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Originariamente postato da holvi49
Il 02 Novembre 2012 alle ore 16:15

Buona sera, amici del blog. Eccoci al secondo appuntamento per completare il discorso iniziato ieri.

Il nostro DNA utilizza sia suoni che luce nelle sue operazioni momento per momento ma, soprattutto, “apre dei fori” nello spazio-tempo, spalancando una finestra sull’ambito del tempo/spazio-tempo. In altre parole, il nostro DNA crea “cunicoli magnetizzati” nel tessuto dello spazio “ …dei tunnel che collegano aree completamente diverse dell’universo e attraverso cui si possono trasmettere informazioni al di fuori dello spazio e del tempo. Il DNA attrae queste informazioni e le trasmette alla nostra coscienza”.
I ”cunicoli magnetizzati” potrebbero anche essere descritti come “campi di torsione”. Sol Luckman, in Conscious Healing, descrive così l’energia di torsione: “…una coscienza collettiva universale o energia di subspazio (etere) che fa esperienza di sé stessa nel tempo…L’energia di torsione nella forma di ‘onda vitale’…che si interfaccia e modifica i Trasposoni del DNA Potenziale, è la forza propulsiva alla base dell’evoluzione della coscienza e fisiologia umana”.
Fu il collega di Einstein, Elie Cartan, a parlare per primo di “torsione” nel 1913, riferendosi al movimento sinuoso di questa forza attraverso il tessuto dello spazio-tempo. Negli anni Cinquanta-lo stesso decennio in cui Watson e Cric scoprirono la struttura a elica del DNA- lo scienziato innovatore russo Nikolai A. Kozyrev dimostrò definitivamente l’esistenza di questa energia provando che, come il tempo ( e non diversamente dal DNA), essa scorre in una sacra spirale geometrica.
L’opera degli scienziati G. Shipov e B. Heim: “Rivelava che i generatori di torsione non solo ci permettono di replicare tutti i ‘fenomeni’ dimostrati dai cosiddetti ‘sensitivi’, ma sono anche in grado di dimostrare effetti che nessun ‘sensitivo’ ha mai dimostrato”. Questa forza “trascendente”, intrinsecamente libera dai vincoli del nostro spazio-tempo ( e che , sotto forma di onde di torsione, opera miliardi di volte al di sopra della velocità della luce), può spiegare i fenomeni ben documentati di guarigione a distanza comprovati da vari studi.
Il biologo cellulare Glen Rein scoprì sperimentalmente che rabbia, paura ed emozioni simili, hanno il potere di causare una contrazione in una molecola di DNA, comprimendola. Invece, emozioni come gioia, gratitudine e amore liberano o decomprimono il DNA che vi è esposto. Ancora, altri esperimenti dimostrarono che l’intenzione umana poteva essere usata a distanza per innescare processi fisiologici e coscienti.
Dunque , la ricerca di Rein collega l’energia di torsione con le emozioni che affermano la vita, in particolare l’amore incondizionato , che mette in moto tanto la nostra evoluzione individuale quanto quella collettiva. “ Solo le emozioni basate sull’amore stimolano la decompressione del DNA in modo tale che l’RNA messaggero possa accedere ai codici della guarigione”. Gli stati emotivi negativi comprimono l’elica del DNA: “Limitando gravemente l’accesso ad informazioni genetiche necessarie per guarire ma anche per evolversi.
Che dire?

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