Davvero interessante quanto appena scritto da Catulla. Apre la strada a diverse considerazioni. E’ vero, il timore al quale ho accennato all’inizio del post, relativo al “mancato tocco” o peggio ancora del “tocco al rovescio” del Dio Solare preso ad esempio, con le relative potenziali conseguenze, l’ho effettivamente inteso alla Biblica maniera, e l’idea che ne scaturisce, con conseguente emozione correlata, è quella di una “sana fifa”. Tale Timor Domini, in particolare, si rafforza se rapportato ad una visione di sterilità, in merito ad una contrazione circa il potenziale invece espansivo della Luce o “Sole individuo di cui ogni forma vivente è un volto”, in quanto rifrazione del Sole Causale che presiede ad ogni Corpo Solare soggettivo, che ovviamente risulta proporzionato allo stato di sviluppo di ogni singolo essere a qualunque Regno della Natura appartenga. Sinceramente, il modello al quale rimango agganciato, sicuramente per deficit di ulteriore comprensione, è quello decisamente rigido che Catulla comunque cita, tratto da un passo del Volume I della Scienza dei Magi “la legge fatale e inesorabile. Jeova che è il Dio giusto onnipotente è anche Dio fatale: inesorabile. Tu fai e ottieni. Se dipingi a nero, il nero ti sarà spettro di giustizia”. E qui, casca l’asino, in quanto sento pulsare forte il pensiero tinto di Karma, con la concezione di un’Entità esterna “furente e punitiva”, mentre è bene che cominci a considerare l’idea di un “peccato omissivo” di forza individuata, spesa male o non spesa affatto. Come accennato all’inizio del post, sarà oggetto di serena (spero), disputa interiore.
Un caro saluto ed una buona domenica a tutti.