Originariamente postato da m_rosa59
Il 30 Ottobre 2011 alle ore 16:13
Mi sono sempre chiesta anch’io, come mara, perchè nella categoria dei medici c’è sempre tanto scetticismo verso rimedi “semplici” che provengono direttamente dalla natura, come se l’appellattivo di “semplice” fosse sinonimo di “sempliciotto”. E’ vero che ci sono dietro gli interessi delle case farmaceutiche che se non vedono possibilità di guadagno non prendono in considerazione nessuna questione, però posso dire con certezza che non tutti i medici sono così sensibili alla questione economica! Penso piuttosto che ci sia una forma mentis comune a molti, che considera la propria professione come il raggiungimento di uno status (abbastanza faticoso, in verità), che li pone al di là di un rapporto intuitivo ed empatico che si può avere col mondo naturale, come se l’intellettualizzare e il sovrastrutturare tali conoscenze naturali fosse indispensabile per essere un importante medico e soprattutto per non confondersi con chi tenta di studiare il funzionamento dell’organismo umano da una prospettiva più globale in cui l’essere umano viene considerato parte di un tutto e non un individuo a se stante sdraiato su un lettino. Mi scusino tutti quei medici che, al contrario, si pongono in una prospettivia diversa e cercano di considerare l’essere umano in una dimensione più olistica. Il mio, che mi rendo conto, può apparire uno sfogo, è dato dall’esperienza pratica con “fior di Professori” che dall’alto dei loro scranni riescono, con una parola, a togliere qualunque speranza a chi non aspetterebbe altro,invece, che ricevere una parola di speranza che infonda quel quid di energia in più in grado di dare quella spinta che fa rimettere tutto in moto.
Quando sarà che la Scienza Hermetica diventi parte integrante della Scienza Medica?