Originariamente postato da wiwa70
Il 16 Febbraio 2012 alle ore 19:01
Le parole del Maestro Kremmerz mi colpiscono molto!
In particolare la frase che dice:
“L’uomo che dà al suo simile sofferente tutto il suo io, tutta la sua carità, si sacrifica a lui nelle opere e nella volontà.”
Tante volte mi sono chiesta che cosa vuol dire davvero “dare carità” al di là di ogni sentimentalismo!
Nei “Dialoghi sull’Ermetismo” il Maestro mi viene in soccorso in modo efficace e a dir poco, geniale!
Infatti dice che la parola CARITA’ deriva da CARO e cioè CARNE: due parole, quindi,che nel mio immaginario, sembravano così distanti hanno in realtà la stessa matrice etimologica!E se la parola è la materializzazione di una Idea… il significato acquisisce allora un’accezione qualitativamente diversa: è donarsi fino nella carne, essendo disposti ad addossarsi il male altrui per alleviare la sofferenza del nostro simile e trasmutarla?
E’ questa la Legge d’Amore che ha incarnato la figura del Cristo( parola greca che significa “unto”, pratica degli antichi atleti olimpici che si ungevano per assicurarsi la vittoria finale della gara), quando ha detto”Ama il prossimo tuo come te stesso?
Un saluto a tutti