Reply To: La parola a Giuliano Kremmerz terapeuta e taumaturgo: la terapeutica ermetica, come concepita e tramandata nei sui scritti e attraverso la sua Schola. A cura della S.P.H.C.I.

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Ambientata all’inizio dell’inverno, un’antica leggenda tedesca del medesimo periodo cavalleresco che forgiò anche le avventure di Guerin Meschino, parla di quanto accadde a tale Duca Ernesto (etimologicamente «adamantino quanto l’aquila»). A causa del ferro di cui era fatta la sua imbarcazione, questi venne attratto con l’equipaggio da tale Monte Calamita, posto nel bel mezzo del Mare Coagulato su cui arrivavano solo i grifoni.

(Nelle zone dove la tradizione celtica pagana incontrò il sapere dei latini, monti nel mare e isole sui fiumi vennero considerati sacri in quanto simbolo della forza che magneticamente concentra e ferma l’asciutto sottraendolo ai flutti).

Ernesto si salvò come molti altri eroi e personaggi delle fiabe: avvolto nella pelle di un bue (l’unica che miticamente riesce a contenere la forza dei venti) guadagnò la terra grazie ai mitici animali che, vista la pelle, sollevandolo lo trasportarono.

(Del resto anche Dante viene tirato da un grifone quando sale in cielo insieme a beatrice: «…Sì si conserva il seme d’ogne giusto» )

Interessante quindi il Monte Calamita nel Mare coagulato che un poco ricorda il passo “…sappimi strappare il secreto, allontanando la canna della tua insufflazione dalla verga di Mosè e di Aronne, che è la mia verga, e mantieni coagulato, se non vuoi, per generosità, che io ti dissolva…” e un po’ l’asserzione, sempre di Kremmerz, in cui si dice “Il vero valore del magnetismo… agisce per trasformare integralmente chi lo pratica e poi per farne un centro d’irradiazione elettiva a cui le anime accorrono senza costrizione”.
Quanto al significato, il Maestro scriveva “non pretendere che io scriva più chiaro: domandane l’intelligenza al tuo duca».

Che fosse il duca Ernesto?
Original author: filosobek

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