Reply To: La Regola nella Schola di Giuliano Kremmerz

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admin Kremmerz
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Ogni giorno si dicono centinaia di parole, inconsapevoli che proprio la parola costituisce la differenza più evidente tra lo stato nostro e lo stato animale avvolto dalla neocorteccia.
Certo la maggior parte sono poco più che suoni meccanici, asserviti alle necessità quotidiane e al soddisfacimento di bisogni: cibo, difesa, seduzione….
Poi ci sono le Idee.
Le Idee hanno fatto e fanno gli stati, la politica, i confini, le religioni, la libertà o la schiavitù.
Le Idee hanno fatto e fanno l’arte, la cultura, la poesia, dato forma alle cattedrali, alle composizioni musicali, alle immagini catturate entro quadri o fotografie.
Le Idee hanno prodotto e producono la conquista tecnologica, le scoperte della medicina, le applicazioni della fisica e della chimica.
Spesso non si considera che le parole, le NOSTRE parole, sono frutto della disposizione di atomi, matrici cerebrali che presiedono alla modulazione di suoni consimili: e se la maggior parte delle parole sono poco più che sabbia, altre diventano pietre aggregandosi per l’oscura impalpabile forza di un’Idea.
Anche la nostra anima è come le parole. Va formandosi su un impulso tinto dal cielo uterino e si dispone in mucchi colorati dalle emozioni di anni d’infanzia e di vita sociale. In alcuni, la sabbia dei tanti granelli sciolti e sbattuti dalle onde psichiche diventa più compatta e costituisce un carisma attrattivo: appena più grande dei molti granelli, ma già bastante ad attrarne altri, la polvere di mille momenti si fonde nel fuoco di un progetto che diventa realizzazione dell’Idea coltivata. Così nascono i leader dell’umanità, nel bene e nel male disposti e disponenti delle sorti propria e altrui.
La Tradizione Magica no.
La vera Tradizione Ortodossa educa i granelli dell’anima a modulare il PROPRIO carisma, quale che ne sia la magnetica composizione, nell’Idea del BENE UNO, inafferrabile dal singolo ma accessibile a tutti nell’armonia di una Legge fisica e Universa.
Così, la sabbia delle mille parole impara pian piano il Silenzio che depura i granelli dalle fatuità e matura un bisogno più alto di quello animale, un bisogno che non è interessato all’approvazione o disapprovazione della società ma alla consonanza con la parte propria più intima e vera, Causa dell’esistenza e ragione dell’individualità.
La Schola racconta che la Matriarchia ha volto di Pietra e, in talune antiche usanze pagane, si era soliti porre sulla tomba dei morti una pietra quale auspicio di Eternità.
Le parole dei Maestri – quelli veri – sono Pietre e senti che sono altro dalla necessità animale, politica, culturale: sono polvere di Stelle.
Original author: catulla

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