Originariamente postato da mara329
Il 30 Ottobre 2011 alle ore 08:41
Super interessante il mini-convegno di Torino sulla nutrizione. Cercherò di non mancare. Mi ha colpita la notizia rilasciata ieri da un TG che a Cuba si sta sperimentando un farmaco di origine naturale che aiuterebbe la qualità della vita degli ammalati di tumore. Il farmaco omiopatico è estratto dal veleno dello scorpione Rophalurus junceus, specie endemica di Cuba (oltre che di Haiti e della Repubblica Domenicana), che inietta una sostanza tossica ricca di proteine dalle proprietà antitumorali, analgesiche e antinfiammatorie. Sembra che il farmaco fosse già utilizzato a Cuba da tempo come rimedio della medicina tradizionale, noto ai contadini per gli effetti antinfiammatori ed analgesici. Ma solo nel 1985 incomincia la ricerca scientifica: “Era stato casualmente notato che chi era stato morso da Rophalurus junceus, o Scorpione azzurro (che in realtà è arancione), riscontrava dei benefici di rilievo in termini di dolori o stati infiammatori. Da qui un biologo di Guantanamo, il Dott. Misael Bordier, ha scoperto le proprietà terapeutiche del veleno”. (Nel veleno sarebbero contenute proteine a basso peso molecolare capaci di inibire la proteasi (enzimi cellulari) delle cellule tumorali, ostacolare la formazione della membrana cellulare, impedire l’angiogenesi (formazione vasi sanguigni che portano nutrimento alla cellula), determinando inoltre una stimolazione del sistema immunitario).E’ ancora in corso la sperimentazione per cui non si può affermare ancora con certezza la validità del farmaco che è prodotto da una azienda cubana e che si può reperire solo a Cuba ove – pare – sia gratuito, e inoltre – il TG ha avvisato – esistono già moltissime truffe. Mi ha colpita che un TG nazionale abbia diffuso la notizia anche se – pare – l’associazione di oncologia medica italiana sia scettica al proposito in quanto non esistono studi pubblicati con l’uso di questa sostanza né sull’animale, né sull’uomo. “E perché per portare farmaci in commercio sono necessari passaggi chiari e definiti che sono di garanzia per chi i farmaci dovrà poi utilizzare. Questi passaggi richiedono studi in vitro e sull’animale prima del passaggio nell’uomo”. Non so se il farmaco sia efficace o no, ma credo sia giusto sperimentarlo e portare avanti la ricerca senza demolirla, primo perché l’origine della medicina è di natura empirica, secondo perché – come sosteneva Paracelso – i rimedi terapeutici provengono tutti dal regno animale, vegetale e minerale. Se vi sono animali che hanno proprietà non ancora conosciute – come è il caso di questo particolare scorpione – perché non tentare? E poi mi chiedo perché si tace su scoperte o su ricerche che potrebbero cambiare il destino di milioni di persone nel mondo?