Originariamente postato da segezia810
Il 26 Novembre 2011 alle ore 13:15
A quasi una settimana di distanza già ricordo con una punta di nostalgia il fermento di sabato scorso: fermento intellettuale, emotivo ma, soprattutto, vitalmente intelligente messo in circolo dall’iniziativa della S.P.H.C.I.
E’ sempre stato così. L’idea di un diverso approccio all’uomo, all’ambiente, alla Natura, quando viene veicolata dalla Schola, non rimane nel cassetto delle cose interessanti e/o stimolanti, ma penetra nella dimensione più profonda, là dove si forgiano le possibilità dell’essere. E da quell’interspazio (cellulare?) lavora per interrogare, suggerire, spronare a seguire ‘virtute e conoscenza’.
Non è forse rivoluzionario cambiare l’approccio stesso alla logica smettendo di considerare fatti e sviluppi come disposti su una linea retta immobile e cominciando invece a concepirli lungo una retta che ruota in un piano che trasla perpendicolare a sé stesso? Non è ovvio, e al tempo stesso radicalmente diverso, pensare in termini ciclici piuttosto che infinitamente persi nell’imperscrutabile?
La grandezza del pensiero ermetico è, come sempre, nell’infinitamente semplice…