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Anonimo
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Originariamente postato da catulla2008
Il 11 Aprile 2012 alle ore 22:53

Nel Carbonifero (fra i 350 e i 300 milioni di anni fa) il corpo delle madri rettili mise a punto una soluzione che consentì di rendere la fase riproduttiva indipendente dalla presenza dell’acqua esterna: l’uovo venne dotato di una protezione rigida, sottile e porosa finalizzata a difendere dalla disidratazione e dai predatori quello che – fino ad allora – era il fragile seme della specie. Insieme con l’embrione si coagulò allora all’interno del guscio una riserva di sostanze nutritive quali grassi, proteine e zuccheri.
La forma, finalmente definita e consolidata, fissò la separazione funzionale che consentiva un maggior grado di sviluppo della sostanza. Infatti l’embrione, così equipaggiato, non fu più dipendente per la propria sopravvivenza dal grado di umidità dell’ambiente e fece scattare di livello la materia vivente che passò dagli anfibi ai rettili.
Separata l’acqua atta all’individuazione da quella universale, l’ulteriore separazione che porterà al successivo gradino evolutivo sarà quella del calore.
Quando l’animale riuscì a “rapire una fiammella di calore agli dei” la nuova struttura corporea a sangue caldo poté prescindere dall’ambiente esterno e i piccoli poterono essere allevati in ogni dove e in ogni clima.
Dai rettili agli uccelli (animali a sangue caldo in grado di trasmettere il calore con la cova) e dai rettili ai mammiferi (animali a sangue caldo in grado di trasmettere il calore per la creazione di un microambiente in cui l’uovo è ricostituito come utero all’interno della madre) uovo e matrice divennero intimamente legati così che fu la matrice – via via specializzandosi – a consentire ogni salto nello sviluppo della sostanza vivente ad essa intimamente correlata.
Considerando che si parla di Matrice e di Mater solo quando c’è un embrione ed un figlio, si potrebbe concludere che quando appare l’Una appare anche l’altro e che, nel momento in cui viene definito il salto qualitativo dell’una, fatalmente si produce il salto di livello anche nell’altro. (Tutte le religioni più importanti significano la grandezza della maternità di Maria, capace di ‘materializzare’ un Principio divino…).
Per i semplici osservatori, l’Intelligenza che guida lo sviluppo della matrice della materia vivente organizzata si palesa per i suoi rapporti con gli elementi base: l’acqua e il calore. E gli alchimisti celebri hanno parlato di una tradizione atta a perpetuare nel tempo i rapporti matematici che discendono dalla nostra matrice geografica e sono in armonia con la matrice del nostro sistema solare (Luna delle lune e Sole dei soli).
Per chi invece ha avuto e ha la fortuna ineguagliabile di entrare in contatto con una Scienza, tramandata in modo ortodosso da un Centro, Sacra in quanto regolata da una Legge fatta a somiglianza della Madre delle madri, la pratica avvicina lentamente e inesorabilmente alla percezione di un Qualcosa di grande che, attivato dalla pratica costante di un Sapere intelligente, da capo a piedi ci rifà …: Mater-ialmente.

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