Reply To: Il sonno e i sogni secondo Giuliano Kremmerz

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admin Kremmerz
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Nei Dialoghi Kremmerz parla di un nucleo in dotazione di ogni uomo il quale costituirebbe il nodulo che lo mette in rapporto con l’energia dell’universo. Come sentivo osservare da una bimba qualche giorno fa, “ tutti quanti hanno l’ombelico”: il cordone che veicola quell’energia rende ogni madre simile a un baco da seta dove il prezioso filato incuba la nuova vita.
Una volta nati, nostra madre è il corpo tutto e se dietro all’ombelico le viscere ci legano alla Terra grave, il respiro sdoppia il nostro legame collegandoci alla sua parte più eterea fatta di aria e luce: “ in relazione di ripercussione e di rifornimento con un centro magnetico che a sua volta si rapporta al centro magnetico dei mondi planetari e stellari dell’universo intero”.
Nel sociale, saper dormire è meno pubblicizzato del saper mangiare: forse perché se ne sa ancora talmente poco che non si saprebbe che dire, ma è indubbio che i sogni possano essere un vero inferno o un paradiso ineguagliabile per il nitore non solo delle immagini ma, anche e soprattutto, delle percezioni in genere.
Quando dormiamo, resta attivo solo il respiro e rientriamo in un utero più grande che ci rifà delle energie perdute: probabilmente la medesima dimensione cui i terapeuti integrati attingono consciamente. Chissà! Forse, in tempi lontanissimi e ignorati, quella dimensione (che presuppone una condizione della materia vivente per potervi accedere) fu fonte di energia per condizionare il tempo meteorologico, costruire piramidi, conoscere l’armonia degli astri…: meglio di un telescopio potente. E noi oggi, ignari di mondi affondati nell’oblio a causa della prevaricazione di alcuni (come accennato da Kremmerz) grazie a Chi ha voluto la Fratellanza di Miriam attingiamo a quella dimensione nella sicurezza di una modalità sapiente, che ne ha fissato anche la condizione e i limiti di applicazione.
Così, anche se la società ha trovato la strada della tecnologia per prevaricare lo stesso (!), è salvo almeno il nucleo.
E noi, che abbiamo la fortuna di avere un terzo canale di nutrizione tramite un cordone di seta, dovremmo forse cercare con più determinazione quella Madre smaragdina che ci accompagna al Centro e dal Centro: e, amorevolmente, ci fa crescere con equilibrio.
Original author: fler95

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