Interessanti le riflessioni di Sannitica2011 e di Cingallegra sul tempo, che portano alla “qualità” piuttosto che alla “quantità” o velocità. Credo che questo concetto proporzionale del suo uso sia proprio la differenza tra il sacro e il profano. Le attese più o meno lunghe di prelievo maieutico, impreziosite da giusti ed opportuni silenzi portano dove le velocità competitive tecnologiche non giungeranno mai o, comunque, non sono la condizione sine qua non.
Il Maestro Kremmerz in effetti, quando ha sistemato la S.P.H.C.I. (come da brano proposto dalla Delegazione) l’ha pensata “sopra” ogni tempo e per tutti gli uomini, cioè per l’umanità. Proprio per questo motivo la kremmerzianità è “senza tempo”, valida per sempre, per ogni secolo, al di là delle peculiarità culturali e sociali, dei linguaggi, dei ceti e dei sessi, forse anche dei pianeti, e quindi anche delle età, riconducendo ad ortodossia tutti coloro che entrano nel recinto sacro della S.P.H.C.I., sia giovani che anziani, valorizzando l’uomo, la “fede, la volontà, la costanza, il rispetto dei patti, la forza per combattere gli attacchi all’autenticità dell’Idea (come apre la presentazione del nostro Sito).
E ciò non per difendere il mio “tempo vitale” abbastanza consistente…!
Un saluto caro a tutti i passeggeri del Sito
Original author: Mercurius3