Reply To: Per i frequentatori del sito www.kremmerz.it

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Originariamente postato da segezia810
Il 03 Novembre 2012 alle ore 01:09

Se mi guardo intorno, noto un mondo nel quale l’idea di comunicazione globale è sempre più quotidiana: ci stiamo abituando a pensarci come abitanti della Terra da cui guardare alle nazioni e agli stati. Vedo i giovani di tutto il mondo utilizzare una serie di termini comuni: presi a prestito principalmente dall’inglese, stanno ulteriormente modificando questa lingua che utilizza sequenze e associazioni in un sistema di monosillabi e bisillabi… quasi un codice binario condiviso dal pianeta. Siamo ormai avvezzi a parlare di psiche e malattie psicosomatiche; a ritenere la felicità e la soddisfazione condizioni programmabili (vedi PNL); a pensare che l’opinione sia costruibile e l’emozione modellabile. Ci stiamo avvicinando alla scuola di pensiero in cui si decide a quale pensiero affidare il proprio in-segnamento: presto impareremo a ‘pensare’ come quarantamila anni fa abbiamo imparato a parlare.
L’ultima sintesi umana, di cui magistralmente disquisiva Kremmerz (in questo sito alla parola del Maestro del 3 ottobre 2011 – La Scienza dell’essere) lancia già i bagliori di una nuova alba che, come ogni principio di giorno nuovo, riguarda chiunque sia dotato di occhi, anche se questi non guardano. Perché l’evoluzione è come imparare a parlare: un fenomeno innato… Che si risveglia per lo stimolo di un agente esterno, ma solo in quanto la sua funzione è già presente e possibile nella materia, nelle cellule, nella specie.
I fisici di frontiera prospettano meraviglie in merito all’ultima sintesi umana: e se la concepiscono loro, che sono uomini come noi, allora siamo davvero già lì, anche se non ce ne rendiamo ancora pienamente conto perché, inceppati sulla stupidità tipica dell’egoismo, riteniamo che la cellula di una vita individuata abbia senso a prescindere dalla sua funzione nell’organismo umanità e da una sanità globalmente intesa.

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