Ancora oggi, dopo un secolo e più dalla fondazione della Schola e tutto il Bene che è stato compiuto, c’è chi pensa che l’applicazione della Scienza Ermetica alla terapeutica sia una sorta di ripiego rispetto a quanto sarebbe possibile compiere. Non ci si domanda perché il mito di Esculapio, detentore delle chiavi che aprono alla Vita e alla Morte, abbia travalicato i secoli più d’ogni altra figura magica, né si considera che Kremmerz, nella Sua magistrale semplicità, spesso evidenziava come ogni intelletto dipenda dalla salute del corpo fisico e come la mente sia sana solo quando lo è il corpo (se si è malati non si può operare per la salute di nessuno).
“La salute – Egli annotava – è autocreazione e l’uomo completo è concordanza magnetica…”
Se ne deduce che l’integrazione, quella spesso associata all’idea dei ‘poteri’, è cosa completamente diversa, se non addirittura opposta, dalla sofferenza della lotta per tenere gli altri avvinti a sé e al proprio desiderio: così, mentre i Maestri irradiano, i ciarlatani succhiano ai propri seguaci il bisogno di approvazione che li conferma piccoli.
Ma io mi domando: cosa c’è di più prezioso della Salute? della Vita? dell’Amore?
Original author: segezia