Possedere la certezza di ciò che si è e della storia dalla quale si proviene, avere chiara la consapevolezza delle ragioni per le quali si opera, prendere atto senza orgoglio dei riscontri oggettivi prodotti dalla pratica esercitata con esclusiva finalità di bene e senza alcuna aspettativa di ritorno, ecco gli argomenti, indiscutibili per chi li vive nella propria carne, che conferiscono al Miriamico regolare e ortodosso quella serenità indefettibile che nessun vociare urlante, volgare, rabbioso e sgangherato potrà mai scalfire. “La Fratellanza […], esempio di tolleranza per ogni opinione, si circoscrive nel risultato delle proprie esperienze”. Tanto deve bastare. Dunque il Miriamico non ha necessità di cercare altre dimostrazioni e, soprattutto, non ha necessità di darne.