Originariamente postato da ippogrifo11
Il 13 Marzo 2012 alle ore 19:31
Purtroppo ho potuto godere solo di uno scampolo dell’evento di Napoli, evento che da quel pochissimo che ho potuto verificare di persona dev’essere stato senza dubbio di grande spessore per la qualità degli interventi e la competenza dei relatori, oltre che per l’appassionata e attenta partecipazione di un pubblico numeroso e assetato di sapere.
Indubbiamente, le connessioni tra ermetismo e scienze mediche, particolarmente per il postulato che lega in modo indissolubile una sana alimentazione all’equilibrio corpo-mente , esercitano oggi, in tempi di stress e ritmi frenetici, una grande attrattiva. D’altra parte, la ricerca di uno stile di vita più naturale e più libero dalle suggestioni consumistiche non può non passare in primo luogo attraverso una revisione profonda dell’alimentazione, in uno con l’adagio popolare secondo il quale siamo anche ciò che di cui ci si nutre.
Dunque, il convegno, magistralmente organizzato dalla S.P.H.C.I., non poteva non trovare vasta risonanza, anche perché i temi trattati erano tutti contigui all’esperienza del quotidiano, esperienza nella quale la salute e il mantenimento della salute giocano un ruolo primario.
A questo punto, e guardando oltre, verrebbe da chiedersi come si porrebbe, in termini di possibile risonanza tra la gente comune e, perché no, anche fra esponenti del mondo accademico, un convegno centrato questa volta sulle possibili connessioni tra Scienza Ermetica e alcuni degli sviluppi lasciati intravedere dalle attuali scienze di frontiera. Sono convinto che, almeno sul piano teoretico, molti degli assunti sui quali si fonda la sperimentazione ermetica troverebbero insospettati punti di contatto con gli orizzonti scientifici emergenti dagli studi più avanzati.
Lancio l’idea nella dimensione del futurible, dimensione nella quale la S.P.H.C.I. più di una volta ha dato l’impressione di essere di casa!