Reply To: Il primo evento del 2012

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Originariamente postato da filosobek88
Il 18 Febbraio 2012 alle ore 17:48

Il coriandolo è una spezia molto conosciuta già nell’antichità che ha la caratteristica di influenzare la crescita delle piante vicine: quelle che contrastano la fermentazione, come il finocchio, deperiscono; quelle che la favoriscono, come l’anice, ne traggono vigore.
Per analogia la tradizione pagana considerava i semi del coriandolo un auspicio di fecondità e li lanciava, ricoperti di glassa, in differenti occasioni: agli sposi (da cui il nome italiano di “confetti” con cui i coriandoli sono conosciuti in tutta Europa) e durante il Carnevale.
Il periodo tipico che precede la Quaresima, introdotta dal banchetto del martedì (detto grasso e punto di culmine delle feste dopo le quali vi è il “carnem levare” cioè l’astinenza dalla carne) riprende nell’epoca cristiana la festività pagana dei Saturnali romani e delle Feste Dionisiache greche, e più indietro ancora rimonta alla tradizione legata ai cicli stagionali e agricoli (il passaggio di Dioniso, raffigurato nel carro astrale, ancora oggi vive per i carri che sfilano riproponendo il passaggio astrale).
Lo storico Mircea Eliade scrive che: “Ogni nuovo anno è una ripresa del tempo dal principio, cioè una ripetizione della cosmogonia, momento mitico del passaggio dal Caos al Cosmos. La confusione sociale, la licenza erotica, la morte del re Carnevale e dell’agnello o ariete sono altrettanti simboli di rigenerazione…”.
Sotto questo profilo la morte – e dunque il dolore – sono visti perciò come passaggio necessario dovuto alla naturale fermentazione innescata dalla Luce.

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