Reply To: S.P.H.C.I.

tanaquilla9
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“E SE COSI’ FOSSE, COSA SI POTREBBE FARE PER SCONGIURARE IL PERICOLO ?” (ultima frase del post di Gelsomino del 6 febbraio)
Penso che ciò che si può fare, con modestia, impegno e senso di responsabilità, è restituire all’Opera di Miriam almeno una parte del grande bene che si è ricevuto e che continuamente si riceve. Ovverosia operare e lavorare per la Schola e per l’opera di Bene che ne è la radice . Ad esempio abbiamo un sito, frequentarlo e contribuirvi. Nella vita profana la regola è: prendere e portare a casa, a volte anche rubando e ingannando, quanto più si può, senza condividere. Nella vita evolutiva siamo ab eterno debitori nei confronti di Chi ci da i mezzi, gli strumenti e ci consente di collegarci. Ciò non ha prezzo ne è quantificabile. La Miriam ci aiuta a maturare, a crescere, a mantenerci in salute, ci avvia verso livelli di coscienza, prima mai né intravisti né conosciuti, ci consente di poter aiutare terapeuticamente chi lo richiede, di affratellarci e vivere una compagine – quella appunto miriamica – che è un isola felice al di fuori delle brutture della società cosiddetta civile, ci accorda la possibilità di vivere nella carne l’ideale di Bene. Che sarebbe la vita priva di tutto ciò? Non si tratta di essere riconoscenti, ma di restituire al mittente sotto forma di “Servizio”, in forma attiva e al meglio che si può. E, se ciò non bastasse, non c’è altro che potremmo fare.

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