“…pare traboccare un’energia sottile e particolarissima che andrà a rarefarsi nell’etere per essere reiteratamente inspirata ed espirata – in un vortice spiraliforme – a scandire – in un ritmo sempre più incalzante – il via libera alla missione affidata a J.M.Kremm-Erz”.
Le parole sono di matrice magistrale, tratte da “LA PIETRA ANGOLARE MIRIAMICA” e sembrano bonariamente ammiccare a quanto scoperto alcuni giorni fa. Infatti, in un articolo apparso per le notizie del mese della Royal Astronomical Society, un gruppo internazionale di astronomi che stavano osservando i resti della collisione di ben quattro galassie all’interno del grande ammasso Abell 3827 ha scoperto che la materia oscura (leggi “etere”…) potrebbe interagire con altra materia oscura in un modo diverso dall’attrazione gravitazionale. Diceva J.M. Kremm-Erz in tempi ancora distanti da Higgs, dal suo bosone e dal Campo Zero che “L’ETERE è unica e sola materia cosmica, Una. (…)Il movimento dell’etere genera luce e forma”.
Per parte sua, Richard Massey, primo firmatario del suddetto articolo scientifico, annota: “Eravamo abituati a pensare che la materia oscura stesse lì tranquilla, badando solo a se stessa, fatta eccezione per l’attrazione gravitazionale. Ma se venisse rallentata durante la collisione, potrebbe essere la prima prova di una diversa fisica dell’universo nascosto intorno a noi.”
La scienza, dunque, cammina. E cammina verso la conoscenza.
La Tradizione Ermetica, intanto, posa immutabile: come solo la Verità…
Original author: Shedyet