Reply To: Medicina tradizionale: la Lunazione di giugno

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Si ringraziano i due fratelli medici che hanno collaborato alla stesura delle integrazioni alla Lunazione di giugno di seguito riportate.

L’OLIO DI PESCE commercializzato in capsule, perle e liquido, è uno dei più importanti integratori alimentari per l’azione ipolipemizzante, antinfiammatoria su cute, articolazioni e intestino, protettiva delle funzioni mnesiche e psichiche cerebrali. Estratto dagli scarti di merluzzo, trota, sardina, tonno e salmone e ,a volte, purificato per eliminare sostanze tossiche come il mercurio, grazie al suo alto contenuto in Omega 3, acidi grassi polinsaturi (acido eicosapentaenoico EPA e acido docosaesaenoicoDHA) si rivela efficace coadiuvante nella cura di ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia, nella prevenzione di aterosclerosi e trombosi. nella cura di ipertensione, ictus e infarti, nella cura di patologie croniche intestinali come il morbo di Crohn o articolari come l’artrosi e l’artrite reumatoide, nella prevenzione dei processi di invecchiamento cerebrale con perdita della memoria e dell’efficienza mentale. In caso di artrite reumatoide o artrosi, gli omega3 interferiscono nella sintesi dei leucotrieni chemiotattici, svolgendo azione antiinfiammatoria.
Ricco di vitamine A, B, D, E, ferro e iodio, l’olio di pesce è indicato in ambito ortopedico per la presenza di vitamina A e D, la prima coinvolta nei processi di accrescimento osseo e la seconda nei processi di sintesi del calcio e del fosforo, di vitamina E, antiossidante, e di Ferro, utile nella sintesi del collagene.
L’uso consigliato in questa lunazione, però, è topico e pare sia stato realizzato solo nella terapia della psoriasi, che beneficia del contenuto di vitamina D: non si hanno quindi precedenti sull’utilizzo di olio di pesce per le malattie ossee.

LA PELLE DI AGNELLO è un articolo commercializzato soprattutto per il comfort dei neonati e dei bambini, in quanto capace di termoregolazione e protezione dall’umido. Viene adoperata nelle persone anziane o allettate per la efficace azione di prevenzione delle piaghe da decubito. Nell’uso consigliato in questa lunazione, il calore dell’olio di pesce viene probabilmente conservato dalla pelle di agnello per esplicare meglio la sua funzione.

L’OPPIO è uno stupefacente estratto per incisione della capsula del Papaver Somniferum, ricco di alcaloidi ad azione analgesica (morfina codeina e tebaina) o spasmolitica (papaverina, noscarpina e narceina). La specie umana conosce il prodotto di estrazione del papavero dalla notte dei tempi ( esistono tracce di capsule di Papaver Somniferum già nelle grotte di Cro-Magnon di 30000 anni fa e l’uso dell’oppio era noto ai Sumeri, ai Caldei, agli Assiro-Babilonesi che lo introdussero in Egitto nel 1500 a.C. Dall’Egitto l’oppio perviene prima in Grecia (Ippocrate ne consiglia l’uso) e poi a Roma. Pare che l’imperatore Marco Aurelio fosse un gran consumatore di teriaca, un farmaco che conteneva grandi quantità di oppio e veniva prescritto da Galeno. Stessa diffusione è occorsa in Cina, in India e nel mondo arabo. Attualmente la produzione di oppio è ufficialmente vietata in quasi tutto il mondo.
L’uso dell’oppio per ingestione o inalazione dei prodotti di combustione è vietato dalla legge pur essendo utilizzate in farmacologia sostanze da esso derivate come il laudano o tintura di oppio, noto sin dai tempi di Paracelso per l’azione sedativa della tosse e di dolori spastici connessi alla diarrea, morfina e pentazocina usate a scopo analgesico nella terapia del dolore, metadone nella terapia di disassuefazione all’eroina, codeina come sedativo della tosse, il fentanyl in analgesia.
Più maneggevole l’uso di Opium omeopatico, rimedio indicato a basse diluizioni (5-7 CH) in caso di stipsi secondaria ad atonia intestinale, come quella che si instaura dopo un intervento chirurgico o un trauma, atonia vescicale con ritenzione urinaria come quella dovuta a spasmo dello sfintere vescicale, convulsioni, esiti di apoplessia cerebrale. Più ampio è il campo di applicazione di questo rimedio nelle patologie psichiche: in questo caso, adoperato a diluizioni maggiori (30 CH ad esempio), può giovare ad alterazioni della sensibilità corporea sia nel senso di riduzione (atonia, scarsa sensibilità al dolore, inerzia, torpore, sonnolenza) sia nel senso dell’incremento (esaltazione maniacale, delirio, delirium tremens in astinenza da alcolici, reazioni di paura violenta con insonnia a traumi acuti).

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