Reply To: Le Forze Occulte, le Virtù ed i Poteri nella S.P.H.C.I.

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admin Kremmerz
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Trovo in giro le interpretazioni più bislacche sull’arte di divenire simili agli dei in relazione all’insegnamento di Giuliano Kremmerz. Se solo si riuscisse a guardare alla materia umana come a quanto noi abbiamo di più prezioso, e senza limitare questa materia nella cornice di un individuo o dell’altro ma riconoscendole invece la dignità che merita, si potrebbe concepire il senso di fratellanza in un modo diverso da quello misticamente ben noto in cui ci si occupa dell’’ “altro” tenendolo ben distinto dal “sé”. Noi non siamo distinti se non per la funzione che possiamo assumere nel quadro di una Legge universale e la solidarietà non va al singolo ma alla materia di cui siamo fatti e di cui sarà fatto il divenire dell’uomo nei secoli a venire.
Così, il nostro essere, che con le braccia aperte raccoglie entro il cuore la forza delle Cose superiori e inferiori, dell’alto e del basso, per fissarla sul piano della realtà concreta, è emblema di un percorso che lungo una curva (e non una retta) infinita porta alla divinizzazione umana…: come testimonia il fatto che i Numi, cui l’aureo Maestro rivolgeva la bellissima sua relazione, sono esseri in carne e ossa, e il Capitolo Operante è tale anche nel mondo sensibile.
Pure i pitagorici asserivano che l’essere umano (da Kremmerz definito ne “Gli elementi della magia naturale e divina” come “re in esilio che fabbrica il proprio ritorno al trono”) è della razza degli dei…. Dunque non resta che sperare e operare, MATERIALMENTE, nella certezza che, parafrasando Dante, la fede sostanzierà le cose sperate e meglio argomenterà le non parventi!!!
Original author: sal

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