventa azione e il Verbo si fa Materia; nella nostra quotidianità, la sfida appare ermafrodita.
Original author: catulla

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