Reply To: L’Iniziazione ermetica della Schola di Giuliano Kremmerz

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admin Kremmerz
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“…nella vita ordinaria degli uomini, ogni atto, ogni parola, ogni sospiro ha una reazione nel mondo iperfisico…”
La società moderna, costantemente votata a creare lo spasmo del desiderio affinché un oggetto possa soddisfarlo, dopo la rivoluzione tecnologica degli ultimi vent’anni si è legata a un modo di vivere garantito dalla protesi di una macchina, sia essa computer, tablet, smartphone, pad, pod, e via dicendo. La percezione della velocità di un trenta/quarantenne di oggi , cresciuto fra aerei e TAV, auto che sfrecciano e moto rombanti, e già abissalmente diversa rispetto a quella degli avi che misuravano il mondo sul galoppo di un cavallo, ma è ancora nulla in confronto alla percezione della velocità della nuova generazione in cui a sfrecciare è il pensiero. Vediamo bambini che hanno appena cessato di essere poppanti smanettare con abilità su schermi in 3D che costringono le loro testoline a interagire e sollecitano la loro infante multisensorialità. Loro cresceranno sentendosi gruppo sempre e dovunque, coinvolti nella vista nell’udito e nel tatto sempre. Sapori e odori, che non possono essere condivisi dal gruppo se non per induzione dell’immagine, andranno – e già vanno – perdendo di importanza in favore di una dilagante ipertrofia sonora e visiva.
I pensieri non si possono ‘controllare’: la loro velocità è tale da sorpassare anche quella della luce. Sono immediati, qui e ora eppure contemporaneamente altrove. Quindi, giacché pensare di governarli è impossibile, per cambiare tipo di pensieri bisogna sia cambiata la materia vivente dell’individuo che li produce.
Ecco però che i dati oggettivi mostrano come la mappa genetica umana non sia molto diversa da quella di diecimila anni fa. L’uomo grazie alla tecnologia ha ampliato la comunicazione fra gli esseri viventi e affinato la propria capacità di smistamento delle informazioni: ma il passo avanti non sta nel diventare a nostra volta un computer bensì nella capacità di elaborare quelle stesse informazioni e dare loro un senso diverso.
“…nella vita magica degli iniziati anche il pensiero fugace è una creazione…”
Il pensiero di un iniziato, come lo descrive Kremmerz, è un pensiero capace di c-re-azione e, proprio per questa ragione, agente su un piano altro rispetto a coloro il cui pensiero è mera re-azione. Un piano che ha in più il … fattore C!!!
Di là dai giochi di parole il ‘quid’ trasmissibile e trasmesso dalla tradizione millenaria appare come qualcosa di ‘altro’ dalla mera velocizzazione, qualcosa che porta a cambiare di piano e non a muoversi più rapidamente sul medesimo.
Allora, a mio parere, il cambiamento dell’umanità non sarà per rivoluzione ma per traslazione e chi può aiutare a compierla è solo chi già ci vive e trasmette la propria conoscenza, seppure virtualmente, agli altri del piano di sotto.
Original author: filosobek

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